Il CEO Apple, in una lettera aperta diffusa lo scorso mese, aveva infatti fatto parlato di una non meglio precisata internet company che trarrebbe profitto dai dati dei propri utenti. Anche se non esplicito, il riferimento a Google era sembrato piuttosto chiaro.
Eric Schmidt ha replicato affermando che Tim Cook sia male informato circa le politiche di Google, evidenziando invece come Big G sia sempre stata l’azienda leader in sicurezza e cifratura dei dati, con Apple che solo ora ha iniziato a colmare il gap.
Qualcuno non gli ha spiegato correttamente la politica di Google, sfortunatamente per lui. Siamo sempre stati leader in sicurezza e cifratura dei dati. I nostri sistemi sono molto più sicuri e cifrati di quelli di chiunque altro, Apple compresa. Loro stanno recuperando, il che è ottimo.
Infine, in risposta al passaggio in cui Cook sottolineava che se un servizio online è gratis, l’utente diventa un prodotto, Schmidt ha precisato che i dati raccolti per l’ad serving di GMail vengono poi utilizzati “per niente”, pur non approfondendo ulteriormente l’argomento.
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