Da qualche mese è infatti partito il progetto a Mountain View che punta a sfruttare AirDrop, un’applicazione per piattaforme iOS, per permettere la comunicazione tra i due sistemi operativi in questione: quello di Apple e quello di Google per l’appunto. La situazione attuale obbliga, infatti, gli utenti iOS a non poter dialogare con quelli Android o Windows Phone (mentre questi ultimi possono tra loro). Ma cos’è AirDrop? Vediamo una veloce spiegazione fornita dal supporto Apple:
AirDrop consente di condividere foto, video, siti web, posizione e molto altro ancora con gli utenti nelle vicinanze in possesso di un dispositivo Apple.
- Trasferire file tra due dispositivi, con una rete wi-fi apposita o con connessione bluetooth, senza configurazione.
- Condividere file per mezzo del nuovo pannello di condivisione da qualsiasi applicazione.
- Sfruttare le possibilità offerte dal Control Center. Se due dispositivi iOS hanno AirDrop abilitato, essi verranno mostrati sul Control Center. Basta toccare i contatti, per condividere immediatamente i file.
Google ha intenzione di realizzare un sistema che potrebbe “allacciarsi” ad AirDrop (una sorta di cross-platform) permettendo quindi finalmente anche ad iOS di poter inviare direttamente contenuti multimediali (e non) attraverso una più che semplice connessione bluetooth.
Quello che viene da chiedermi è: perchè questa iniziativa è partita da Google? La minoranza è Apple, i device “isolati” tra loro sono quelli iOS (dato che Android e Windows Phone comunicano tranquillamente), mentre il robottino verde ed il SO di Microsoft insieme superano l’85% circa di diffusione globale contro il 15% circa di Apple. Non sarebbe dovuta essere l’azienda di Cupertino ad eliminare i propri “confini” isolatori? Non avrebbero dovuto loro eliminare le barriere?
Date le circostanze, aggiungo che la notizia è stata presa bene (ovviamente) dai blog e le testate di informazione riguardanti Apple ed iOS, come se finalmente fosse arrivata una tanto attesa feature. Cosa ne pensate?