Amyko: la recensione del braccialetto salvavita

8 Giugno 201613 commenti

Ad un occhio meno attento, Amyko potrebbe sembrare il classico braccialetto colorato da indossare durante l'estate. Ma, in realtà, questo piccolo dispositivo made in Italy è molto più di un semplice accessorio di moda. Andiamo a scoprirlo nello nostra recensione.

Amyko è un braccialetto modulare dotato di tecnologia NFC in grado di comunicare con dispositivi mobile e condividere le proprie informazioni medico-sanitarie in caso di emergenza o necessità, il tutto nel più totale rispetto della normativa sulla privacy.

Il wereable è stato ideato da Wecare, startup italiana fondata da Riccardo Zanini, imprenditore nel campo della mobilità sostenibile e Filippo Scorza, bioingegnere e industrial designer. Amyko può tornare utile in diverse situazioni, che spaziano dalla semplice passeggiata con i propri figli fino ad un viaggio all’estero.

Il dispositivo

amyko recensione

Amyko è realizzato in gomma termoplastica certificata, anallergica e completamente riciclabile. L’accessorio, pensato e progettato in Liguria e successivamente prodotto in provincia di Brescia, non ha bisogno di batterie per funzionare, né emette onde o radiazioni potenzialmente dannose per la salute ed è inoltre impermeabile.

Amyko è un braccialetto completamente personalizzabile. Spetta infatti all’utente costruirlo in base alla misura del proprio polso o di quello della persona che dovrà indossarlo, il tutto assemblando a piacimento i moduli del cinturino in modo da realizzare le combinazioni che più ci aggradano.

Oltre al pacchetto base, vi è infatti un kit aggiuntivo, acquistabile a parte e contenente tre cinturini (10 maglie cadauno e 3 cover colorate) che ci permetteranno di assemblare un Amyko unico e personalizzato. Inoltre, presto saranno presentate anche nuove soluzioni con materiali come cuoio, metallo, tessuto etc.

Sempre in dotazione nella scatola originale, troviamo alcuni moduli di ricambio, una cover aggiuntiva che riporta il logo della Croce Rossa e una card con le informazioni di utilizzo di Amyko da tenere sempre con sé, conservandola ad esempio nel portafogli. Questa illustra in modo immediato il funzionamento del braccialetto ad un eventuale soccorritore.

Prima configurazione

amyko

Una volta indossato, Amyko dev’essere necessariamente associato ad uno smartphone o ad un tablet in modo da operare al meglio. Se si è dotati di un dispositivo NFC, non bisognerà far altro che scaricare l’applicazione dedicata ed avvicinare il braccialetto al dispositivo Android.

Successivamente, sarà necessario creare un account in cui inserire le varie informazioni riguardanti propria condizione personale e sanitaria, che vanno dai semplici dati anagrafici corredati da una fotografia fino ai dati più riservati, come le condizioni di salute, le eventuali patologie mediche, allergie, intolleranze ed il proprio gruppo sanguigno. Infine, è possibile impostare fino a tre contatti di emergenza da allertare in caso di necessità.

Le informazioni inserite potranno essere poi aggiornate nel tempo tramite smartphone o PC. Ovviamente, l’utente può scegliere quali dati rendere pubblici e a chi ( il coniuge, il medico, la baby sitter, un amico e così via), il tutto nel nel massimo rispetto della privacy.

In assenza di uno smartphone dotato di lettore NFC, basterà collegarsi su amyko.it selezionando Gestisci Dispositivi. Dopodiché, sarà necessario creare un nuovo account seguendo i passaggi illustrati durante la registrazione ed, infine, bisognerà inserire il codice a sei cifre stampato in verde sul braccialetto, proseguendo poi con l’inserimento dei propri dati personali.

Funzionalità

In caso di necessità o urgenza, basterà avvicinare uno smartphone o tablet con lettore NFC al braccialetto. In questo modo, verranno visualizzate le informazioni di primo soccorso relative all’indossatore.

Il dispositivo, riconoscendo il tag NFC di Amyko, ci ricondurrà ad un URL collegato al cloud personale dell’utente, personalizzabile a proprio piacimento distinguendo tra i dati visibili da tutti anche senza la necessità di installare l’applicazione dedicata sul proprio smartphone, e le informazioni accessibili solo a persone specifiche, designate in precedenza.

Grazie a questa pagina, potremo visualizzare il profilo sanitario dell’utente inserendo il codice univoco stampato in verde nella parte posteriore del braccialetto. Così facendo, sarà possibile prestare un primo soccorso in maniera mirata o risalire ai contatti delle persone di fiducia indicate in precedenza dall’utente, o chiamarle semplicemente toccando il numero visualizzato.

Amyko recensione Androidiani (17)

Amyko offre inoltre tre servizi inclusi nel pacchetto di acquisto: Self Help, Direct Call e Medical Reminder. I primi due sono gratuiti per i primi sei mesi, in modo da permettere all’utente di valutarne le reali potenzialità. Questi potranno poi essere rinnovati al prezzo di 5,90 euro annui. Il servizio di Medical Reminder è gratuito per sempre così come lo storage dei dati in cloud.

In particolare, la funzione Direct Call viene in nostro aiuto nel caso in cui ci trovassimo in una zona senza connessione dati o fossimo sprovvisti di uno smartphone con tecnologia NFC. Questo servizio ci consente infatti di chiamare il numero del centralino soccorso Amyko impresso sul braccialetto per venire automaticamente collegati a un numero precedentemente indicato, relativo ad un familiare o al proprio medico.

In caso di emergenza, Amyko consente inoltre di inviare un messaggio in automatico a un familiare grazie alla funzione Self Help. Per usufruire di questo servizio basterà avvicinare il proprio smartphone al braccialetto; in questo modo, i familiari riceveranno immediatamente un SMS di allerta con tanto di posizione geolocalizzata, a patto di avere il GPS attivo.

Il servizio Medical Reminder consente invece di impostare tramite l’applicazione un allarme per ricordare all’utente l’assunzione di un determinato farmaco ad un orario ben preciso. Questa funzionalità gestisce inoltre l’invio di notifiche push ad un parente (che a sua volta dovrà aver precedentemente installato l’applicazione Amyko sul proprio smartphone), al fine di garantire la somministrazione di uno o più medicinali anche alle persone lontane.

Conclusioni

Amyko è certamente un wereable innovativo e funzionale, in grado di fare la differenza in situazioni di emergenza, se utilizzato correttamente. E, in fondo, il problema è proprio questo: molte persone ancora non conoscono suddetto dispositivo che, a prima vista, ha tutte le sembianze di un semplice braccialetto, trascurabile perciò in fase di soccorso.

Per cercare di ovviare al problema, Wecare ha realizzato una card da portare sempre con sé che illustra, in pochi e semplici passaggi, il funzionamento di Amyko. In questo modo, gli eventuali soccorritori potranno seguire i passaggi illustrati e visualizzare le informazioni di prima necessità o, ancora, allertare i parenti dell’utente.

Inoltre, i servizi offerti da questo dispositivo sono senza alcuna ombra di dubbio di grande utilità, soprattutto se rapportati all’esiguo prezzo di 29,90 euro. Sicuramente da lodare l’iniziativa di questa startup italiana, che sta cercando di rendere le nostre vite un po’ più sicure e meno esposte ai rischi quotidiani. Amyko è disponibile all’acquisto tramite il sito dedicato.

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