OnePlus X: la recensione

30 Novembre 201516 commenti

Annunciato lo scorso 29 Ottobre, OnePlus X è il primo smartphone di fascia media della neonata casa cinese OnePlus che promette ancora una volta di offrire prodotti di qualità ad un prezzo più che ragionevole. Lo abbiamo provato per un paio di settimane e siamo pronti per dare il nostro giudizio.

OnePlus è ormai un marchio più che noto nel panorama Android da quando nel 2014 ha generato un hype incredibile per il lancio del primo dispositivo OnePlus One, un top di gamma a praticamente metà prezzo; quest’anno ad inizio estate è tornata alla carica con OnePlus Two, il flagship per il 2015 che ha un po’ deluso le aspettative ma convincendo complessivamente i pareri di clienti e recensori date le caratteristiche tecniche e il prezzo (399€ per la versione da 64GB con 3GB di RAM). Dopo mesi di rumor su una variante “mini” di OP2, la casa cinese ha svelato finalmente OnePlus X, un dispositivo ottimo sulla carta e davvero raffinato.

Le versioni disponibile sono due: una tradizionale in vetro nero, l’altra in ceramica disponibile dal 24 Novembre in soli 10.000 esemplari; ovviamente – e purtroppo – abbiamo avuto tra le mani solamente la variante standard in vetro che non ha comunque nulla da invidiare in quanto ad estetica e lavorazione a quella più premium.

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Il dispositivo è molto compatto ed estremamente curato in ogni dettaglio, nulla è lasciato a se stesso: ogni millimetro ha una lavorazione dedicata seppure minima. Il vetro anteriore leggermente curvo ai bordi è un Gorilla Glass 3 e ricopre un display da 5 pollici (Active Matrix) AMOLED Full HD.

Frontalmente sono inoltre presenti tre pulsanti solamente serigrafati e non retroilluminati che risultano scomodi e difficili da trovare anche in condizioni di luminosità ottimale. OnePlus aveva fatto 30 e anche 31 su OnePlus Two posizionando due pulsanti non serigrafati ma solamente retroilluminati al fianco di un tasto centrale con riconoscimento biometrico; dal software era poi possibile disabilitarli completamente (diventavano invisibili) e utilizzare soltanto quelli a schermo. Ora, su OnePlus X ci ritroviamo con tre tasti serigrafati non retroilluminati che anche disattivati restano comunque presenti. La dotazione frontale si completa con la capsula auricolare centrale, la fotocamera da 8 Megapixel e un piccolo LED RGB di notifica posto nell’angolo superiore destro.

La curvatura dei bordi che caratterizza la parte anteriore del dispositivo la si ritrova sul retro dove il vetro nero incredibilmente lucido è un vero e proprio specchio e include al centro il logo OnePlus serigrafato in argento e la fotocamera da 13 Megapixel accompagnata dal flash LED.

I bordi in alluminio sono percorsi da una decina di scanalature molto fini piacevoli al tocco che aumentano notevolmente il grip. Lo slot per le due Nano SIM (o per una Nano SIM e una Micro SD fino a 128GB) posto sulla destra quasi si nasconde sotto alla trama laterale ed è posto sopra al bilanciere del volume e al pulsante di accensione anch’essi zigrinati seppure con un altro disegno.

Più marcata e meno fine la texture dello selettore posto sul lato sinistro che consente, come visto già anche su OnePlus Two, di scegliere tra le tre modalità di notifica introdotte a partire da Android Lollipop: Nessuna interruzione, Interruzioni con priorità, Tutte le notifiche.

La trama prosegue poi inferiormente dove troviamo posti simmetricamente lo speaker e il primo microfono; il secondo è posto sul lato superiore insieme all’uscita audio jack standard da 3.5 mm.

Sistema operativo Android 5.1 Lollipop con interfaccia Oxygen OS
Processore Qualcomm Snapdragon 801 Quadcore a 2.3 GHz
RAM 3 GB
Memoria 16 GB interna – espandibile con Micro SD fino a 128 GB
Display 5″ AMOLED
Risoluzione Full HD 1080 x 1920 pixel – 441 ppi
Fotocamera posteriore 13 MP – flash LED – f2.2
Fotocamera anteriore 8 MP
Batteria 2.525 mAh
Dimensioni 140 x 69 x 6.9 mm
Peso 138 g
Connettività LTE – Dual SIM – Bluetooth 4.0 – WiFi b/g/n

Display

Utilizzare OnePlus X mantenendo attiva la modalità dark di default, è veramente qualcosa di incredibile. Il nero della cornice si fonde con il display AMOLED rendendo quasi impercettibile l’inizio e la fine di quest’ultimo. Grazie a questa tecnologia, OnePlus ha deciso di inserire la modalità “Ambient” già vista su Motorola per la prima volta e, anche di recente, sui nuovi Nexus 5X e Nexus 6P seppure con nomi leggermente diversi. Il funzionamento è comunque il medesimo: il display si attiva in bianco e nero alla ricezione di una notifica, o sfruttando l’accelerometro quando sollevato da un piano, mostrando il contenuto di essa.

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Sempre grazie al display AMOLED l’angolo di visuale è ottimale così come la riproduzione dei colori che solo in certi casi risulta troppo satura. La risoluzione Full HD in una diagonale di “soli” 5 pollici per 441 ppi rende l’esperienza d’uso veramente appagante grazie anche alla perfetta luminosità che viene regolata automaticamente da un sensore molto preciso.

Fotocamera

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Cercheremo di essere il meno cattivi possibile, ma la fotocamera di OnePlus X è un po’ un disastro. Se vi venisse in mente di scattare una fotografia che non sia una macro utilizzando il flash, rimarrete sicuramente delusi e un po’ shockati: il bagliore del flash LED invase metà obiettivo rendendo la foto completamente bruciata, non mi era mai capitata una cosa simile. Se proviamo a realizzare scatti invece più ravvicinati non incontreremo nessun particolare problema anche al buio – dove l’auto focus è molto rapido – se non forse un po’ troppo effetto fantasma dovuto ancora una volta al flash. Il posizionamento non ci è sembrato differente da quello visto su altri dispositivi, quindi non capiamo a cosa possa essere dovuto tutto ciò. Tuttavia, il dubbio che il problema sia proprio nel sensore emerge quando tentiamo di registrare un video sempre in notturna dove le immagini vengono cattuarate molto a rilento sembrando quasi in slow motion. Anche l’HDR regala qualche sorpresa abbassando drasticamente la luminosità della foto. Insomma: al buio dimenticatevi di avere una fotocamera.

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Durante il giorno invece non si notano i problemi elencati sopra: le foto rendono al meglio per un sensore da 13 Megapixel equipaggiato con sensore ISOCELL.

L’applicazione fotocamera è la medesima già vista su OnePlus Two e offre circa le stesse funzionalità di quella stock di Android: poche ma buone, senza effetti. E’ possibile infatti scattare in modalità HDR, Ritocco o Immagine chiara, girare video in Slow Motion, Time Lapse o normali fino a 1080p. Disponibile anche la modalità panorama ma senza photo sphere.

Le modalità di scatto non sono molte e l’interfaccia ricorda – sfortunatamente – quella “povera” di Google che vediamo da qualche tempo sui dispositivi Nexus. Oltre a Foto, Video e Panorama possiamo scegliere tra Slow Motion e Time-lapse, piccole aggiunte che fanno di certo piacere agli appassionati. Selezionando “Foto” possiamo poi adottare la modalità “Ritocco”, “HDR” o “Immagine chiara”

Software

OnePlus X è venduto con sistema operativo Android Lollipop 5.1.1 personalizzato con Oxygen OS (al momento in cui scrivo alla versione 2.1.2). Tale interfaccia utente va ad aggiungere quelle poche ma interessanti funzioni ad Android Stock che migliorano l’esperienza d’uso complessiva semplificando alcune operazioni e aggiungendone di nuove.

Le prime modifiche si incontrano nella schermata home dove troviamo Shelf: un’area situata nella prima pagina (al posto di Google Now per intenderci) dove è possibile inserire tutti i widget disponibili all’interno del telefono oltre a visualizzare, di default, un’immagine di copertina corredata di informazioni sul meteo, le app più utilizzate e i contatti più frequenti.

All’interno delle impostazioni, graficamente non cambiate, troviamo qualche settaggio in più per la gestione dei tasti, delle gesture, della personalizzazione e dell’autorizzazione delle applicazioni.

OnePlus X spinto da un processore Qualcomm Snapdragon 801 e ben 3GB di RAM risulta molto fluido e reattivo e non ha mai presentato sintomi da surriscaldamento. Ho solamente notato che, in modo del tutto casuale, a volte ci mette qualche secondo a riattivarsi anche dopo un breve stand-by.

Gestione dei tasti

Nonostante le critiche avanzate ad inizio recensione per quanto riguarda la scelta di OnePlus di serigrafare e non retroilluminare i tasti soft touch, è apprezzabile come ancora una volta sia stata data la possibilità di invertire “Indietro” e “Multitasking” e assegnare azioni dedicate nel caso di una pressione prolungata o di un doppio tap su di di essi. Quest’ultima funzione non è valida se si attivano i pulsanti a schermo che possono invece essere anch’essi scambiati.

Gesture

Abilitando le gestures è possibile attivare il display con il doppio tocco ormai classico di molti dispositivi, disegnare una O per avviare la fotocamera oppure una V per la torcia e i simboli < e > per controllare le tracce audio in riproduzione. Purtroppo non è – al momento – creare gesture personalizzate.

Personalizzazione

Dal menu di personalizzazione è possibile solamente cambiare il tema da light a dark e settare i colori del LED di notifica.

Autorizzazioni

OnePlus, come avvenuto in Android 6.0 Marshmallow, ha introdotto la possibilità di gestire direttamente dal sistema le autorizzazioni delle applicazioni: per ogni app è dunque possibile visualizzare quali autorizzazioni richiede, l’ultima volta che sono state concesse e, ovviamente, impedirle singolarmente.

Fatta eccezione per il file manager, non è presente nessuna applicazione preinstallata e questo è sicuramente un pregio che apprezziamo da amanti dei dispositivi “puliti”.

Batteria

La batteria di OnePlus X ha una capacità di 2525 mAh e consente di arrivare non oltre l’ora di cena con un utilizzo medio/intenso; per ricoprire una giornata piena bisogna sfruttare le impostazioni di risparmio energetico che vanno a ridurre le prestazioni del dispositivo limitando i processi in background.

Conclusioni

OnePlus X è il primo smartphone di fascia media prodotto dall’azienda cinese e ci ha sorpreso appena preso in mano per la sua bellezza, eleganza e maneggevolezza aiutata sia dai bordi zigrinati, che da dimensioni e peso che fanno la loro importante parte. La scelta di materiali premium come vetro e alluminio al posto della semplice plastica pur mantenendo un prezzo molto contenuto (269€) che va a competere con la concorrenza. Unico importante neo la fotocamera che ha deluso molto in condizioni di scarsa luminosità.

Potete acquistare OnePlus X dal sito ufficiale a 269€ + spese di spedizione (di solito si aggirano sui 25€) tramite invito oppure da GeekBuying a partire da circa 265€ a questo indirizzo con spedizione gratuita.

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