Il Google I/O 2025, tenutosi presso lo Shoreline Amphitheatre di Mountain View, ha segnato un ulteriore passo verso un ecosistema sempre più integrato, dove l’intelligenza artificiale non è più solo uno strumento, ma il motore che unisce dispositivi, software e servizi.
Gemini
Gemini si conferma il fulcro di ogni innovazione annunciata al Google I/O 2025, ora integrato nativamente in tutti i principali prodotti Google, da Search a Workspace, passando per Maps e Gmail. Con l’arrivo di Gemini 2.5 Pro, Google porta sul mercato un modello multimodale in grado di eseguire operazioni di ragionamento avanzato, programmazione e creazione di contenuti complessi, grazie anche alla modalità sperimentale Deep Think capace di esplorare molteplici ipotesi contemporaneamente. Accanto a 2.5 Pro debutta Gemini 2.5 Flash, il nuovo modello predefinito focalizzato su latenza ridotta e rapidità di risposta, che ora supporta output audio nativo per conversazioni più naturali e misure di sicurezza avanzate.
L’esperienza utente si arricchisce con Gemini Live, disponibile gratuitamente su Android e iOS, che consente di condividere fotocamera e schermo per ottenere assistenza visuale in tempo reale e pianificare eventi con un semplice comando vocale o visivo.Le funzionalità creative si potenziano grazie a Imagen 4 e Veo 3, modelli di generazione che permettono di creare immagini fotorealistiche e video con audio nativo, dialoghi e effetti sonori direttamente da prompt testuali.Con Deep Research e Canvas, Gemini combina dati pubblici e documenti privati (PDF, immagini, file) per generare report personalizzati, prototipi di app, quiz o persino intere pagine web in “vibe coding”. Per chi lavora online, è in arrivo Gemini in Chrome, che potrà riassumere o chiarire contenuti web, navigare pagine e interagire con le schede al posto dell’utente.
Sul fronte educativo e professionale, Gemini integra LearnLM, un modello specifico per il supporto all’apprendimento; offre quiz interattivi con feedback immediato e piani di studio personalizzati, e fornisce un anno gratuito di Gemini AI Pro agli studenti universitari di Stati Uniti, Brasile, Indonesia, Giappone e Regno Unito. Infine, per gli utenti più esigenti, Google propone due livelli di abbonamento: AI Pro (19,99 $ al mese) e AI Ultra (249,99 $ al mese), con accesso prioritario ai modelli più avanzati, quote d’uso più elevate e anteprime esclusive come la modalità Agent Mode per task complessi e multi-step.
Android XR e Project Moohan
Google ha ufficializzato Android XR, la piattaforma volta a portare Gemini sui dispositivi di realtà estesa, tra cui smart glasses e visori AR/VR. Il primo hardware basato su Android XR è Project Moohan, realizzato in collaborazione con Samsung: si tratta di un visore dotato di schermo micro-OLED ad alta risoluzione, sistema operativo derivato da Android 16 con supporto nativo per applicazioni 2D e 3D, e integrazione completa con Gemini per interfacce vocali e visive. Project Moohan integra fotocamera, microfono e altoparlanti, e supporta funzioni live come traduzioni in tempo reale, messaggistica e navigazione assistita, dimostrando come l’AI possa estendersi anche al di fuori dello schermo dello smartphone.
Oltre al visore Samsung, Android XR si espande in partnership con brand di eyewear come Gentle Monster e Warby Parker, che hanno presentato prototipi di smart glasses con display in-lens e interfacce AR basate su Gemini. Google si impegna a sostenere lo sviluppo di questo ecosistema con investimenti fino a 150 milioni di dollari, puntando a trasformare gli occhiali intelligenti in strumenti quotidiani per attività quali messaggistica, traduzioni live e interazione multimodale con l’ambiente circostante. Nei prossimi mesi verranno rilasciate anteprime per sviluppatori e ulteriori dettagli su SDK e dispositivi compatibili, aprendo la strada a un’esperienza XR dove l’assistente AI non solo risponde, ma vede, ascolta e agisce in sinergia con l’utente.