Pochi giorni fa RIM ha presentato al mondo Playbook 2.0 il nuovo sistema operativo che ha apportato qualche modifica all’interfaccia, come l’aggiunta di una barra delle applicazioni nella parte superiore della schermata contenente le icone dei programmi più utilizzati, la gestione integrata della messaggistica (che però ancora non comprende l’applicazione Messenger utilizzabile solo con il collegamento allo smartphone), gestione di Facebook e Twitter migliorata, e la tanto annunciata compatibilità con le applicazioni sviluppate per Android.
Per far funzionare le applicazioni Android, RIM ha sviluppato l’Android App Player, che appoggiandosi ad App World permette di installare e utilizzire una buona quantità di applicazioni android.
Comunque la funzione di virtualizzazione di un altro sistema operativo rimane molto complicata e di difficile realizzazione, perciò le applicazioni Android non sono direttamente utilizzabili sul Playbook, vi è la necessità che lo sviluppatore adatti la sua applicazione per il PlayBook e la inserisca nel RIM App World.
A tal proposito RIM ha realizzato una semplice tool raggiungibile dal sito developer.blackberry.com/ , con il quale dopo essersi registrati ed aver ottenuto il certificato RIM, si può caricare il proprio APK lasciando che il tool lo adatti al funzionamento nel App World.
Per incentivare il porting delle app Android, RIM ha a lungo offerto un Playbook gratuito agli sviluppatori che ne avessero fatto richiesta, e secondo gli ultimi report dell’azienda sono stati distribuiti più di 6600 dispositivi.
Anche se le cifre sembrano importanti, bisogna tener conto che RIM ha vietato gli spazzi pubblicitari e i pagamenti OnApp, e questo non farà felici gli sviluppatori di applicazioni gratuite che cercano di ricavare qualcosa per loro solo dalla pubblicità
Di conseguenza (ma questa è solo una mia opinione personale confutabile) molto probabilmente parte di quei 6600 Playbook distribuiti gratuitamente da RIM è già finita su ebay.
Inoltre come vi avevamo già anticipato, non ci sono modi di emulare le app scritte utilizzando l’NDK (ovvero programmate in C o C++, per ottenere prestazioni migliori) come ad esempio molti giochi, nonsono supportate le app in java che utilizzano Google Maps, il sistema di riconoscimento vocale, i live wallpapers e le app VoIP.
Insomma finalmente qualcosa di interessante per i possessori di Playbook, ma nulla che possa seriamente indurre l’utente medio Android a migrare verso RIM.
Oppure mi sbaglio!
Voi che ne pensate?
Intanto vi segnalo 2 video interessanti che mostrano il funzionamento delle app Android su un Playbook e il video ufficiale RIM dove viene spiegato come fare il porting delle proprie applicazioni.
httpv://youtu.be/XRriABMed7M
httpv://youtu.be/Vlw2DRD-YAo