Sappiamo tutti che la causa della dipartita prematura di Note 7 è stata la batteria: Samsung ha aggirato il problema riducendo la capacità della batteria, a discapito ovviamente dell’autonomia. L’autonomia è ormai un tasto dolente per gran parte dei top di gamma odierni, sempre più sottili e, come nel caso di Galaxy S8 ed S8+, con sempre meno cornici e meno spazio per ospitare batterie più capienti.
Samsung potrebbe invertire questa poco felice tendenza con Galaxy S9: stando ad un report di ETNews, per la scheda madre Galaxy S9 Samsung potrebbe utilizzare la tecnologia SLP (che sta per Substrate-like PCB). A differenza della tecnologia High Density Interconnect, usata attualmente sugli smartphone, la tecnologia SLP permette di inserire una stessa quantità di hardware in uno spazio minore, grazie a collegamenti più sottili e ad un maggior numero di layers.
Con questa tecnologia Samsung potrebbe inserire all’interno dei propri smartphone una batteria più capiente, riducendo così l’annosa questione dell’autonomia. Stando al report, Samsung continuerà ad usare la tecnologia HDI per i device con a bordo processori Qualcomm Snapdragon, ma speriamo che tale problematica venga risolta in tempo in quanto non sarebbe corretto nei confronti dei consumatori presentare lo stesso device con una batteria meno capiente in alcuni mercati.
ETNews afferma che Samsung si stia preparando alla produzione di SLPs con vari produttori sudcoreani, aggiudicandosi il primato come primo produttore ad utilizzare la tecnologia SLP. Non ci resta che attendere per saperne di più sull’argomento. Fateci sapere nei commenti se siete soddisfatti delle batterie dei vostri smartphone.