Servizi premium indesiderati, l’Antitrust contro TIM, Vodafone, Wind e 3

22 Luglio 2014112 commenti

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, comunemente nota come Antitrust, ha comunicato di aver aperto, a seguito delle denunce del Codacons, quattro istruttorie nei confronti dei quattro principali operatori di telefonia mobile italiani. Al centro della questione, i famigerati servizi premium forniti all'insaputa dell'utente.

L’Antitrust scrive:

Secondo segnalazioni di una associazione di consumatori (Codacons) pervenute e alcune informazioni acquisite d’ufficio ai fini dell’applicazione del Codice del Consumo, il Professionista avrebbe fornito agli utenti di telefonia mobile servizi a pagamento (c.d. servizio premium) non richiesti e/o richiesti inconsapevolmente e addebitato i relativi importi sul credito telefonico del consumatore.

 

Nello specifico, sarebbero state attuate le seguenti condotte:

 

a) l’omissione di informazioni rilevanti e/o la diffusione di informazioni non rispondenti al vero circa l’oggetto del contratto di telefonia mobile e, in particolare, l’abilitazione dell’utente alla ricezione di servizi a pagamento durante la navigazione in mobilità, le caratteristiche essenziali, le modalità di fornitura e di pagamento dei suddetti servizi, nonché circa l’esistenza del c.d. blocco selettivo e la necessità per l’utente di doversi attivare mediante una richiesta esplicita di adesione alla procedura di blocco;
b) l’implementazione da parte dell’operatore di telefonia mobile di un sistema automatico di trasferimento del numero di telefono dell’utente (cd. “enrichment”) dal gestore ai Content Service Provider (CSP) che editano i contenuti digitali a pagamento e il successivo automatico addebito del servizio sul credito telefonico dell’utente senza che quest’ultimo abbia mai inserito il proprio numero telefonico o si sia, in altro modo consapevole, reso riconoscibile.

Il presidente del Codacons Carlo Rienzi aggiunge:

Si tratta di servizi che gli utenti non avevano mai richiesto, e che si ritrovavano a pagare loro malgrado. Ora, se saranno accertati comportamenti scorretti e violazioni dei diritti dei consumatori, avanzeremo azioni risarcitorie nei confronti delle 4 società telefoniche, finalizzate a far ottenere ai loro clienti il rimborso delle somme ingiustamente addebitate sul credito telefonico.

Siete anche voi tra le vittime dei servizi premium non richiesti? Parlatecene nei commenti.

 

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