Andy Rubin: “I tablet Android: oggi e domani”

29 Febbraio 20126 commenti

Andy Rubin in questi giorni ha comunicato i nuovi record di Android e tra i tanti numeri fanno capolino i 12 milioni di tablet (sul totale di 300 milioni di device) sparsi per l'intero globo. Proprio riguardo questa vasta famiglia di dispositivi si è esposto, durante un'intervista, il padre di Android, il quale è sembrato molto schietto e duro nei confronti del successo delle tavolette, le quali non rispecchiano i risultati pronosticati da Google. Tutto ciò forse è dovuto alla versione Honeycomb che ha dovuto spianare la strada per il vero OS per tablet, cioè Ice Cream Sandwich.

Le parole di Andy Rubin non possono essere fraintese:

“I 12 milioni di tablet Android venduti finora non sono insignificanti, ma sono comunque inferiori alle cifre che mi aspetterei se davvero vuoi di vincere. Il 2012 sarà l’anno nel quale raddoppieremo le vendite e ci assicureremo il dominio del settore”

Non ci si aspettava numeri così bassi, anche se non insignificanti, ma il 2012 sarà l’anno dei tablet Android, i quali raddoppieranno le vendite e domineranno il mercato.

E continua dicendo:

“there’s no organized way for consumers to recognize it as a viable platform, and that Google wants consumers to see its tablets as part of the broader Android ecosystem. The educated consumer realizes it now that they’re either picking the Apple ecosystem or the Microsoft ecosystem or the Google ecosystem… we’re going to do a better job at making people understand what ecosystem they’re buying into.”

Purtroppo per i consumatori, secondo Rubin, non è semplice scegliere la piattaforma migliore, per questo Google si impegnerà per far comprendere agli utenti quale degli ecosistemi sia il migliore. Altro punto negativo dello scarso successo del mercato tablet Android sarebbe la scarsa quantità di applicazioni ottimizzate o esclusivamente compatibili con questi tipi di device.

“Android’s unique in that it’s a single platform that spans device types. Fundamentally you shouldn’t have to have a third-party developer build his app twice.” Ed inoltre: “there has to be an education process and developers have to do the work of making their apps tablet-aware on Android. They’re already doing that work for other platforms.”

Rubin non nasconde il successo indiscusso di Apple in questa fetta di mercato, nel quale l’iPad è il campione di vendite, con oltre 50 milioni, dei quali ben 15 milioni solamente nell’ultimo trimestre. E proprio per quanto riguarda la scelta della maggior parte degli sviluppatori, ha continuato dichiarando:

“I can’t force someone to write a tablet app, developers are looking at market share and… being frugal. It was Google’s responsibility to evangelize the platform and sounded optimistic about the overall momentum of Android on tablets. We’re now starting to get on the radar, and I’m hoping people decide to put in the muscle and make their apps work great on tablets.”

Le parole del padre di Android avranno scosso il mondo tablet del robottino verde? Vedremo se il 2012 sarà l’anno del successo dei tablet di Google.

 

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