Il Wall Street Journal riferisce infatti dei negoziati intercorsi nei giorni precedenti l’evento tra rappresentanti Samsung e la rete ABC per far si che Galaxy Note 3 venisse “incluso” nelle trasmissioni. La Casa coreana avrebbe fornito ad ABC un certo numero di Galaxy Note 3 da piazzare strategicamente: oltre a quello “incriminato” per il selfie in questione, altri esemplari sono infatti finiti nelle mani di giovani registi, protagonisti di alcune clip in giro per i Disney Studios con i “loro” dispositivi Samsung.
Tutto sarebbe partito da un’idea della stessa presentatrice Ellen DeGeneres, che avrebbe effettuato un apposito “training” per imparare a utilizzare un dispositivo Android (la DeGeneres è una fedele utente iOS).
Insomma, come intuibile, di improvvisato c’era davvero poco, ma ciò non toglie che con questa mossa Samsung, che ha speso in marketing circa 20 milioni di Dollari in totale per gli Oscar, abbia fatto centro, come conferma Allen Adamson di Landor Associates:
E’ stata una grande mossa per il brand Samsung. L’autoscatto di Ellen avrà un impatto ben superiore rispetto ai loro spot. Essere diventati virali non ha prezzo.
Nel frattempo, come già Nokia ieri, anche LG e Lenovo non hanno perso occasione per replicare a Samsung, ovviamente via Twitter: i neo-proprietari di Motorola hanno infatti sottolineato, facendo il verso al tweet originale, che con uno smartphone Lenovo non sarebbero state necessaria braccia più lunghe per includere tutti, mentre LG ha puntato sulla praticità dei tasti sul retro del suo G2. Anche questo è marketing.