Honor 9X Pro, buon prodotto ma in ritardo di un anno | Recensione

11 Giugno 2020Nessun commento

Oggi vi presento uno smartphone di fascia medio-bassa, che va ad arricchire l'offerta della società costola di Huawei. Sto parlando di Honor 9X Pro, uno smartphone di fascia medio-bassa nonché il primo Honor senza servizi Google, ma con gli HMS (Huawei Mobile Services) All'interno della confezione di vendita troviamo una pratica cover in silicone trasparente, l'alimentatore, il cavo Type-C e un paio di cuffie auricolari, quest'ultime appaiono piuttosto economiche e non in-ear, anche se la qualità audio è comunque discreta.

SCHEDA TECNICA

Prima di tutto analizziamo le specifiche tecniche del 9X Pro, che sono senz’altro in linea con il prezzo di lancio. Il processore è un Kirin 810, accompagnato da 6GB di RAM e un display da 6.6″ IPS, è presente il chip NFC ed è possibile inserire una microSD per espandere la memoria interna da 256GB, o in alternativa 2 schede SIM.

Processore Kirin 810 (7 nm)
RAM 6 GB
Memoria  256 GB + microSD
Display 6.6″ LCD IPS – 391ppi – 60Hz
Risoluzione FullHD+, 1080 x 2340 pixels
Fotocamera
posteriore
Tre ottiche:
– Wide: 48 MP, f/1.8
– Ultra Wide: 8 MP, f/2.4
– Sensore di profondità : 2 MP, f/2.4
Fotocamera
anteriore
Pop-up motorizzata : 16 MP, f/2.2
Batteria 4000 mAh
Dimensioni 163.5 x 77.3 x 8.8 mm
Peso 202 g
USB Type-C
NFC Si
Ricarica Wireless No

DESIGN GRADEVOLE MA NON AL PASSO CON I TEMPI

Honor 9X Pro ha un design molto gradevole, davanti il display occupa la quasi totalità della superfice e non è presente alcun notch o foro. La fotocamera frontale alloggia infatti nel sistema pop-up che fa capolino dall’alto, una soluzione adottata da molti produttori durante lo scorso anno ma ormai abbandonata a favore del foro nel diaplay. Anche Honor ha seguito questo trend sui modelli 20/20 Pro e sul recente View 30 Pro.

Sul retro viene riproposto il suggestivo design “olografico” visto sulla versione non Pro, una particolare lavorazione del pannello in vetro che restituisce un effetto di luce a forma di X.

Il comparto fotografico è formato da 3 ottiche, tutte incastonate in un unico frame verticale e in basso è presente il flash LED. Nel complesso viene fuori un retro tutt’altro che anonimo e in questa colorazione blu/viola acquisisce un carattere deciso e ricercato.

Il lettore di impronte non è né dietro né al di sotto del display, bensì è posizionato sul lato destro del device, facilmente raggiungibile dal pollice della mano destra o dall’indice della sinistra. Il sensore in questa posizione è stato già proposto sulla serie Honor 20 e io personalmente lo apprezzo, specialmente quando funziona bene come in questo caso.

L’ergonomia non è proprio il punto forte di Honor 9X Pro, non solo per l’ampia diagonale del display ma anche a causa di uno spessore di 8.8mm e un peso piuttosto consistente di 202g.

In generale questo nuovo modello ricalca le orme del 9X, senza stravolgerne le forme e continuando a proporre un design un po’ anacronistico per il 2020. Seppur privo di notch o fori, lo schermo presenta dei bordi laterali un po’ troppo accentuati, che mi hanno riportato indietro di qualche anno.

DISPLAY E FOTOCAMERE COME IL 9X

Il pannello di Honor 9X Pro è un IPS LCD da 6.6″ con risoluzione FullHD+ e rapporto di forma 19.5:9. Dalle specifiche sembra si tratti dello stesso display presente sul modello precedente, anche lo spessore dei bordi e la densità di pixel sono sovrapponibili.

La qualità generale è discreta, pur trattandosi di un LCD la riproduzione dei colori è buona e anche ad angolazioni estreme c’è una buona visibilità. La luminosità massima è alta e anche sotto la luce diretta del sole i contenuti appaiono comunque sufficientemente visibili.

Non sarà un display di estrema qualità, ma per essere un IPS di questa fascia di prezzo non posso che promuoverlo con una piena sufficienza.

Posso dire lo stesso anche delle comparto fotografico, 3 lenti con un’ottica ultra grandangolare da 120° e un sensore di profondità da 2MP, che aiuta l’ottica principale nella realizzazione di primi piani e ritratti. Anche in questo caso si tratta del medesimo hardware visto l’anno scorso su Honor 9X.

Il sensore principale è da 48MP con apertura f/1.8 ma scatta a 12MP con la tecnologia “pixel binning”, che unisce 4 pixel in 1 allo scopo di catturare più luce e illuminare al meglio la scena catturata. Il punta e scatta e rapido e la messa a fuoco molto precisa, la resa finale degli scatti è più che sufficiente, soprattutto se confrontata con dispositivi concorrenti nella stessa fascia di prezzo.

Discreta la registrazione video, anche se soltanto in FullHD a 60 o 30fps. Nel primo caso non è però possibile attivare la stabilizzazione, io infatti ho preferito girare ad un framerate dimezzato pur di sfruttare questa funzione, che influisce molto sulla qualità delle riprese a mano libera.

NIENTE GOOGLE PLAY E ANCORA ANDROID 9

Questo 9X Pro segna l’abbandono dei Google Mobile Services anche da parte di Honor. La società costola di Huawei è anch’essa vittima del ban USA che ha visto la cessazione dei rapporti tra Google e il gruppo cinese, che si trova costretto a proporre un sistema android privo di certificazione da parte del colosso americano, condizione necessaria per avere accesso ai servizi sopracitati.

Vengono in soccorso i Huawei Mobile Services, con i quali Huawei sostituisce molti dei servizi persi, grazie ad uno store dedicato, ma tutto ciò è abbastanza per non far sentire la mancanza dei servizi Google?

In parte si, molte delle app sostitutive riescono a garantire un’ottima usabilità, anche se è inevitabile doversi adattare all’uso di servizi differenti, come le mappe Here We Go invece che il più classico Google Maps. Le altre 2 grosse mancanze sono Gmail e Youtube, che restano comunque accessibili tramite il browser o installando app alternative dallo store, il client mail preinstallato da Honor non mi ha fatto rimpiangere Gmail e anche la fruizione di video tramite web non mi è sembrato un compromesso così invasivo. Per tutte le app che non sono presenti sullo store, è comunque possibile scaricare i file .apk e installarle manualmente sullo smartphone, ma non sempre questa operazione è efficace. Spesso ho trovato molto comodo sfruttare l’App Store di Amazon per le applicazioni più comuni come Instagram e Google Chrome, entrambe perfettamente funzionanti.

Ma se sotto molti aspetti ci si può adattare, ci sono alcuni casi in cui è impossibile fare ciò, soprattutto in ambito finanziario e dei servizi di pagamento. All’interno dell’App Gallery è assente la quasi totalità delle app bancarie e non è possibile utilizzare i pagamenti smart tramite NFC, proprio a causa dell’assenza di Google Pay, probabilmente vedremo quanto prima l’arrivo di Huawei Pay, il servizio di pagamento del colosso cinese già presente da qualche anno in oriente.

Insomma questo Honor 9X Pro risente molto dell’assenza dei GMS, ma a mio avviso c’è una mancanza forse anche più grave, ovvero Android 10. In nuovo modello entry level arriva infatti con Android 9 e difficilmente vedremo un aggiornamento nei prossimi mesi (mai dire mai), una caratteristica che rende il nuovo modello ancora meno attuale ed mi risulta difficile consigliarne l’acquisto a discapito di altri dispositivi appartenenti alla stessa fascia di prezzo.

CONCLUSIONI

Honor 9X Pro non è un pessimo prodotto, anzi è ben equilibrato e offre molto in relazione al suo costo, ovvero poco più di €200. La non compatibilità con i servizi Google è un compromesso di cui tener conto, così come l’assenza di Android 10, che lo rende “vecchio” di un anno già al lancio sul mercato, una caratteristica che non mi permette di consigliarne l’acquisto a chi necessita di un prodotto da tenere in tasca per qualche anno.
Mi sembra palese che si tratti di uno smartphone ideato e sviluppato per il 2019, che per qualche ragione arriva solo adesso sul mercato, forse in attesa di una certificazione Google che non è mai arrivata. Allo stesso prezzo ci si può imbattere in device ugualmente validi ma privi delle enormi mancanze appena citate e magari anche con un hardware più aggiornato.

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