Stonex One: la recensione

19 Ottobre 2015123 commenti

Di Stonex One si è parlato forse fin troppo, a partire dallo scorso Aprile, guidati da Francesco Facchinetti, il team italiano ha intrapreso un’avventura che li ha portati ad ottenere - tra milioni di critiche - il raggiungimento del loro obiettivo: realizzare uno smartphone. Tale dispositivo è appunto lo Stonex One che abbiamo finalmente provato per voi nelle ultime settimane.

Disclaimer: In questa recensione vogliamo concentrarci solamente sul dispositivo in sé tralasciando la storia dell’azienda e tutte le polemiche che sono state fatte in ambito produttivo, commerciale ecc.. Saremo obiettivi e discuteremo esclusivamente del terminale avendo inquadrato dopo vari giorni come si comporta nell’utilizzo quotidiano.

Unboxing

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La confezione di Stonex One è di colore bianco con inciso il fregio #Galileo (nel nostro caso, #DaVinci nell’ultima versione rilasciata) che sta ad indicare l’edizione dello smartphone. Ogni versione dovrebbe tecnicamente essere identica all’altra, se non per qualche piccola correzione hardware.

All’interno della confezione troviamo la batteria da 3000 mAh, gli auricolari in-ear di buona qualità, il cavo USB/Micro USB e l’alimentatore da solo 1A che per caricare una batteria così capiente impiega davvero troppo (anche 4 ore da 0).

Il dispositivo

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Stonex One è un dispositivo che non viene venduto come “top di gamma” ma come “smartphone dal giusto prezzo”, e su questo non possiamo che essere d’accordo. Inutile dirlo: usandolo si ha quasi la stessa sensazione che si prova utilizzando i classici smartphone cinesi (il più delle volte cloni di altri dispositivi più blasonati) ma con un evidente (e costante) impegno degli sviluppatori per rendere più ottimizzato l’intero sistema. Parlando di estetica, l’unica colorazione al momento disponibile è un blu brillante – colore dominante e caratteristico di Stonex – che ricopre bordi e scocca posteriore. Realizzato completamente in plastica, Stonex One ha una presa abbastanza solida ma le dimensioni (154 x 74.2 x 8.2 mm) non aiutano di certo “l’ancoraggio” nella mano, così come il posizionamento del tasto accensione (eccessivamente in alto) non favorisce il suo utilizzo: per fortuna è stato implementato il doppio tap per attivare lo smartphone che risulta sempre molto utile.

Equipaggiato con Android 5.1.1 “personalizzato” (le virgolette sono lecite) con l’interfaccia Ciao OS (versione 1.0.4 al momento in cui scriviamo), il telefono è equipaggiato con un processore MediaTek X10 Octa Core a 64 bit che, grazie ai 3GB di RAM, muove il sistema con una fluidità inaspettata anche in condizioni di uso intenso senza grandi problemi; L’utilizzo prolungato sotto sforzo crea un surriscaldamento nella parte superiore del dispositivo dove è presente l’intera scheda madre.

Nella parte frontale troviamo il display da 5.5” con risoluzione Quad HD da ben 534 PPI, nella parte inferiore si notano i tasti indietro, home e multitasking serigrafati in bianco e, superiormente, lo speaker per le chiamate accompagnato dai sensori di prossimità e luminosità, un LED di notifica e la fotocamera frontale con un sensore da 8 Megapixel.

Sul lato destro è posizionato il pulsante accensione/spegnimento; su quello sinistro il bilanciere del volume.

Il lato inferiore è dedicato solamente il primo (e unico) microfono; sul lato superiore troviamo la porta Micro USB e l’uscita audio jack da 3.5 mm.

La scocca posteriore rimovibile realizzata in plastica copre lo speaker mono, l’ingresso per la Micro SIM e quello per la Micro SD oltre alla batteria rimovibile da 3000 mAh. La fotocamera principale – dotata di flash LED – ha un sensore Sony da ben 21 Megapixel.

Sistema operativo Android 5.1.1 Lollipop con Ciao OS
Processore MediaTek MT6795 Helio X10Octa Core 64 bit
RAM 3GB
Memoria 32GB interna
Display 5.5″ LCD
Risoluzione Quad HD 2560×1440 – 534dpi
Fotocamera posteriore 21 MP – Flash LED
Fotocamera anteriore 8 MP
Batteria 3000mAh
Dimensioni 154 x 74.2 x 8.2 mm
Peso 150 g

Display

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Il display di tipo IPS di Stonex One ha un a diagonale di 5.5 pollici ed ha una risoluzione Quad HD, dunque di 2560×1440 ppi per un totale di 534 ppi che – a conti fatti – sono davvero tanti. Purtroppo la qualità del pannello LCD e la mancanza del trattamento oleofobico, rendono il risultato pessimo all’aperto quando, sotto la luce del sole lo schermo diventa completamente illeggibile; nelle zone di ombra la visibilità diventa accettabile, ma nulla a che vedere con altri smartphone anche della stessa fascia di prezzo. In ambienti chiusi, ditate a parte, la resa è buona da qualunque angolazione così come la resa dei colori.

Fotocamera

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Stonex One monta una sensore posteriore Sony da 21 Megapixel; come già anticipato nella nostra anteprima e – purtroppo – come previsto, si nota l’assenza dell’intervento manuale lato software che rende la fotocamera non piacevole da utilizzare. Abbiamo fatto una prova e, anche con applicazione e processo in background, servono circa 6 o 7 secondi prima che l’app si apra, metta a fuoco un soggetto e scatti la foto: un tempo sicuramente inaccettabile. La resa in condizioni di luce ambientale ottimale e con soggetti inquadrati vicini (anche a livello di macro) è sicuramente buona ma, come classico degli smartphone MTK, tutto va a perdersi negli scatti panoramici o di un qualsiasi paesaggio che sia un giardino, un cielo o una vista dall’alto.

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La messa a fuoco non sempre avviene correttamente, spesso rimane fissa per una frazione di secondo per poi perdersi e inquadrare soggetti in secondo piano, i tempi di focus non sono quelli aspettati, la luminosità automatica selezionata in funzione del focus tende ad essere sempre un po troppo bassa. Non siamo soliti dare una valutazione ai componenti di uno smartphone, ma in questo caso un 5 è meritato e “di incoraggiamento”. Stonex One in questo campo ha un motore Ferrari su una carrozzeria di una Panda: uno sviluppo intenso del software porterebbe a risultati sicuramente oltre la media e oltre ogni aspettativa.

 

Software

Stonex One viene venduto con Android 5.1 con personalizzazione denominata “Ciao OS” (ora alla versione 1.0.4) il quale logo compare anche all’accensione al posto del tradizionale (e in teoria obbligatorio) “Android”, il che ha fatto discutere molto nel periodo antecedente all’inizio in quanto si temeva che lo smartphone non fosse certificato e non potesse disporre delle Google Apps, ma finora tutto sembra andare per il meglio.

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L’interfaccia è quella stock di Android leggermente modificata con un Icon Pack dedicato realizzato da Stonex (sostituibile con quello Stock in qualsiasi momento dalle impostazioni). Non sono presenti funzionalità dedicate o applicazioni personalizzate in aggiunta di quello che troviamo su qualsiasi altro smartphone di derivazione MediaTek a partire da HotKnot per lo scambio dei dati, Gesture Wake per attivare rapidamente lo smartphone o a fotocamera con gesture non personalizzabili o l’accensione programmata (così come lo spegnimento). Se ci fermassimo all’aspetto esteriore potremmo riassumere Ciao OS ad un semplice Icon Pack, se non fosse per quegli aggiornamenti (molto apprezzati) che Stonex rilascia ogni 2 o 3 settimane che vanno – stando al changelog – a fixare alcuni bug minori e a migliorare la fotocamera.

La leggerezza di Android Stock spinta dal processore Helio X10 Octa Core e da 3GB di RAM rendono Stonex One fluido e reattivo in ogni circostanza senza notare quasi mai rallentamenti o impuntamenti.

Piccola nota che non ho abbiamo mai dovuto fare nelle nostre recensioni: la libreria suoni. Il pacchetto di suonerie, notifiche e sveglie di Stonex One credo sia il peggiore che mi sia capitato di provare, di solito un suono carino o quantomeno accettabile lo trovo in qualunque dispositivo di qualsiasi marca, anche i cinesi. Su questo smartphone ho dovuto esportare da altri telefoni per avere qualcosa di tranquillo. 10 punti però per la versione polifonica di “La canzone del capitano”.

Confidiamo negli sviluppatori per un’ottimizzazione complessiva dell’interfaccia Ciao OS (soprattutto per il comparto fotografico) in modo che diventi veramente qualcosa di “diverso” senza stravolgere però Android Stock e mantenendo la fluidità caratteristica di Stonex One.

Batteria, Audio e Ricezione

Stonex One è dotato di una batteria rimovibile da ben 3000 mAh; ebbene è proprio il caso di dire che “le dimensioni non contano”: nonostante l’alta capacità non si riesce ad arrivare a sera con un utilizzo normale, non eccessivo; un uso intenso esaurisce tutta la carica entro la fine del pomeriggio. Analizzando i dati della batteria sullo smartphone non si notano particolari consumi eccessivi da parte di certe applicazioni, è come se la batteria fosse semplicemente “meno capiente” di quanto dichiarato (ma non è così) o si scaricasse velocemente senza un particolare motivo.

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Parlando di audio, lo speaker posteriore utilizza l’intera scocca per diffondere al meglio il suono con un risultato buono anche se non di altissima qualità. Peccato per la mancanza del secondo microfono, in ambienti molto rumorosi la registrazione audio dei video può risultare confusionaria.

Circa la ricezione non si riscontrano particolari problemi da entrambi gli interlocutori durante una chiamata; la rete mobile e il WiFi operano senza difficoltà nelle circostanze standard.

Conclusioni

Crediamo che in questa recensione sia emerso abbastanza chiaramente il concetto che questo smartphone ci ha deluso soprattutto per display, fotocamera e autonomia che devono essere migliorati assolutamente. Crediamo che le capacità ci siano e confidiamo in un futuro Stonex “Two” completamente rinnovato, che ha imparato dal passato, pronto a sbalordirci con un display all’altezza della concorrenza e con una fotocamera prestante e ricca di funzioni oltre ad un’autonomia di almeno una giornata piena. Ricordando comunque il prezzo attuale di 299€, non possiamo più di tanto lamentarci, anche se non nascondiamo che ci sono prodotti qualitativamente superiori allo stesso prezzo (o inferiore addirittura).

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