Secondo Oracle Java è un concorrente di Android, e Google avendo utilizzato la macchina virtuale Dalvik nel campo dei dispositivi mobili, avrebbe commesso degli illeciti. Ovviamente da parte sua Google respinge tutte le accuse osservando come la virtual machine Dalvik non violi alcun copyright né alcun brevetto legato a Java.
Le motiviazioni esposte da Google pare però non abbiano convinto Oracle che, lo scorso mese, ha presentato alla corte un’ulteriore documentazione chiedendo un risarcimento danni pari a 2,6 miliardi di dollari.
La richiesta di far deporre il numero uno di Google, considerando che le testimonianze rese già erano sufficienti a dirimere la questione, non è stata presa bene dai vertici dell’azienda che hanno deplorato l’azione di Oracle definendola vessatoria e superflua.
La prossima udienza è comunque stata fissata per il 29 luglio e, se l’istanza inoltrata da Oracle dovesse essere approvata, Google avrebbe pochi giorni di tempo per far comparire Page dinanzi al giudice.
Certo mi viene da ridere a pensare che fino a qualche anno fa, quando Android non aveva un giro di affari così grande, nessuno ha mai preteso nulla da Google !