Nel Q1 2015 Samsung ha infatti venduto circa 82 milioni di smartphone grazie, secondo IDC, all’andamento “stabile” delle richieste per la serie Galaxy S e all’aumento delle vendite di device di fascia medio-bassa, in particolare in mercati come Sudest asiatico, Medio Oriente e Africa. Il confronto con il Q1 2014 è però impietoso: circa 6 milioni in meno di device venduti e addirittura una quota di mercato inferiore del 7%.
Gli inseguitori ne approfittano: in particolare, Apple mette insieme un altro ottimo trimestre con più di 61 milioni di iPhone venduti, addirittura il 40% in più rispetto al 2014, guadagnando 3 punti in termini di market share.
Al terzo e quarto posto si confermano Lenovo, +49% rispetto al 2014 ma in leggero calo considerando anche i dati Motorola, e Huawei, in crescita sia per il successo dei suoi device high-end che grazie alle forti vendite dei dispositivi entry-level della gamma Y.
Al quinto posto si inserisce invece LG, a scapito di Xiaomi. L’introduzione di smartphone 4G entry-level e la particolare attenzione dedicata al Nord America sono le chiavi del successo dei coreani, secondo IDC.
In particolare, le serie L e F sembrano aver riscosso successo sia nei mercati emergenti che in quelli sviluppati. La varietà della gamma e la maggiore diffusione del marchio nel mondo hanno inoltre fatto la differenza rispetto a Xiaomi, i cui device sono disponibili solo in un numero limitato di mercati.
In aumento, infine, anche la percentuale degli “altri”: il 42% del mercato è in mano a questa categoria, che include grandi nomi come Xiaomi, Microsoft, Sony e HTC ma anche tantissimi altri piccoli produttori.