Android 4.4 KitKat: ecco com’è andata tra Google e Nestlè

5 Settembre 2013100 commenti

Ormai la notizia è ufficiale: la prossima versione di Android sarà la 4.4 e verrà chiamata KitKat. La conferma è arrivata un paio di giorni fa spiazzando tutti gli appassionati che attendevano ormai da tempo la release Key Lime Pie. E se vi dicessimo che il nome iniziale era proprio Key Lime Pie?

Google, in un intervista con la BBC, ha raccontato come è nato questo nome e come si sono svolte le trattative con Nestlè.

“This is not a money-changing-hands kind of deal”

Afferma John Lagerling, responsabile delle partnership mondiali di Android durante alla BBC. In sostanza nell’affare non vi è stato alcuno scambio di denaro.

Come tutti sapete, dalla nascita di Android nel 2008 ogni versione è stata denominata in ordine alfabetico con uno nome di uno specifico dolce, nel dettaglio:

  • Apple Pie (mai montato su un dispositivo)
  • Banana Bread (mai montato su un dispositivo)
  • Cupcake
  • Donut
  • Eclair
  • Froyo
  • Gingerbread
  • Honeycomb
  • Ice Cream Sandwich
  • Jelly Bean
  • KitKat

Android Key Lime Pie era già stato scelto come prossimo nome per la nuova versione di Android, come mai è stato cambiato? Semplice:

“We realised that very few people actually know the taste of a key lime pie”

“One of the snacks that we keep in our kitchen for late-night coding are KitKats. And someone said: ‘Hey, why don’t we call the release KitKat?”

In pratica, secondo Google, in pochi conoscono realmente il gusto di una Key Lime Pie. Dunque, pensando agli snack che gli sviluppatori consumano durante la pausa (ovviamente parliamo di KitKat) è nata l’idea: Perchè non chiamare la prossima versione di Android “KitKat”? Detto, fatto.

Inizialmente non sapevano nemmeno a quale società apparteneva il marchio “KitKat” e sarebbe stato sicuramente difficile arrivare a richiedere l’utilizzo di questo. Alla fine si sono posti la fatidica domanda: “Perchè no?” e Mr Lagerling ha contattato Nestlè alla fine di Novembre 2012 per proporre la cosa.

Il giorno seguente la telefonata, Nestlè invita Google per un primo incontro dove, nel giro di un’ora, Patrice Bula (responsabile marketing di Nestlè) e Mr Lagerling concludono l’affare.

I rischi c’erano e ci sono, dice Mr Bula: se per qualunque motivo la nuova versione di Android si rivela un fallimento (difficile anche solo da pensare) il danno al marchio KitKat sarebbe enorme. Quando provi un nuovo modo di spingere un marchio c’è sempre un elevato rischio di fare qualcosa di sbagliato.

“You can go round the swimming pool 10 times wondering if the water is cold or hot or you say: ‘Let’s jump.'”

Aggiunge in modo quasi poetico.

Le due parti del contratto si sono anche incontrate lo scorso Febbraio al Mobile World Congress di Barcellona, dove eravamo presente anche noi, per discutere dell’affare e di trattative varie; il tutto sempre in ristretto segreto.

Per promuovere la partnership, Nestlè ha in programma di produrre oltre 50 milioni di KitKat che riportano il marchio Android (non sappiamo se intendono barrette a forma di Android o semplicemente le confezioni con la possibilità di vincita) in 19 mercati inclusi il Regno Unito, gli Stati Uniti, Brasile, India, Giappone e Russia (Italia?).

Le confezioni sono in produzione da circa due mesi, ma nonostante questo le due società sono riuscite a mantenere il segreto a tutto il mondo, senza mai far fuoriuscire una minima parola.

Sappiamo che per Google mantenere la riservatezza delle informazioni è fondamentale, riconosce Mr Bula, e ci è pienamente riuscita. Questo anche grazie alla ristretta cerchia di persone a conoscenza dell’accordo; di fatti solo un piccolo team di sviluppo conosceva il nuovo nome assegnato ad Android 4.4: per il resto dell’azienda (e anche gli esterni – afferma Lagerling) la prossima versione di Android si sarebbe chiamata Key Lime Pie.

Il segreto è stato mantenuto al meglio, tanto che la maggior parte dei dipendenti ha appreso la notizia solo quando, due giorni fa, ha fatto capolino al Googleplex di San Francisco la consueta statua Android fatta a forma di KitKat.

Google riesce sempre a sorprenderci con qualcosa di nuovo, mantiene nascosti segreti come questi per mesi senza che nessuno sospetti di niente e riesce a spiazzare anche i propri dipendenti, all’oscuro di tutto fino all’ultimo secondo come il resto del mondo. Non ci resta che attendere i prossimi mesi quando vedremo finalmente svelato Android 4.4. KitKat insieme al nuovo Nexus comparso ieri in un video.

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