Uno sguardo al Galaxy Tab

12 Novembre 201072 commenti

Stasera non ho molto sonno, quindi ho deciso di offrirvi un pò di impressioni sul Galaxy Tab, anche se ormai non rientra più tra le primizie dei dispositivi Android based. Premetto che non ne ho fatto un uso prolungato, fortunatamente. Dico fortunatamente perchè non lo considero un prodotto eccezionale, specialmente visto il cartellino del prezzo a 699€. Ai possessori del Tab chiedo di non volermi male, perchè mi piace sottolineare quegli aspetti dei terminali che vanno al di fuori delle pure e semplici caratteristiche tecnologiche. In fondo non viviamo di matematica, ma di sensazioni ed emozioni, altrimenti i confronti tra device si risolverebbero con semplici formule algebriche. Cominciamo quindi dalle sensazioni che questo device offre.


Ancor prima di accenderlo la prima cosa che salta all’occhio è cover posteriore bianco neve, con finitura lucida che tanto attira le nostre dita non sempre pulitissime. Questa finitura vi farà letteralmente impazzire, esattamente come tutte le finiture lucide di questo mondo; è delicata, delicatissima, e io non ho voluto provare la sua resistenza ai graffi, ma vi garantisco che ringrazierete Samsung di aver avuto almeno la decenza di averla fatta bianca. Se fosse stata nera, probabilmente nell’arco di breve tempo sarebbe stata la causa di centinaia di ricoveri in centri di salute mentale. Ma diciamo che questa non è la sola cosa che vi impressionerà, poichè anche le dimensioni e il peso sono più contenuti di quello che ci si aspetterebbe. Non mi sento fare paragoni con l’iPad, almeno sul lato dei materiali; questo perchè se iPad offre una sensazione di monolitica leggerezza, Galaxy Tab comunica una sensazione di plasticosa consistenza. Sembra solido senza ombra di dubbio, ma al contempo i materiali plastici contraddicono questa percezione.

La qualità costruttiva è superiore a quella di altri prodotti Samsung, ma la plastica nera non verniciata dello chassis lascia leggermente perplessi in merito alla cura del dettaglio, che invece Apple dimostra in tutti i suoi prodotti. Il touchscreen non ha una superficie perfettamente piana nei punti in cui sono presenti gli incastri con lo chassis. Sono delle ondulazioni percettibili solo osservando i riflessi della luce nella zona inferiore e superiore del touchscreen, e non comportano nessun problema. Il display non riempie ovviamente il 100% del dispositivo, nè il 90%, nè l’80%. Questo rende “pesante” da vedere la banda nera che incornicia il display.

I tasti fisici non saranno mai nella posizione giusta su un dispositivo di queste dimensioni, nonostante sia impugnabile con una sola mano, mentre il jack stereo è nella posizione più azzeccata sia per l’utilizzo portrait che landscape. E’ ormai quasi una convenzione collocarlo in alto, dove intralcia meno. Naturalmente qui è stato posizionato in alto a sinistra, poichè nell’angolo destro è stata installata la fotocamera da 3,0 megapixel con flash. A tal proposito sorge spontaneo domandare a Samsung perchè hanno messo il flash su un tablet, e non l’hanno messo sul Galaxy S?

Premesso questo, passiamo ai numeri.

Hardware

  • Processore Cortex A8 da 1GHz, anche se sinceramente viste le dimensioni mi sarei aspettato un clock più elevato o un processore diverso. Questo va molto poco d’accordo con il prezzo stellare
  • memoria RAM da 512 mb, e anche se si rivelano “bastanti” per il normale utilizzo, giustificano sempre meno il prezzo
  • display TFT da 7″ e risoluzione 1024 x 600. Mmmh, potevano sprecarsi con un bel sAMOLED!
  • memoria da 16 o 32 Gb
  • fotocamera da 3,0 megapixel con flash led. Ormai la mettono anche sui tostapane
  • fotocamera anteriore da 1,3 megapixel. Se non serve a un cazzo quella dietro, mettiamone una anche davanti!
  • Wi-Fi b/g/n
  • HSDPA, HSUPA. Sperando che il vostro operatore un giorno ci arrivi
  • Bluetooth 3.0, finalmente
  • A-GPS. Figata avere un navigatore da 7″ eh? Peccato che non esista la staffa per attaccarlo al parabrezza, quindi avrete bisogno di un copilota
  • batteria da 4.000 mAh. Non lasciatevi ingannare dalla cifra, ci farete una giornata. Forse
  • sensore giroscopico. O accelerometro? Boh, comunque è anche troppo zelante nel rilevare le inclinazioni, cosa abbastanza fastidiosa. Con un gesto inconsulto potreste ritrovarvi con la tastiera in landscape. Questo avviene specialmente quando lo utilizzate in piano. Dopo un pò comincerete a delirare cercando di calibrarlo o disattivarlo, ma purtroppo non c’è modo e dovrete morire con questa tortura cinese
  • slot microSD fino a 32Gb


Tutto ciò non significa che sia una cannonata pazzesca, e che avrete ai vostri piedi tutte le fighe che incontrerete. Anzi, appena vi renderete conto che lagga, vi verrà una orribile sensazione di non avere tra le mani quello che vi aspettavate. Quindi finchè siete ancora in tempo, riportatelo da Mediaworld, e prendete un iPad. Oppure regalatelo a vostra suocera, sarà felicissima di vedere un telefono con dei tasti così grandi.

D’altro canto la stessa Google ha dichiarato che Froyo non è pienamente compatibile con dispositivi di questo tipo. Ma Samsung ha voluto fare di testa sua.

Infatti nell’utilizzo quotidiano presenta degli strani lag e impuntamenti, che fanno veramente incazzare. Specialmente nella navigazione sul web, rimarrete delusi per la velocità paragonabile a quella di un qualunque altro device Android based! Mi viene il fastidio a pensare che se fosse stato commercializzato con due mesi di ritardo, avrebbe avuto da subito un display sAmoled con risoluzione maggiore, la release 2.3 di Android, e magari un processore più potente. Potevano metterci il loro stupido BADA dentro al Galaxy Tab, ne avrebbero venduti la stessa cifra ma senza offrire la sensazione ai nuovi clienti che Android sia una pessima piattaforma.

Almeno a livello audio l’output è valido, anche utilizzando delle casse esterne. Non vi aspettate una catastrofe di decibel dagli speaker integrati, sono un pò più deboli di un qualunque netbook. Pietosa è invece la fotocamera: i colori si perdono da qualche parte, la soppressione del rumore è inesistente, e le foto in penombra vengono sovraesposte dove c’è luce e sottoesposte dove c’è ombra. Prima di riuscire a fare una foto decente dovrete lacrimare sangue.

I tasti touchscreen funzionano egregiamente, non sono troppo sensibili quindi vi salveranno da pressioni involontarie. L’audio in conversazione non ho avuto modo di testarlo, ma è un fattore molto influenzato dal fatto che sarete costretti ad utilizzare un auricolare bluetooth o con filo. A meno che non adoriate passare per imbecilli tenendo una piastrella da cucina appoggiata all’orecchio. Il display è decisamente molto buono, su questo non c’è dubbio; la luminosità regolabile automaticamente lavora benone, e con la retroilluminazione a pieno regime i colori prendono vita. Va molto bene per vedere filmati in FullHd, ma non sotto al sole dove il display scompare nel nulla.

Come software finalmente incontriamo la buona vecchia interfaccia di Android 2.2, con un leggerissimo makeup operato dagli stilisti di UI Samsung. Appena un accenno di personalizzazione dunque, qualche widget, un ritocco allo scrolling del menu che ora è orizzontale, e qualche icona in più nella barra inferiore. La lock screen è quella di default di Android, come piace ai puristi.


Vi elenco un pò di punti interessanti, o quasi.

Software

  • tastiera Swype installata di default, ma su una dimensione così grande farete meno fatica a usare quella QWERTY tradizionale. A meno che non vogliate coprire la distanza terra-luna strisciando il vostro indice sul display
  • Samsung Apps, interessante market alternativo sviluppato dalla casa che permette di installare alcune applicazioni non presenti sul market. Ma spesso sono meglio quelle del market
  • supporto a Adobe Flash, e ci mancherebbe altro!
  • ThinkFree, che non è altro che un editor Office. Io preferisco DocumentsToGo, sono un tradizionalista
  • alcuni programmi potrebbero non funzionare benissimo, causa risoluzione del display

Mi spiace dover dire che non è un fantastico terminale, anzi mi dispiace dover dire che in realtà è ben distante dall’essere un fantastico terminale. Per carità, l’idea è buona, apprezzo l’impegno che ha profuso Samsung nel cercare di realizzare un valido concorrente ad iPad, ma sinceramente credo che abbiano avuto un pò troppa fretta nel commercializzarlo. Si poteva fare meglio, a livello di materiali, a livello di display, e si poteva aspettare l’uscita di Gingerbread. Sembra un pò come un esercito che entra in guerra stracarico di armi e voglia di vincere, ma che purtroppo nella fretta di spaccare culi ha dimenticato tutte le munizione alla base. Peccato davvero. L’aspetto positivo di tutto ciò è che comunque questo non è nient’altro che l’antifona ad un periodo carico di novità interessanti sul fronte dei tablet.

Se consiglio l’acquisto? No. A quel prezzo vi portate a casa un iPad in alluminio, con finiture da top di gamma. Certo, non telefona (non fare il furbo, hai già uno smartphone in tasca), non fa le foto (meglio fare una foto di merda, o non farla proprio?), ed è più grande. Ma tutto il resto lo fa cento volte meglio di Galaxy Tab. Forse se costasse 499€ ci farei un pensierino.

Detto questo vi lascio in attesa delle nuove versioni di Galaxy Tab, che mi auguro di poter consigliare come valida alternativa ad iPad.

FunkyPorcini

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