Microsoft attacca Google con la campagna “Scroogled”

30 Novembre 201227 commenti

Sicuramente gli annunci anti-Google da parte di Microsoft non sono una novità ma l’ultima trovata del colosso di Redmond appare più un vero e proprio annuncio di attacco politico piuttosto che una nuova pubblicità per un motore di ricerca. Microsoft ha coniato un nuovo termine unendo le parole “Google” e “Screwed” (che letteralmente significa "fottuto" in italiano), cioè “Scroogled”, per attaccare il rivale con una nuova pubblicità di Bing per le vacanze imminenti.

Tuttavia questa mossa di Microsoft non è priva di fondamenti, infatti lo scorso Maggio, Google Shopping fece una transazione utilizzando algoritmi di ricerca simili a quelli utilizzati in altre ricerche sulle quali Google lavorava, in modo tale da includere i commercianti nei risultati dopo aver pagato, sia in modalità pay-per-click e sia pay-per-transazione.

Per Microsoft questa pratica non è molto giusta e leale anche se BigG la vede in modo differente:

“ads are just more answers to users’ queries.”

Questo metodo è molto utilizzato da altri concorrenti nella collocazione degli annunci, infatti coloro che utilizzano Google Shopping lo fanno per cercare qualcosa da comprare e le aziende che pagano per assicurarsi un posto elevato nei risultati è pratica comune.

BigG è stato molto trasparente su questo tema e proprio per questo il colosso di Redmond sta puntando sulla campagna “Scroogled”. Sul sito ufficiale possiamo leggere quanto segue:

“In the beginning, Google preached, “Don’t be evil”—but that changed on May 31, 2012. That’s when Google Shopping announced a new initiative. Simply put, all of their shopping results are now paid ads.

In their under-the-radar announcement, Google admits they’ve now built “a purely commercial model” that delivers listings ranked by “bid price.” Google Shopping is nothing more than a list of targeted ads that unsuspecting customers assume are search results. They call these “Product Listing Ads” a “truly great search.”

We say that when you limit choices and rank them by payment, consumers get Scroogled. For an honest search result, try Bing.”

Microsoft promette che Bing non passerà mai al pay-to-rank per consentire ad alcuni annunci di essere visualizzati in cima ai risultati delle ricerche rispetto ad altri.

Quale dei due sistemi è più vicino al consumatore?

 

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