Oukitel K6000: la recensione

23 Gennaio 201637 commenti

Se la gran parte delle case produttrici di smartphone preferisce proporre dispositivi quanto più sottili e leggeri, la casa cinese Oukitel ha deciso di percorrere una  strada completamente opposta, e con Oukitel K6000 non si è fatta problemi ad offrire sul mercato uno dei più pesanti e spessi device in circolazione. Ve ne parliamo oggi in questa nuova recensione.

È passato qualche mese dalla prima volta in cui vi abbiamo parlato di Oukitel K6000, dispositivo che fa dei suoi 6000 mAh di batteria il proprio emblema; andiamo ora ad analizzarlo nei dettagli.

Unboxing

Il package di Oukitel si è dimostrato semplice e minimale, ed è composto interamente di carta e derivati, ma ciononostante non è assolutamente scontato! Ad esempio, per quanto riguarda il minipacchetto contenente manuale, garanzia e forcina (che sarà utile per montare la SIM, come vedremo dopo), date un’occhiata al metodo ingegnoso che hanno trovato per rendere quasi elegante (ma soprattutto pratico) il cartoncino:

Ecco cosa abbiamo trovato aprendo la confezione di questo nuovo device:

  • Smartphone Oukitel K6000
  • Due pellicole protettive già collocate sul display
  • Caricatore 9V/2A
  • Connettore USB – MicroUSB 2.0
  • Cavo OTG
  • Auricolari
  • Garanzia
  • Manuale di istruzioni
  • Forcina

Il dispositivo

Se dovessi pensare ad un aggettivo caratteristico per Oukitel K6000, non direi certo “leggero”: complice anche e soprattutto la batteria da 6000mAh non rimovibile, lo smartphone in questione pesa infatti ben 205 grammi! In termini estetici, il perimetro metallizzato si unisce perfettamente al bianco del telefono, rendendolo al contempo piacevole ma anche quasi anonimo, asettico.

Il pannello posteriore metallico, per quanto possa donare una notevole dose di stile al device, rende difficile il grip, e ammetto che non mi sarebbe affatto dispiaciuto trovare almeno una cover gommosa nel box.

Il lato destro del dispositivo ospita sia il pulsante di accensione che i tasti di controllo fisico del volume. Di solito questi rientrano nei punti deboli degli smartphone cinesi, poiché troppo spesso sono pericolosamente “traballanti“, ma non è il caso di Oukitel K6000: al contrario, questi tasti (che tra l’altro sono gli unici pulsanti di controllo fisici presenti sul device) si sono dimostrati solidi, e perfettamente inseriti nella carrozzeria.

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Con una batteria così ingombrante, alla Oukitel hanno dovuto pensare una soluzione per il collocamento delle Micro SIM, che fosse alternativa alla classica vecchia disposizione sotto le batterie rimovibili – che sempre di più sembra stiano sparendo dal mercato -. Il lato sinistro è infatti dedicato ad ospitare un piccolo “cassetto”, che si è rivelato essere l’alloggiamento SIM.

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Come quasi ogni nuovo dispositivo MediaTek, valgono le seguenti caratteristiche sull’alloggiamento SIM:

  • Lo stesso vano può contenere sia due MicroSIM che – sacrificando una scheda telefonica – una MicroSD card
  • Per aprire premere sul foro con la forcina che le case produttrici danno in dotazione, e ci si mette davvero pochissimi secondi
  • Non richiede di aprire pannelli posteriori e di spostare batterie come una volta

In ogni caso, è consigliabile inserire o rimuovere sia le schede MicroSIM sia l’eventuale MicroSD a dispositivo spento.

Il pannello posteriore presenta due bande bianche agli estremi superiori e posteriori, mentre la scena centrale è dominata dalla copertura metallica dell’imponente batteria da 6000 mAh. La fotocamera da 13 Megapixel e il Flash LED risiedono sulla banda posizionata più in alto, sulla sinistra, mentre in basso a sinistra vi sono i fori per lasciare passare l’output della cassa audio.

La parte inferiore del pannello metallico è adornata da il logo dell’azienda, il sito web ufficiale e il logo China Export.

Il bordo superiore offre, in alto a sinistra, l’entrata per il jack audio da 3,5 mm, dimensione ormai universalmente compatibile con praticamente qualsiasi paio di cuffie ed auricolari. Il perimetro metallico è interrotto da due sottili bande bianche, ma ciò che più risalta è l’incredibile spessore dello smartphone, con ovvie ripercussioni su maneggevolezza e comodità, sia per l’uso (complice anche il peso) sia se volete riporlo – ad esempio – in tasca.

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Il bordo inferiore riprende il design di quello superiore, e ospita al centro una porta microUSB 2.0 standard. Gli amanti delle porte USB Type-C resteranno quindi inevitabilmente delusi.

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Il display IPS da 5,5 pollici con risoluzione HD fa da protagonista nel lato frontale di Oukitel K6000. In alto possiamo individuare la fotocamera anteriore da 5 pixel e il sensore di prossimità (rispettivamente a sinistra e a destra). La scena inferiore è invece dominata da 3 tasti touch, eccoli (a partire da sinistra):

  • Tasto Menu: utilizzato anche per permettere la selezione di sfondi, widget e impostazioni dalla schermata principale
  • Tasto Home: da qualsiasi app torna alla schermata principale; se premuto per qualche secondo, apre la schermata di visualizzazione di tutte le schede aperte
  • Tasto indietro: torna alla schermata precedente

È un peccato che il tasto home non disponga di un sensore di impronte digitali.

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Specifiche tecniche

Sistema operativo Android 5.1 Lollipop
Processore

MediaTek MT6735P 64 bit  988 MHz, Quad core

GPU ARM Mali-T720 MP2  400 MHz, Dual core
RAM 2GB LPDDR3 – 533 MHz
Memoria 16GB espandibili con MicroSD fino a 32 GB
Display 5.5 Pollici IPS
Risoluzione 720×1280 pixel HD, 267 ppi
Connettività Wireless GSM (850, 900, 1800, 1900MHz), WCDMA (900, 2100MHz), LTE (800, 1800, 2100, 2600MHz), WiFi 802.11b/g/n/ac, Bluetooth 4.0, GPS, A-GPS
Fotocamera posteriore 13 MP
Fotocamera anteriore 5 MP
 Led e Sensori Sensori di Luce, Prossimità, Giroscopio, Accelerometro
Batteria 6000mAh
Dimensioni 153.4 x 77 x 9.5mm
Peso 205 g
Tipologia SIM Dual SIM, entrambe micro
Tipologia USB MicroUSB 2.0

Display

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Come abbiamo appena visto, Oukitel K6000 dispone di un ampio display IPS da 5,5 pollici, con risoluzione HD (pari a 720 x 1280 pixel) e una densità per pixel di 267 ppi.

Nonostante l’iniziale delusione dovuta all’assenza del FullHD ed al modesto ratio ppi, ritengo che tra le migliori qualità del device, oltre ovviamente alla batteria (come avremo modo di vedere dopo), figuri anche il display. La resa del tatto sul touch è particolarmente piacevole, e per un attimo sembra quasi far dimenticare dell’ingente peso dello smartphone (percepibile particolarmente adoperandolo con una mano sola). Si tratta di un effetto reso possibile dall’impiego del vetro curvo a 2.5D, che offre anche una resa migliore della media alla luminosità in ambienti esterni.

I colori son ben definiti, ma aumentando al massimo la luminosità tendono ad essere un pelo troppo abbaglianti e saturati. Il test gestures ha dato risultati apparentemente contrastanti: Oukitel K6000 a volte fatica a capire il simbolo da me riprodotto sul display, mentre altre volte fraintende un appoggio involontario con la gesture per aprire i messaggi (nel mio caso: “S”).

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Fotocamera

Lo stabilizzatore ottico d’immagine della fotocamera principale da 13 Megapixel è discretamente preciso, nonostante sembra metterci qualche secondo più del dovuto nello svolgere il suo lavoro. L’interfaccia dell’applicazione stock fotocamera è quella standardpresente in moltissimi dispositivi MediaTek di questa fascia di prezzo, e purtroppo per gli utenti meno esperti, le funzioni foto/video principali offerte da Oukitel K6000 sono appena accennate (oppure proprio omesse) nel manuale d’istruzioni del device.

Mantenendo la risoluzione delle foto alla massima consentita dallo smartphone in questione, ovvero 13 Megapixel, si possono notare dei piccoli disturbi di colore negli scatti, senza nemmeno zoomare la foto. Saranno inoltre poco soddisfatti gli amanti degli autoscatti: i 5 Megapixel di fotocamera frontale, infatti, non offrono dettagli soddisfacenti; inoltre, la fotocamera interna non supporta il tap-to-stabilize, per cui le sfocature sono pressoché inevitabili. Entrambe le fotocamere sono di marca OV.

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Come riporta l’immagine, questo dispositivo supporta i comandi vocali “Capture” o “Cheese” per scattare immediatamente.

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La ripresa video in 1080p garantisce una buona fluidità e una registrazione audio di discreta fattura, ma i filmati in finale sono inevitabilmente compromessi dagli scarsi risultati della fotocamera.

Software

La prima cosa che mi ha sorpreso di Oukitel K6000 è stata l’assenza di un menu applicazioni: esse sono infatti semplicemente riversate nelle schermate desktop del device. Se di default sono quantomeno collocate in ordine alfabetico, per quanto riguarda le nuove app scaricate ciò non vale; mi spiego meglio: queste ultime saranno semplicemente distribuite in ordine cronologico, saranno posizionate di default sotto l’ultima applicazione predefinita (YouTube).

Gesture Unlock

Per poter attivare il Gesture Unlock è necessario eseguire pochi semplici passaggi:

  • Aprire il menu “Impostazioni
  • Dalla sezione “Dispositivo“, selezionare “Gesture Unlock
  • Toccare con un tap lo switch a destra della dicitura “Non attivo

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Power saver

Per gli utenti che non si accontentano dell’autonomia garantita dai 6000 mAh, Oukitel ha deciso di fornire anche la possibilità di fornire l’app Power Saver, che permette all’utente di ridurre i servizi i background al minimo, e se necessario anche di rinunciare alla UI tradizionale in favore di un’interfaccia drasticamente minimale (con conseguenti consumi di batteria notevolmente diminuiti).

Float Gesture

Sono certo che nei precedenti screenshot avrete notato quella iconetta grigia contornata sempre presente ai lati del display. Si tratta di un’innovativo sistema di controllo rapido chiamato “Float Gesture“, ma veniamo subito al dunque: a che cosa serve?

  • Modalità blocca schermo: blocca istantaneamente il dispositivo

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  • Modalità gioco: disattiva la possibilità di premere i tasti “indietro” e “menu”

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  • Modalità lettura: molto utile per chi ad esempio è solito visionare PDF sul proprio smartphone, permette di disabilitare lo spegnimento del display

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  • Modalità Float Music“: permette di abilitare in foreground costante un pannello di riproduzione musicale

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Per poter disabilitare questo servizio, abilitato di default, è necessario eseguire i seguenti passaggi:

  • Aprire il menu “Impostazioni”
  • Dalla sezione “Dispositivo”, selezionare “Float gesture”
  • Selezionare la casella “On”: la spunta verde quindi scomparirà

Benchmark

Ai fini di una valutazione benchmark quanto più oggettiva possibile, seguendo la nostra solita prassi, andiamo subito a proporvi i risultati dei due tester dedicati più famosi del Play Store: AnTuTu e Geekbench 3. Abbiamo inoltre utilizzato CPUz monitorare condizioni quali la temperatura interna del device e lo stato dell’hardware.

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AnTuTu senz’altro ci ha dato la possibilità di osservare nel modo più chiaro possibile sia il confronto tra Oukitel K6000 – collocato al 15° posto – e il primo della lista, Huawei Mate 8, sia la brutale penuria del nostro device in ambito sensoristico. È emerso inoltre che la componente hardware che più si avvicina al primato è la RAM, che ha totalizzato più della metà dei punti di Mate 8.

Geekbench

Non meno clemente è il verdetto di Geekbench 3: secondo questo software, infatti, Oukitel K6000 (i cui preordini sono iniziati il 20 ottobre) risulta appena più potente di Samsung Galaxy S3 (rilasciato sul mercato a maggio 2012), ma comunque meno performante di Sony Xperia Z (disponibile da febbraio 2013).

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Batteria e Quick Charge

La batteria di Oukitel K6000 merita una sezione a parte: la caratteristica che infatti più di tutte le altre è messa in risalto in questo dispositivo è l’incredibile capacità di carica, pari a 6000 mAh.

Secondo l’azieda, una batteria del genere è in grado di garantire agli utenti ben 10 giorni di utilizzo “standard”, oppure 40 giorni in standby, o ancora 46 ore continuative di riproduzione musicale MP3. Ma ci pensate? Ricaricare il proprio smartphone solo 3 volte al mese? Sarebbe decisamente comodo, specie per chi, per lavoro o per svago, è solito viaggiare molto (ed è troppo spesso in carenza di allacciamenti alla rete elettrica). Ma la batteria durerà sul serio 10 giorni con un utilizzo medio?

httpvh://youtu.be/5abHUfsp7Xs

Se cercate di evitare chiamate, gaming e app notevolmente battery draining come Facebook, allora sì, c’è una buona probabilità che vi duri per addirittura 10 giorni, ma per un utilizzo appena appena più intensivo scendiamo intorno ai 7 giorni.

Con tutti questi 6000 mAh a disposizione, Oukitel stessa consiglia di usufruire del K6000 anche come power bank (si potrebbe definire smart power bank) per dare una mano ai vostri amici in caso si ritrovino con “le gomme a terra”, ovvero col cellulare scarico. È infatti questo il motivo per il quale nel package di Oukitel K6000 è presente anche un cavo OTG (inclusi abbastanza raramente nelle confezioni di device di questa fascia di mercato).

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In ogni caso, se per qualche ragione dovesse essere l’utente stesso a rimanere a secco, la tecnologia Quick Charge garantirà un’autonomia equiparabile a 2 ore di chiamate con soli 5 minuti di ricarica. Il caricatore, inoltre, non solo supporta efficacemente la ricarica rapida, ma funge anche da apparato di sicurezza in termini elettrici, onde evitare sbalzi di corrente o tensione che possano danneggiare lo smartphone e intaccare la salute della batteria.

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Audio e ricezione

Il fatto che l’output audio sia sul retro e non sul bordo inferiore o altrove nuoce parecchio alla comodità di ascolto: ponete il caso che siate abituati a messaggiare, giocare o navigare col vostro smartphone, ma che in contemporanea desideriate ascoltare musica da Google Play Music o da Spotify: la capsula audio è collocata esattamente dove si appoggia sopra la mano.

Passiamo alla disamina dei generi musicali (sempre con sample in MP3 a 320kbps e con mixaggi di alta qualità): se col Dupstep la resa è abbastanza definita e quasi piena, ascoltando Djent si perde completamente la presenza dei drop di chitarra, che sembrano quasi ovattati. Stesso discorso per la definizione dei piatti della batteria, sembra ci sia un riverbero pesante con un’equalizzazione pressoché flat. Se con generi che mixano Rock ed Elettronica come le ultime canzoni di Linkin Park e Bring Me The Horizon gli alti sovrastano il resto, al contrario con musiche tranquille Jazz o Bossa Nova il suono sembra quasi distorcersi.

Per chi usa spessissimo il WiFi in casa da smartphone come me, la non così elevata ricezione dimostrata da Oukitel K6000 potrebbe dare qualche fastidio. Ad esempio, nello stesso metro quadrato in cui ho un portatile, uno smartphone Android di un’altra marca e questo terminale, se il simbolo del segnale dei primi due è al massimo, quello di Oukitel è sempre di una tacca in meno.

E le ripercussioni sono tutt’altro che leggere, come potete vedere dai due screenshot (effettuati nella stessa stanza):

Per quanto concerne la rete 3G, invece, non ha dimostrato lentezze strane, né ha dato problemi di connessione laddove altri smartphone non ne hanno avuti.

La chiamata non ha particolari problemi di per sé, ma la poca attenzione che Oukitel ha avuto nello sviluppare la capsula audio si riflette sulla mediocre definizione vocale a qualsiasi volume. Non mi sarebbe dispiaciuto che ci fosse integrato un sistema per ridurre i rumori di sottofondo.

Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle prestazione del GPS, che mi ha sempre dato un’ottima risposta in tempi pressoché immediati, sia da fermo che in movimento, ad esempio in auto. In questo ultimo caso ho utilizzato la famosa app Waze durante un tragitto di prova di circa dieci minuti, e la precisione è risultata sempre ben curata. Ottimo aspetto dunque per gli amanti delle app che integrano la geolocalizzazione dell’utente.

Conclusioni

Questo smartphone ha nettamente rispettato il suo obiettivo: fornire una buona capacità di corrente grazie a 6000 mAh di batteria ed ad una gestione sia hardware che software dei consumi. Fantastico poi il fatto di poterlo usare come power bank, anche se non so quanto spesso l’utente medio potrebbe usufruire di questa feature.

C’è però da dire che non appena ci spostiamo verso il comparto gaming – o comunque di velocità di elaborazione – casca il palco. A mio parere, creare uno smartphone con prestazioni del genere a fine 2015, e proporlo ad una fascia di prezzo stracolma di device molto più competitivi, è un grosso rischio: perché spendere 154,99€ per 1GHz quad-core e 2 GB di RAM, quando a meno, sempre su Amazon, è possibile avere (ad esempio) 1,5GHz octa-core e 1 GB di RAM in più? 6000mAh di batteria valgono davvero così tanto per voi? Ditecelo nei commenti.

Cosa c’è piaciuto

  • Ampia capacità della batteria
  • Quick Charge supportato
  • Cavo OTG integrato nella scatola
  • Possibilità di essere impiegato come power bank
  • Float Gesture
  • GPS
  • Display

Cosa non c’è piaciuto

  • Peso eccessivo
  • Prestazioni complessive scadenti
  • Solo 2 GB di RAM
  • Carenza di sensori
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