Google X al lavoro su nanoparticelle magnetiche in grado di rilevare tumori

31 Gennaio 201576 commenti

Se ne era sentito parlare già lo scorso ottobre, oggi riceviamo ulteriori news riguardo al progetto condotto negli avveneristici laboratori di Google X: nanoparticelle magnetiche in grado di rilevare tumori.

Il meccanismo di questa tecnologia è alquanto ingenogoso, In termini pratici si tratta di una sorta di pillola, che dopo esser stata ingerita da un essere umano si scompone in piccolissime parti in grado di legarsi alle cellule dei tessuti e controllare la presenza di eventuali irregolarità o forme tumorali. Le informazioni raccolte potranno essere trasmesse in ogni momento ad un dispositivo indossato dal paziente ed, eventualmente, inviate per un consulto medico più approndito.

FUNDAMENTALLY, OUR FOE IS DEATH.

Nel video presente di seguito ci si può fare un’idea del funzionamento. Queste speciali particelle sono in grado, attraverso dei segnali luminosi, di rilevare la presenza di cellule malate nel sangue di una persona semplicemente attraverso l’esplorazione e l’analisi delle vene presenti sul lato inferiore del polso. I ricercatori di Google X hanno anche provveduto a ricostruire, testare e mostrare il tutto su un prototipo di braccio umano, ovviamente finto, ma contenente le stesse componenti biochimiche di quelli veri.

httpvh://youtu.be/7dzI_azZEGI

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