Tutto dipende da Erich Specht, uno sviluppatore dell’illinois che aveva registrato un suo software chiamato “Android Data” . Questo carissimo amico, dopo un anno dall’annuncio ufficiale di android si è svegliato e ha deciso bene che poteva farci i soldi… Ma andiamo ancora più in dettaglio..
Erich Specht fondò un software che implementava algoritmi avanzati per il caching che permetteva di avere server web e db molto efficienti. Poco dopo aver avuto l’idea ando nell’ufficio brevetti e deposito il suo progetto chiamandolo Android Data ( ma questo già lo sappiamo ).. Inoltre il nostro amico Erich aveva anche un’azienda fondata nel ancor più lontano 2000.
Un altra cosa da notare è che l’ufficio dei brevetti dell’america ( USPTO : US Patent and Trademark Office) ebbe la brillante, e giusta idea, di permettere la registrazione di Android invece che “Android Data” per ovvi motivi . ( LA parola “Data” era troppo generica).
Una cosa che alcuni hanno tralasciato di dire però è che L’aziendina di Erich Specht ( Che fin’ora sembra avere tutte le carte in regola per vincere la causa ) ha cessato tutte le attività nel 2004 tantè che fù dissolta proprio in quell’anno perdendo, quindi, anche il loro sito internet ( Che al tempo era androiddata.com ) .
Recentemente, precisamente il 20 Aprile 2009 ed esattamente 1 giorno prima che erich si svegliasse dal coma, l’azienda sembra riprendere vita e viene aperto un nuovo sito web: www.android-data.com .
Ma perchè Erich Specht ha aspettato così tanto per farsi sentire?
Secondo la favola che ha raccontato a Forbes, Specht pensava che Android fosse il nome di un gadget e non di un software perciò, non appena apprese che android era il nome di un software e che esisteva il primo dispositivo avente quel sistema operativo, decise di compilare il modulo per la citazione più veloce che poteva.
E ha fatto bene perchè:
Quanto ha chiesto Erich Specht di risarcimento?
Erich Specht ha richiesto solamente 100 milioni di dollari .. Non a google ma anche a tutti i membri dell’oha. (Che sono quasi 50 :P ).
Morale della favola?
Ancora nessuna!! Ma questo Specht sembra più un suicida che uno con tutte le carte in regola.. Il fatto che l’azienda sia stata chiusa e che abbia operato alcuni escamotage per far rivivere l’azienda è sicuramente un buon punto d’appoggio per gli avvocati di Google che annuncia una battaglia senza speranze per Specht :P
C’è da star tranquilli quindi che il nostro androide verde resterà verde (e non rosso come nella foto :P )
Come al solito, per adesso è tutto, Stay Androided ;)