Larry Page e Mark Zuckerberg rispondono alle accuse di aver permesso l’accesso ai server all’NSA

8 Giugno 201312 commenti

Nella mattinata di ieri vi avevamo raccontato della fuga di notizie avvenuta negli Stati Uniti grazie alla quale sarebbe stato scoperto che la NSA (il Servizio di Sicurezza Nazionale) avrebbe avuto libero accesso ai server, e quindi ai dati di tutti gli utenti, di Facebook, Google, Microsoft e altre aziende molto importanti. In seguito a momenti di puro stupore generale, ecco le risposte ufficiali delle società chiamate in causa.

Il primo è Larry Page che, tramite un post sul blog ufficiale di Google, ha ufficialmente annunciato di non averne mai sentito parlare fino a ieri, ma sopratutto che “qualsiasi articolo pubblicato dalla stampa che dichiari che Google ha fornito l’acceso ai dati dei suoi utenti, è da ritenersi completamente falso“. Per maggiori informazioni sul post, cliccate qui e verrete indirizzati direttamente al blog ufficiale Google.

Qualche ora più tardi è arrivata la risposta ufficiale anche di Mark Zuckerberg e la sua Facebook:

Sinceramente non ho mai sentito parlare di PRISM fino ad oggi, ma ho voluto rispondere di persona all’oltraggioso articolo pubblicato in merito alla vicenda.

 

Non abbiamo mai ricevuto una richiesta o un ordine del tribunale da qualsiasi agenzia governativa per chiedere informazioni o metadati di massa dei dati dei nostri utenti, come quanto invece riferito da Verizon. E se per caso dovessimo riceverlo, combatteremmo in modo aggressivo per opporci e mantenere le vostre informazioni al sicuro.

 

Che la vicenda si concluda definitivamente qui?

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