Note 7: esplosioni dovute ad un design aggressivo

5 Dicembre 201638 commenti

In attesa delle dichiarazioni ufficiali di Samsung in merito alle esplosioni del Galaxy Note 7, la Instrumental, compagnia americana specializzata in analisi dei processi produttivi, ha analizzato un'unità del phablet cercando di venire a capo del mistero.

Tutti sappiamo che il problema del Note 7 è legato in qualche modo alla batteria ma nessuno, nemmeno Samsung, ha scoperto la causa effettiva. I ragazzi di Instrumental hanno analizzato un’unità di Note 7 utilizzando una macchina creata da loro e chiamata “Stazione d’ispezione Instrumental“.

note 7 instrumental

Dalle prime analisi è emerso che il design molto aggressivo e sottile del phablet tende a causare la compressione della batteria anche durante un uso normale. Le batterie, infatti, durante i processi di carica e scarica tendono a variare la propria dimensione, gonfiandosi o sgonfiandosi. In uno smartphone dovrebbe quindi esserci un margine di qualche millimetro per permettere alla batteria di funzionare correttamente.

Questo con il Note 7 non avviene, in quanto la batteria risulta alloggiata in uno spazio molto spesso, costituito da una cornice in alluminio, che ne provoca la compressione e quindi fa in modo che i poli negativo e positivo della batteria vengano in contatto, provocando un afflusso di energia maggiore, un aumento di calore e quindi un’esplosione.

Le scelte di design effettuate da Samsung hanno cercato di massimizzare la capacità della batteria del Note 7 e al contempo di presentare un prodotto dalle linee molto aggressive, sottili ed accattivanti. Questo è stato un azzardo in quanto Samsung, come tutti sappiamo, non è riuscita a bilanciare design aggressivo e sicurezza.

Ma perché gli ingegneri Samsung si sono comportati in questo modo? La risposta è semplice: innovare vuol dire esplorare nuovi confini. Ma per ogni cosa nuova ed innovativa c’è bisogno di una lunga fase di test, in modo da essere sicuri del corretto funzionamento. Le batterie hanno bisogno di test molto accurati, effettuati su migliaia di unità. C’è la possibilità che Samsung abbia cambiato il processo produttivo delle batterie con il Note 7 già in fase di produzione, e quindi la carenza di tempo non ha permesso di effettuare test accurati.

note 7 instrumental 2

La soluzione più semplice sarebbe stata quella di ridurre la capacità della batteria, cosa che avrebbe però portato il Note 7 ad avere un’autonomia peggiore di Note 5 e del suo diretto competitor, l’iPhone 7 Plus, rendendo di fatto il phablet meno appetibile sul mercato.

In questo caso la scelta di Samsung è stata quella di abbandonare definitivamente il Note 7. In attesa di dichiarazioni ufficiali, pensate che Samsung abbia scelto la giusta strada?

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