Google ha voluto precisare, che rispetto al passato, Google Play Store non ha portato nessun cambiamento sui termini d’uso dei pagamento in-app.
Infatti, come in passato, il servizio Wallet è sempre stato privilegiato rispetto ad altri, a meno che non si tratti di vendita di beni fisici (eBay, ecc) e beni digitali trasferibili (Amazon, ecc).
BigG inoltre ha precisato che, da sempre, gli sviluppatori che non seguono queste regole saranno esclusi dal Play Store; per esempio, già in passato, e non solo Papaya Mobile Inc, altre società sono state rimosse per aver violato i termini d’uso sui pagamenti in-app.
Perciò, nulla di nuovo e di eclatante. Reuters avrebbe allarmato e puntato il dito contro Google inutilmente e troppo frettolosamente, senza prima verificare le indiscrezioni.
Qualcuno è stato escluso già dal circuito del Play Store?