Secondo quanto dichiarato da Lockheimer, questi cambiamenti non erano stati programmati da BigG:
“Abbiamo introdotto il primo grosso restyling dell’interfaccia tra Gingerbread e Honeycomb, e già da quel momento abbiamo iniziato a sviluppare una sorta di Material Design. Ci è voluto un po’ prima di far quadrare tutti gli elementi. Volevamo che fosse perfetto.”
Lollipop non rappresenta lo stadio finale di Android, come ci tiene a precisare Hiroshi:
“Questo non sarà l’ultimo restyling grafico che proporremo. Lasceremo comunque che le cose si assestino, per un po’, e poi vogliamo migliorare il Material Design su tutti gli altri form factor.”
Continuando, ci tiene a precisare che Google non è mai stata in competizione con i grandi produttori Android, anzi porta avanti una collaborazione sempre più proficua, che punta a espandere un’ecosistema vario e sempre in crescita.
Sicuramente Android 5.0 Lollipop è un grande cambiamento per Google ma non sarà l’ultimo colpo di scena.