Fossil aveva esordito sul mercato nel 2015 con Fossil Q Finder ed era anche stato uno dei primi produttori ad implementare Wear OS nei propri dispositivi, con il rilascio di diversi modelli. L’azienda non ha mai reso noti i dati di vendita ma, secondo le stime di IDC, le spedizioni dei soli device Wear OS nel 2022 ammontavano a 2,5 milioni di unità.
Numeri interessanti, ma evidentemente ritenuti non sufficienti per continuare la produzione, anche vista la forte concorrenza da parte di giganti come Samsung e Google.
Visto che il panorama degli smartwatch si è evoluto in modo significativo negli ultimi anni, abbiamo preso la decisione strategica di uscire dal business degli smartwatch”, ha dichiarato a The Verge Jeff Boyer, vicepresidente esecutivo e chief operating officer di Fossil. “Fossil Group sta riorientando le risorse per sostenere i segmenti principali della nostra attività, che continuano a fornirci forti opportunità di crescita: la progettazione e la distribuzione di emozionanti orologi tradizionali, gioielli e articoli di pelletteria con marchi propri e in licenza
Fossil ha reso noto che continuerà comunque a supportare tramite aggiornamenti software i propri dispositivi, senza però indicare un termine preciso.