Secondo quanto rivelato dalla fonte, il cuore pulsante del nuovo Google Home sarebbe quello che troviamo a bordo delle Chromecast 2015, ovvero stesso processore e stesso modulo Wi-Fi, così come il sistema operativo, basato anch’esso su Linux.
Ovviamente, essendo uno smart hub pensato per l’utilizzo domestico, Home si differenzia da Chromecast per design e la presenza di microfono, speaker e LED.
Tutti questi dettagli sembrano essere plausibili, dato che per il corretto funzionamento di Home non sono necessarie specifiche tecniche avanzate ma una connessione internet che permetta al dispositivo di interpretare i comandi vocali per interagire con l’utente.
Questo non dovrebbe far altro che permettere a Google di contenere il prezzo di vendita di Home, sperando che possa essere molto vicino a quello delle Chromecast.