Come già riportato qualche settimana fa, Samsung ha concluso le investigazioni riguardanti le esplosioni del Galaxy Note 7, tacendo però sui risultati. Qualcosa però sembra muoversi e presto potremmo scoprire le reali cause che hanno portato il phablet ad essere ritirato dal mercato.
Almeno negli Stati Uniti, la triste vicenda dello sfortunato Samsung Galaxy Note 7 si avvia alla definitiva conclusione. Anche Verizon, primo operatore mobile a stelle e strisce, ha fatto dietrofront dal suo iniziale rifiuto, decidendo di distribuire dal 5 gennaio l’aggiornamento killer che ridurrà i Galaxy Note 7 ancora in giro a poco più che costosissimi fermacarte. Scopriamo insieme i dettagli.
Continua la telenovela Galaxy Note 7. Il 19 dicembre Samsung America rilascerà un aggiornamento di sistema obbligatorio capace di rendere inutilizzabili quelli ancora in giro negli USA. L’update è in grado infatti di impedire ai dispositivi incriminati di connettersi alle reti mobili e di ricaricarsi. Tutti i Galaxy Note 7 a stelle e strisce saranno quindi game over? Non proprio. Già, perchè l’operatore mobile Verizon è deciso a non distribuire l’aggiornamento. Scopri i dettagli con noi.
Dal 15 dicembre Samsung rilascerà in Europa un aggiornamento per mettere quasi del tutto fuorigioco i Galaxy Note 7 ancora in circolazione. L’intento è quello di spingere chi ancora non l’avesse fatto ad aderire al programma di sostituzione e rimborso. In cosa consisterà l’update? Il colosso sud coreano limiterà la capacità di ricarica del dispositivo al 30% di quella originale. Vuoi saperne di più? Scopriamo insieme i dettagli.
In attesa delle dichiarazioni ufficiali di Samsung in merito alle esplosioni del Galaxy Note 7, la Instrumental, compagnia americana specializzata in analisi dei processi produttivi, ha analizzato un’unità del phablet cercando di venire a capo del mistero.
Note 7 continuerà a far parlare di sé ancora a lungo e non per via delle potenzialità tecniche e software che lo caratterizzavano. Samsung ne è ben consapevole e, proprio per questo, fa di tutto per sottolineare il suo impegno affinché errori di questo genere non si ripetano in futuro.
A causa dei frequenti problemi di batteria, Samsung ha deciso di ritirare il Galaxy Note 7 dal mercato, offrendo scambi con Galaxy S7 Edge oppure rimborsi in denaro. A quanto pare gli acquirenti del phablet più sfortunato di casa Samsung potranno usufruire di un trattamento privilegiato per l’acquisto dei prossimi top di gamma.
Fine della storia. La breve e complicata vita del Samsung Galaxy Note 7 si è conclusa negli ultimi giorni con la decisione, da parte del colosso coreano, di ritirare definitivamente il dispositivo dal mercato. A parte lo strascico della vicenda che vedrà gli acquirenti richiedere un rimborso o la sostituzione con un altro device, che cosa succede adesso? Cerchiamo di farci un’idea.
Negli ultimi giorni le notizie sul Samsung Galaxy Note 7 dominano la scena pubblica. Come ben sappiamo, Samsung ha deciso di interrompere definitivamente le vendite. A quanto pare, però, il timore degli utenti non si limita al solo Note 7.
Il Samsung Galaxy Note 7 è ufficialmente fuori dai giochi, e questo non è una novità ormai, così come è noto che ci sono milioni di device in giro per il mondo che dovranno tornare al produttore coreano. Ma come evitare altri incidenti durante il trasporto? Con un kit apposito studiato per l’occasione ad esempio.
Ne avevamo già parlato nella giornata di ieri, ma adesso è finita sul serio: Samsung annuncia ufficialmente il ritiro dei Galaxy Note 7 (vecchi e nuovi) dal mercato e ne sospende la produzione in attesa di ulteriori indagini.
Note 7, come ben sappiamo, è stato al centro di numerose polemiche relative agli evidenti difetti di fabbrica che, in virtù della recente storia dello smartphone di Samsung, hanno provocato l’esplosione di svariate unità in seguito al surriscaldamento della batteria.