La società di Mountain View è però è riuscita a dare vita ad un prodotto alla portata di tutti. Ovviamente si tratta di un dispositivo “cheap” costruito con materiali economici (parliamo di cartone e plastica), che non durerà di certo in eterno, ma chi di noi non possiede 10 euro per acquistarlo?
Probabilmente Google si è accorta del successo riscosso dalla sua creazione ed è per questo che ha deciso di metterne al sicuro il marchio. Recentemente ha provveduto ad aggiornare le condizioni d’uso del Play Store, le quali ripostano che uno sviluppatore non può pubblicare una applicazione il cui nome contiene un brand altrui.
Chi di voi possiede Google Cardboard e alcune delle relative apps avrà sicuramente notato che alcune di esse sono state rinominate. Tra di esse troviamo ad esempio Cardboard VNC, Cardboard Theater e Cardboard Catapult, le quali hanno provveduto ad aggiornare il proprio nome.
Cosa ne pensate di questa strategia, forse un po’ troppo aggressiva, dell’azienda statunitense?