Il progetto è stato pensato per quelle persone che purtroppo sono impossibilitate nei movimenti. Roozbeh Jafari dovrà cercare un “modo per introdurre il controllo con la mente dei propri dispositivi, con la speranza che possa essere d’aiuto per le persone con difficoltà motorie, affinchè possano connettersi con il mondo e non restare più escluse“.
L’iniziativa è senza dubbio lodevole, ma ad oggi siamo ancora ben lontani dal vedere il primo prototipo o un’ipotetica presentazione del device. Secondo quanto trapelato, il funzionamento dovrebbe avvenire attraverso gli elettrodi che vengono utilizzati per l’elettroencelografica (EEG), grazie ai quali “si potrebbero monitorare le attività del nostro cervello già conosciute quando vengono mostrati in serie sempre gli stessi modelli visivi”
Il tutto verrebbe tramutato nella possibilità di avviare applicazione semplicemente fissando l’icona o battendo le ciglia con una frequenza particolare. Che ne pensate di questa possibile innovazione?