I dispositivi supportati da Android hanno dimensioni e forme notevolmente differenti, livelli di performance drasticamente agli antipodi e così anche l’ampiezza del display. Inoltre, vi sono numerose versioni diverse del sistema operativo del robottino verde attive nello stesso istante, il che aggiunge un altro strato di frammentazione.
Ciò significa che sviluppare applicazioni adatte a lavorare sull’intero range di dispositivi Android può essere estremamente difficoltoso, oltre che dispendioso in termini temporali.
Quest’anno abbiamo visto continuare il trend di quello precedente: ancora più device e ancora più diversificazione nel mercato. Il numero di marchi è aumentato spropositatamente: Circa 1000 aziende manufatturiere di smartphone tre anni fa non esistevano.
Samsung rimane la leader del mercato, nonostante abbia visto calare la sua fetta di share dal 43% al 37,8% in un anno, ma non è propriamente in perdita economica poiché il mercato, di per sé, continua a crescere a ritmi esilaranti.
Il grande pregio dell’ambiente Android, dal punto di vista dell’acquirente, è sempre stata la possibilità di scegliere e comprare il dispositivo su misura per le proprie esigenze tra una vasta gamma di prodotti. Esattamente il contrario di Apple.
Ed ecco infine un grafico che illustra la suddivisione delle varie versioni Android nel tempo.Credete che ci siano troppi brand, o che sia giusto che il mercato abbia una scelta così ampia e variegata? Fatecelo sapere nei commenti.