Google spiega perché i terminali rootati non saranno compatibili con Android Pay

26 Settembre 201556 commenti

Molti utenti americani hanno ricevuto una sgradevole sorpresa nel passaggio da Google Wallet ad Android Pay. La nuova applicazione infatti non può essere eseguita su terminali con accesso ai privilegi di amministrazione. Il perché lo ha spiegato un ingegnere della stessa Google, intervenuto sul popolare forum di sviluppatori XDA.

Secondo Jason Clinton (questo il nome con cui si è qualificato l’insider) il problema risiederebbe in questioni di sicurezza. La nuova app Android Pay, che ha di fatto sostituito il vecchio Google Wallet, una volta installata effettua un verifica (CTS compatibility test suite) che serve a garantire l’idoneità del terminale agli standard minimi di sicurezza all’utilizzo dei pagamenti elettronici NFC. Android Pay infatti, rispetto al vecchio Wallet (che utilizzava la virtualizzazione delle carte, il cui numero veniva comunicato solo a Google; un po come succede utilizzando Paypal) comunica direttamente col POS elettronico il numero della carta di pagamento che si sta utilizzando per la transazione. Un tipo di trasferimento che richiede un livello di protezione maggiore al momento assicurabile soltanto da terminali CTS-compliant.

La questione sembra definitiva, quindi sono poche le speranze di vedere in futuro una versione dell’app utilizzabile sui dispositivi rooted. Un problema, quello dell’incompatibilità di alcune applicazioni, che rischia sempre di più di minare l’esperienza degli utenti più “smanettoni” o anche semplicemente di chi utilizza custom ROM spesso rootate di default. Per ora il caso Android Pay interessa solo marginalmente gli utenti europei, dato che l’applicazione dalle nostre parti non è ancora disponibile. Sono invece casi attuali anche per noi quelli di alcune applicazioni di streaming che richiedono l’abbonamento ad un servizio, come Premium Play e SkyGo,che a loro volta non sono eseguibili su smartphone con privilegi di root abilitati (in questo caso per questioni di DRM sui video). Insomma effettuare il Root sul proprio smartphone rischia di diventare una scelta di campo

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com