Vivo Xplay 3S: la recensione di Androidiani.com

5 Maggio 201446 commenti

Quando fu presentato, in molti si chiesero se una risoluzione QHD avesse potuto portare reali benefici nella visione o se la scelta effettuata fosse stata frutto della volontà di Vivo di voler stupire a tutti i costi, anche sapendo di sacrificare, a priori, la durata della batteria del suo smartphoneDopo averlo provato per alcune settimane, possiamo finalmente rispondere a questa ed altre domande con la nostra recensione.

Il Vivo Xplay 3S, la nuova punta di diamante del colosso cinese BBK,  è il primo smartphone al mondo ad avere una risoluzione QHD, impropriamente da alcuni definita 2K, pari a 1440 x 2560 pixel. 

caratteristiche tecniche

Dal punto di vista delle caratteristiche hardware questo Xplay 3S si pone attualmente al top con la seguente configurazione:

Processore Snapdragon 801 (MSM8974AB) @ 2.3GHz, Krait 400 Quad Core
GPU: Adreno 330
Memoria RAM: 3GB
ROM: 32GB
Nessun supporto per le Micro SD
Display 6.0 pollici IPS Ultra High QHD, 2560 x 1440 pixels, 490 ppi, 16M con tecnologia Butterfly Line
Sistema operativo Android 4.3 Jellybean con la personalizzazione Funtouch OS
Camera 13 megapixel Back Camera, f/1.8 di apertura, CMOS, 4128 x 3096 pixels, autofocus, flash LED, modalità notte, HDR ecc.
5.0 megapixel per la fotocamera anteriore
Reti 2G:GSM 850/900/1800/1900 MHz
3G:WCDMA 850/1900/2100 MHz
4G:FDD – LTE 1800MHz (band 3), 2600MHz (band 7)
4G:TDD – LTE 1900MHz (band 39), 2300 MHz (band 40), 2600MHz (Band 38)
GPRS/EDGE/HSPA/HSDPA+/FDD LTE/ TDD LTE
Sensori Prossimità, Gravità, Luce, Giroscopio, Bussola, Accelerometro
Altre caratteristiche Bluetooth 4.0 con A2DP, WiFi 802.11 b/g/n, Hotspot, OTG, Micro USB 2.0, GPS and A-GPS with EPO, chip ES9018 + OPA2604, SNR, DTS Stereo 7.1, 1080p Video Playback, scanner di impronte digitali, NFC
Dimensioni 158.2 x 82.59 x 8.68 mm
Peso 172g
Batteria Non rimovibile a Li-on da 3200mAh (standby: 8 – 10 giorni)
Prezzo I prezzi in rete partono da 700$ spedizioni comprese

unboxing, design e qualita’ costruttiva

La scatola in cartone è molto sobria, ma al contempo elegante. Rispetto a quella del Vivo Xplay (2013) è più sottile e molto suggestiva nel suo colore bianco avorio.

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La sua forma squadrata è pensata per porre subito in evidenza nella parte alta destra  le cuffie XE800. Nella confezione troviamo, oltre al telefono, il cavo USB-microUSB, il caricabatterie USB da 2A, una spilla per aprire il carrellino della SIM. Il manuale d’uso trova posto in uno scomparto subito sotto il vassoio che ospita il telefono.

scatola

Tra gli accessori presenti nella nostra scatola un posto di rilievo meritano le cuffie XE800  Vivo le ha regalate ai primi 1.000 acquirenti – poichè dopo il primo lotto di produzione tali cuffie saranno sostituite con le XE600i.

In un prossimo focus sulla parte audio del terminale analizzeremo in dettaglio questi auricolari. Per ora posso solo dirvi che gli XE800 sono la versione bulk delle Vsonic GR07 (revisione vr07) veri all rounder che pur non eccellendo in un campo specifico possono essere le nostre compagne con qualsiasi genere/stato d’animo/configurazione etc. Queste cuffie hanno un valore di mercato di non meno di 80 €.

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Le ho fatte rodare per poche ore (servono almeno 150/200 ore!), ma il soundstage è, davvero, ampio ed arioso con un posizionamento degli strumenti nell’immagine sonora davvero “naturale” e realistico. Il suono è ampio in larghezza con una buona profondità. La presentazione è inserita nello spazio sonoro in maniera molto 3D preferendo un “out of the head sound” così da sfruttare lo spazio, davvero notevole, messo a disposizione e ben sfruttato dall’equalizzatore inserito nell’applicazione musicale del terminale. La costruzione di queste cuffie, come si vede dalla foto, è impeccabile e bellissimo è il cavo in alluminio che ne migliora certamente l’efficienza elettro-acustica e lo smorzamento consentendoci di aumentare le frequenze alte.

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Nella parte frontale troviamo la fotocamera da 5 Megapixel con apertura F2.4 e i sensori di luminosità e prossimità.

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Nella parte inferiore troviamo, invece, i tre tasti menu’ a sfioramento retroilluminati. L’intensità dell’illuminazione può essere configurata dall’utente e c’è anche una modalità “intelligent” che sfrutta il sensore di luminosità per trovare il giusto bilanciamento tra visibilità e risparmio della batteria.

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Proseguendo troviamo l’ingresso micro USB 2.0 ed il microfono.

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Ma è il retro del terminale quello che racchiude più sorprese!. Da subito veniamo colpiti dalla sua forma bombata. E’ questo un espediente stilistico che serve a far percepire meno all’utente le sue dimensioni da phablet e ne migliora, non poco, il grip.

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Subito in evidenza, nella parte alta posteriore, lo scanner di impronte digitali (caratteristica che ormai sembra esser diventata una moda nei dispositivi mobili cinesi) che funziona molto bene e consente di accedere al terminale nella duplice modalità “padrone” o “ospite” a seconda che l’impronta venga o meno riconosciuta. Come si può vedere dalla foto, lo scanner è posto sotto la fotocamera posteriore, in maniera del tutto simile ad HTC One Max.

La fotocamera principale è da 13 Mpixel con apertura f/1.8 e registra video in full HD. Nella parte alta posteriore e in quella bassa troviamo i due speaker stereo dalle dimensioni generose capaci di spingere, secondo Vivo, fino a 112 db.

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Sul lato sinistro troviamo il foro per la spilla per estrarre il carrellino della Micro SIM mentre nel lato destro troviamo il bilanciere del volume ed il tasto di spegnimento. I tasti sono molto ravvicinati e, all’inizio, potranno risultare un po’ scomodi a chi ha le mani grandi.

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Infine, nella parte alta troviamo, posto in posizione centrale, il jack per le cuffie da 3,5 mm.

display

Lo schermo, prodotto da AU Optronics, è stato da noi sottoposto ad una serie di test .

Tecnologia LTPS/IPS
Distanza dai bordi 2,1 mm
Superficie coperta 80,71%
Densità 491 ppi
Risoluzione 2560/1440
Luminosità 500 cd/m2
Gamma colore 70%sRGB
Contrasto 1000:1

La prima verifica ha riguardato la luminosità dichiarata. Con un luxometro abbiamo misurato i nit.

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Siamo davvero vicini al valore dichiarato (500 vs 488) e questa luminosità fa sì che il nostro Xplay 3s abbia un’ottima visibilità alla luce del sole.

Buono il sensore di luminosità che si comporta davvero bene ed è reattivo.

Abbiamo, poi, usato un microscopio digitale per capire la differenza in pixel di una risoluzione così alta e abbiamo usato come elemento di confronto il display retina dell’iphone 5S.

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La differenza di ppi (488 vs 326) appare visibile poiché il Vivo ha pixel marcatamente più pieni e meno ruvidi dell’iphone.

Con quella densità di pixel ci sono alcuni immagini che hanno una resa incredibile.

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Abbiamo poi calcolato “il livello di nero” ed il rapporto di contrasto. Entrambi i valori sono buoni e migliori di quelli dichiarati dal produttore

Immagine

La capacità di contrasto dello schermo è stata testata mediante un pattern di prova a 256 livelli di grigi. La stratificazione che si osserva è molto buona, il bianco e il nero sono molto chiari su entrambe le estremità ed il passaggio del colore tra ogni blocco può essere chiaramente distinto grazie ad un contrasto davvero alto.

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Anche la palette di prova a 24 colori conferma che le prestazioni del vivo Xplay3S sono buone.

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Ogni colore viene riprodotto in maniera molto accurata ed il nero ed il bianco sono facilmente visibili. I livelli di colore sono pieni e ben contrastati senza raggiungere le tonalità troppo vivide di uno schermo AMOLED.

L’angolo di visione arriva fino a 178° restituendo ancora immagini ben visibili.

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Proprio la vicinaza dei colori ad uno schermo Amoled ha destato in noi qualche sospetto sulla corretta calibrazione dei colori. Ci siamo recati nel laboratori di androidiani.com per procedere ad una verifica  della calibrazione dello schermo. Per la prova abbiamo usato un colorimetro i2display pro ed il software Calman ed abbiamo utilizzato un nuovo pattern test per schermi QHD.

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I risultati confermano la nostra sensazione visiva: molti colori sono distanti dallo standard rec.709/Srgb restituendo un deltaE medio di 13,54 (i valori non devono superare 4).

Le aberrazioni cromatiche sono da ricercarsi prevalentemente nella differente scala di grigi utilizzata (nella prima riga Xplay3s, nella seconda i valori target)

misurazione grigi

Xplay 3s vs Iphone 5s

Nella nostra analisi dell’immagine seguente considerate che lo schermo del Vivo ha una luminosità di  500 cd/m²  mentre l’iPhone 5s di 521 cd / m².

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Xplay 3s vs  Xiaomi mi3

In quest’altra comparativa abbiamo effettuato un test al buio tra il Vivo Xplay 3s e lo Xiaomi Mi3 che monta uno schermo prodotto da Sharp da 5 pollici 1080 che garantisce immagini molto pulite con una risoluzione FHD di 1920 x 1080 e una densità di pixel di 441ppi.

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Xplay 3s vs Note 3 Vs Iphone 5s

Nell’ultima comparativa abbiamo posizionato, dapprima, tutti e tre i terminali alla massima luminosità e li abbiamo collocati in un ambiente molto luminoso.

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In queste condizioni, tutti e tre i cellulari danno risultati molto simili. L’iPhone 5s riproduce colori un po’ più chiari ed il Samsung Note 3 ha, invece, alcuni tonalità marcatamente più scure. E’ forse proprio il Vivo il più equilibrato.

Abbiamo, poi, abbassato al minimo la luminosità dei tre device.

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Le differenze sono meno marcate di prima, ma anche qui il Vivo si fa preferire, soprattutto, se si osservano le tonalità di blu.

Consideriamo, da ultimo, la visualizzazione di un’immagine reale individuata per metter in difficoltà i tre schermi.

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Il Note 3 sovraespone dando un effetto bruciato la parte alta (quella vicino al sole) “caricando” troppo il giallo. Vivo ed Iphone hanno, invece, una resa colori similare nella parte alta, mentre la cattiva calibrazione di alcuni colori nel Vivo genera effetti personali nella parte bassa.

Infine, abbiamo voluto osservare i tre terminali in un ambiente buio.

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In questo caso, il Vivo mostra la sua netta superiorità. Guardate il bianco ed il rosso!

BATTERIA

Vi confesso che quando ho acquistato il Vivo Xplay 3S l’unica mia preoccupazione è stata la durata della batteria. Le riviste specializzate, avevano espresso, infatti, serie preoccupazioni all’indomani della presentazione di questo terminale, uno schermo da 6” a risoluzione QHD, un Dac audio così sovradimensionato per un terminale, un lettore di impronte digitali erano solo alcuni degli elementi che facevano nutrire dubbi sulla durata della batteria. Il Vivo ha un’opzione di risparmio energetico attivabile sotto il 10% (in un prossimo aggiornamento gli sviluppatori Vivo già hanno preannunciato che renderanno configurabile questa percentuale) che crea una nuova lockscreen e disabilità la maggior parte delle funzioni dello smartphone. In particolare, consente di staccare la radio o metterla in 2G o di limitare l’uso dei menù non necessari come quello delle impostazioni. La modalità “super saver” è, comunque, reversibile poiché premendo il tasto sinistro menù, è possibile uscire da tale vista e continuare ad utilizzare il telefono con tutte le funzioni standard abilitate.

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I risultati del test della batteria ci danno un indice di longevità pari a 73 ore. Un valore notevole considerando l’hardware del terminale.

Per cui dopo un’ora di navigazione web, un’ora di telefonata ed un’ora di video il nostro terminale rimarrà acceso per altre 73 ore. Per darvi qualche elemento di confronto nello stesso test il HTC One (M8) ha ottenoto un indice pari a 71ore, Galaxy S4 65 ore e LG G2 a 62 ore.

Usando, invece, gli indici calcolati da “Laboratorio Androidiani”, se abbiamo un profilo di uso del terminale bilanciato accendendolo alle 08:00, la batteria durerà fino alle ore 24:00.

VIVO - BATTERY TEST

interfaccia utente

L’interfaccia utente che accompagna gli ultimi Vivo prodotti si chiama Funtouch OS e la versione installata sull’Xplay 3S è la 1.0 (nel momento in cui scriviamo la recensione è la release 1.19.3). Il S.O. è chiaramente ispirato, in molte sue parti, all’iOS 7 di Apple. Lo si nota soprattutto nella scelta dell’interfaccia flat,  nell’uso dei colori e nel launcher, ma è interessante come in Vivo la fonte originaria di ispirazione sia stata ibridata con le features presenti nelle interfacce utente di Lg, Samsung e Xiaomi aggiungendovi multitasking, finestre floating, gesture e swipe, tap to wake, ecc.. L’ibrido che ne viene fuori è un sistema operativo che ho subito amato e che, se non fosse per qualche sporadico crash, non avrei esitato a definire uno dei più gradevoli e completi presentati negli ultimi anni.

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Nel launcher è assente l’App Drawer, chiaro condizionamento della Miui e dell’IOS, pertanto tutte le app vanno a posizionarsi automaticamente sulle varie homescreen. E’ possibile installare launcher alternativi, ma, ovviamente, sacrificando buona parte della grafica della Funtouch OS e perdendo la possibilità di utilizzare i widget del launcher proprietario. Quest’ultimo consente, però, così come i launcher della Miui e della Emotion UI, di cambiare la grafica mediante numerosi temi scaricabili dal market di aggiungere widget, cambiare gli effetti di transizione.

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Molto bella la possibilità di utilizzare delle “scene” che consente una fusione tra la lockscreen ed il launcher.

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Tra le varie applicazioni proprietarie della Funtouch un posto di rilevo merita l’iManager, applicazione AIO, che contiene un task manager, un ottimizzatore di memoria, un software di analisi di prestazioni di rete, un antivirus, un software per la privacy dei propri messaggi, foto e video ed, infine, un ottimizzatore della durata della batteria.

Quest’applicazione è davvero completissima e ben fatta. Una volta utilizzata ci si chiederà perchè non sia replicata o di serie nel sistema Android o ripresa da brand più blasonati.

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In conclusione, la Funtouch OS è una personalizzazione android davvero ben realizzata e completa esente da lag e già pensata per un mercato internazionale, forse con un solo importante e grande limite: l’assenza della lingua italiana!. Inoltre, possono risultare fastidiose alcune applicazioni destinate al mercato asiatico e non utilizzabili in Italia (come Baidu Maps, QQ, Sina Weibo).

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Tuttavia, la maggior parte delle varie funzionalità sono, comunque, molto chiare e comprensibili anche in inglese. Rispetto ad altri terminali cinesi, l’inglese utilizzato è di discreto livello, gli errori di battitura quasi inesistenti e pochissime le stringhe ancora lasciate in cinese.

parte telefonica e messaggistica

La ricezione telefonica del Vivo Xplay 3S è eccellente, considerando anche la mancanza della frequenza dei 900 Mhz in 3g.  Nelle nostre prove la ricezione si è avvicinata a quella dei blackberry e siamo sicuri che, se solo avessimo avuto a disposizione la frequenza dei 900 mhz, ci saremmo trovati di fronte ad uno dei top 3 cellulari dell’anno per ricezione.  L’audio in chiamata in capsula auricolare è forte, molte forte, tanto da non poter quasi mai esser tenuto al massimo. La tonilità audio scelta in Vivo tende ad esaltare gli alti, ma i nostri interlocutori, di riferimento, dichiarano di sentirci meravigliosamente e da telefono fisso. I microfoni per la riduzione del rumore si comportano molto bene. L’audio dello speaker in vivavoce è tra i più alti che abbiamo mai testato.

Il software di gestione della messaggistica e della rubrica è curato. Ha tantissime opzioni tra cui anche quelle dell’invio di sms programmati. L’attenzione alla privacy è estrema in tutto il S.O. e nelle applicazioni telefoniche c’è sempre l’integrazione che le opzioni “don’t disturb” .

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multimedialita’

E’ questo il comparto dove eccelle il terminale e dove attualmente è inavvicinabile dagli altri device in commercio. Solo, forse, l’HTC M8 può tenergli testa!

Lettore audio

iMusic, è l’applicazione di gestione dei file audio ed è realizzata in maniera completa e con una grafica semplice e curata. All’apertura della stessa troviamo la suddivisione delle tracce audio per:

  • Brano;
  • Artista;
  • Album;
  • Cartella;
  • Scaricati.

In alternativa, possiamo selezionare o creare delle playlist per le nostre esigenze/preferenze. Per i più pigri, il sistema ne genera di automatiche utilizzando come parametri i brani aggiunti o riprodotti di recente o quelli ascoltati più di frequente.

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Tra le varie opzioni presenti nel lettore interessante quella chiamata  “My Scene Music” che consente di ascoltare delle raccolte musicali classificate in base al proprio stato d’animo o per determinate attività da svolgere (ad esempio un’attività sportiva). Questa applicazione, molto curata graficamente, è logicamente collegata con quella FIND music“, ovvero la ricerca direttamente online, su server cinesi, di brani musicali suddivisi per categorie. La ricerca può esser effettuata per brano, artista o album ed è dotata di un Music Radar, una sorta di Soundhound o Shazam di Vivo, che consente anche un rapido riconoscimento dei brani ascoltati.

In “Now Playing” troviamo, infine, le opzioni per il brano in riproduzione con la possibilità di visualizzare l’immagine di copertina e il testo Karaoke.

Durante la riproduzione, inoltre, agendo sulla freccetta posizionata in basso, sotto il tasto play, è possibile attivare o disattivare l’equalizzatore SRS. Grazie al suo utilizzo si migliora la larghezza di banda, i bassi e il controllo della definizione sonora dell’audio dallo speaker sia con l’aiuto di  pre-settings (Jazz, PodCast/Voice, Rock, ecc.) sia configurando in modalità manuale molteplici parametri.

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Per il miglioramento dell’audio con auricolari inseriti c’è, invece, l’equalizzatore BBE.

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Il software di gestione ci ricorda da vicino, quello per IOS, BBE SonicMax Pro (da qualche giorno disponibile anche per Android). A nostro avviso, è chiaro come la BBE abbia consentito alla Vivo di usare i propri sorgenti e di personalizzarli con la grafica scelta dalla Funtouch.

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Non possiamo dilungarci oltre nelle nostra recensione di questo comparto, ma vi assicuriamo che il lettore audio leggerà in maniera perfetta tutti i più noti formati audio anche quelli con codifiche rare.

Nel video a seguire l’abbiamo confrontato con l’HTC One M8.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=QyjsfrKfq-o

Lettore video

La stessa cura che è stata posta al lettore audio si intravede anche per il lettore video.

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Come è visibile dalle immagini, il lettore video ha numerose opzioni, alcune inedite, come l’audio dts 7.1. Vi assicuro come sia un’esperienza incredibile vedere un video con quest’opzione attivata. Non manca lo streaming Dlna e la possibilità di mettere il video corrente in una “floating window“.

foto E VIDEO

La fotocamera è una 13 megapixel che sulla carta, con l’apertura focale da 1.8 ed il sensore Sony di ultima generazione, doveva garantire scatti da lasciar a bocca aperta. Questo nelle ipotesi teoriche, ma alla prova dei fatti la resa delle foto di giorno è buona, ma assolutamente non convincente al buio o in situazioni di scarsa luminosità. C’è da dire che, numerosi aggiornamenti hanno riguardato la fotocamera da quando possediamo il terminale, ma la situazione è solo lievemente migliorata. Qui potete scaricare le foto a risoluzione originale.

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Ottima però la UI realizzata dalla famosa casa americana Arcsoft con tantissime opzioni e, sopratutto, con un’applicazione galleria ben realizzata e che consente di creare un album fotografico virtuale con delle simpatiche animazioni. Infine, molto interessante è la funzione “Photo +” di Vivo. Questo è un tipo di scanner di codici a barre, che non scansiona codici a barre, ma scansiona immagini. Se si scatta una foto, si può registrare un video su di esso. Se qualcuno con un Vivo Xplay 3S scansiona la foto fatta vedrà il video che abbiamo incorporato nella foto. Questa funzione non è molto utile per noi italiani, ma lo è evidentemente in Cina dove i cellulari Vivo sono molto diffusi. Non siamo riusciti ad utilizzare molte volte con successo questa funzione e, perciò, vi rimandiamo al video dimostrativo registrato dalla Vivo.

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I video girati a 1080p appaiono in linea con i principali top gamma Android esenti da problemi che dovremmo segnalarvi.

connettivita’ e navigazione web

Per connettersi alle reti wifi i protocolli supportati sono a/b/g/n/ (non c’è il protocollo ac). Ottima la ricezione WiFi con segnale stabile e potente anche se ci si allontana di alcuni metri dal router e buona la velocità di trasferimento in rete.

Come già scritto, pieno supporto al DLNA (sia dal lato client sia server, per immagini, video e musica) e Bluetooth 4.0 con A2DP con accoppiamento perfetto con altri dispositivi e con stabile trasmissione dei file.

Buono il GPS che ha l’A-GPS con EPO: il fix è pressoché istantaneo e la precisione è molto buona.

 Non ci è piaciuto, invece, il browser di default che è l’unica applicazione Vivo che lagga vistosamente e che ha crash troppi frequenti. Nessun problema, invece, con Google Chrome o browser alternativi che possono esser scaricati dal Play Store (ricordiamo che il play store google non è installato di serie!).

Benchmark delle prestazioni

Abbiamo sottoposto il Vivo Xplay 3S ai seguenti test:

  • Antutu Bechmark X.
  • Antutu Benchmark.
  • Quadrant professional.
  • Sunspider.
  • Mozilla Kraken.
  • Basemark X 1.0..
  • Gfxbench.
  • 3dMark.

Preliminarmente abbiamo portato il gestore dei core del terminale dalla posizione “bilanciata” a quella “performance”. Le differenze tra le due configurazioni sono evidenti in queste immagini.

bilanciato performance

 

Abbiamo, poi, verificato, mediante root explorer, il  CPU Binning osservando nel percorso “d/acpuclk/pvs_bin” la “classe” del nostro processore.

Il CPU Binning altro non è che la “categorizzazione” dei prodotti finiti nel processo di fabbricazione dei semiconduttori in base alle loro caratteristiche termiche e frequenza.

Il CPU Binning è un processo inevitabile, che vi piaccia o meno, poiché avviene già in fase di produzione, essendo impossibile dare a tutti i SoC un silicio di uguale purezza e qualità è inevitabile che alcuni siano “migliori” .

Fortunatamente Qualcomm analizza ogni processore e gli dà un valore, nel caso dello Snapdragon 801 va da 0 a 12. Io sono stato fortunato poiché il mio terminale ha il punteggio migliore.

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Come controprova ho verificato anche i voltaggi analizzando la tabella acpu_table misurando, poi, con un voltmetro digitale la tensione di 1100mv a 2265MHz.

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Tali operazioni preliminari ci serviranno per interpretare meglio i test e per comprendere le differenze tra il modello da me testato e, in futuro, i vostri. Un’ultima precisazione prima di iniziare: Vivo ha aggiornato in una settimana già quattro volte il firmware e la versione con cui condurrò questi test è l’ultima beta (1.17.16) compilata il 25 Marzo.

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Antutu Benchmark X

Abbiamo scelto questo test poiché Benchmark X dovrebbe essere “immune dai tentativi di frode” degli OEM. In particolare, la versione utilizzata è immune dai quattro più comuni “imbrogli”:

  • False specifiche di sistema
  • Alte performance solo temporanee
  • Falsi frame rate
  • Falsa risoluzione

Per comprendere se Vivo avesse barato abbiamo, poi, effettuato il test standard Antutu Benchmark. Fin da subito, il pauroso benchmark pubblicato dalla stampa specializzata, non ci aveva convinto e, come potete vedere, il punteggio risulta maggiorato di circa 3.500 punti passando dal test standard a quello che tenga conto della propensione a “ritoccare” le performance del device. Nello stesso test, il Galaxy S5 raggiunge il punteggio di 35.541.

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Il grafico seguente ci mostra le differenze tra le due versioni del benchmark.

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Quadrant Professional

L’altro test che abbiamo effettuato è il Quadrant Professional di Aurora Softworks. L’applicazione esegue una serie di test su diversi elementi come i processori grafici 2D e 3D integrati nel telefono, la CPU, gli I/O e la memoria. Non amiamo molto questo tipo di test perchè lo riteniamo datato e non più aggiornato, ma poichè molti ci sono affezionati abbiamo deciso di proporvelo comunque. L’Xplay 3s raggiunge un punteggio di 19.963.

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Per darvi dei riferimenti comparativi, il Sony Xperia Z2 ha raggiunto, in questo test, il punteggio di 17.639, mentre il Galaxy S5 il punteggio di 23.468.

Abbiamo, poi, deciso di condurre un set di test che stressassero CPU e GPU. Nel primo abbiamo il Sunspider ed il Mozilla Kraken, mentre i rimanenti sono dedicati alla GPU.

Test CPU: Sunspider vs Mozilla Kraken

Il Sunspider Javascript Benchmark misura la performance dei dispositivi con javascript.

sunspider

Per quanto riguarda Mozilla Kraken, è, a nostro avviso, un benchmark javascript ancor più impegnativo per i dispositivi.

kraken

TEST GPU: BASEMARK, GFXBENCH, 3DMARK

Basemark X 1.0

Il Basemark è un complesso test che simula un gioco su schermo a 1080p utilizzando il motore grafico Unity 4.2.2. Ovviamente volevamo vedere come uno schermo 2k superasse un test impostato in questo modo.

basemark

Per darvi, anche qui, un metro di paragone il Sony Z2 ha raggiunto nel medesimo test il punteggio di 25.501 mentre il Galaxy s5 di 23.500. L’Xplay 3s raggiunge, dunque, un punteggio ottimo. Gli amanti del gaming non potranno che apprezzare.

GFXBech

Il test GFXBench, noto in passato come GL Benchmark, è particolarmente famoso per l’intensità con cui stressa la GPU dei dispositivi e per la precisione dei dati forniti sulla performance della scheda video. Anche questo è stato superato dal Vivo Xplay3s , ma con qualche incertezza a causa, soprattutto, della risoluzione dello schermo.

gxbench

Purtroppo il test Manhattan penalizza molto il terminale e le prestazioni generali appaiono paragonabili a top di gamma della generazione precedente. Questo è l’unico vero test che non risulta  superato pienamente. Di seguito il confronto con terminali comparabili.

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3DMark

Il test 3dmark usa le librerie OpenGL ES 2.0 per stressare la GPU dei dispositivi. Il test compara dispositivi Android, iOS, Windows e Windows RT.

Dai risultati del test, appare evidente come le prestazioni della Adreno 330 @ 578MHz siano buone, ma a causa della risoluzione dello schermo il punteggio globale non appare in linea con Sony Z2 e Galaxy S5, ma onestamente non osavamo aspettarci un punteggio maggiore.

3dmark

Test nei giochi

Abbiamo, infine, voluto provare l’Xplay 3s con due giochi reali e, non solo, con gli engine grafici che emulavano, nei test precedenti, l’uso nel gaming. Il nostro test utilizza due giochi di corse.

 Real Racing 3

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Il numero medio di fotogrammi è pari a 37.7, le performance raggiunte sono indubbiamente buone.16-28-33-16

Asphalt 7

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Abbiamo utilizzato il circuito di prova di Shanghai. Il numero medio di fotogrammi è pari a 23.6, perché la versione del gioco non appare ottimizzata per questa risoluzione. Volutamente abbiamo scelto la versione 7 del gioco e non la 8 per verificarne il comportamento con risoluzioni così alte.

16-28-41-5

Indice di perferomace di Androidiani.com

Lo score raggiunto dal terminale è pari, dunque, a 71,90.

speedometer_ok

 conclusioni

Vivo XPlay 3S è un prodotto di assoluta nicchia per coloro che cercano un phablet con prestazione multimediali al top. Se si è consci dei limiti del prodotto ci troviamo, per me, di fronte al miglior phablet in circolazione rapportato al prezzo di circa 530-550 euro a cui può esser acquistato in Italia. Gli amanti del modding stiano lontani, però, da questo device poichè la comunità di sviluppo sostiene poco questo terminale: c’è solo una recovery in cinese che consente di flashare file zip non firmati e quasi nessuna rom non stock. La Vivo ci ha ufficialmente confermato che anche il solo root è da loro mal tollerato e, comunque, non favorito e per questa ed altre ragioni lo distribuisce con bootloader chiuso.

COSA CI E’ PIACIUTO

  • Qualità costruttiva
  • Comparto audio
  • Comparto video
  • Funtouch OS
  • Ricezione e connettività
  • Lettore di impronte
  • Politica degli aggiornamenti

COSA NON CI E’ PIACIUTO

  • Colori dello schermo QHD
  • Browser web
  • Alcuni programmi in cinese
  • Mancanza della lingua italiana
  • Fotocamera (ma solo nelle foto con poca illuminazione)
  • Assenza di modding

 Voto complessivo: 9

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