Note 7: Samsung recupererà 157 tonnellate di materiali rari

18 Luglio 20172 commenti

Uno dei principali problemi che Samsung si è trovata ad affrontare dopo il ritiro di Note 7 dal mercato è stato quello di limitare il più possibile l'impatto ambientale. Parte dei phablet ritirati sono stati reimmessi sul mercato in edizione limitata, ma rappresentano una percentuale minima del totale.

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IL RICICLO

Samsung ha dichiarato che buona parte dei Note 7 ritirati verrà riciclata. La compagnia ha infatti affermato che con il riciclo delle restanti unità è previsto un recupero pari a 157 tonnellate di materiali rari, tra cui l’oro.

Samsung infatti disassemblerà componenti quali chip, display e moduli fotocamera per riutilizzarli come componenti da riparazione. Nel caso di parti non recuperabili, la compagnia estrarrà i materiali pregiati quali rame, oro e cobalto.

Stando alle dichiarazioni di Samsung, le restanti unità di Note 7 entreranno nel processo di riciclo entro fine luglio. La compagnia lavorerà con aziende locali e straniere per estrarre i materiali dai phablet senza pesare sull’ambiente.

La scelta di riciclare i componenti dei Note 7 è stata, oltre che obbligata, una buona mossa per limitare l’impatto ambientale ma soprattutto per limitare le perdite subite dalla compagnia: i componenti utilizzati nella produzione hanno comunque un costo elevato, e recuperarne una parte farà pesare meno la dipartita di Note 7 sul bilancio di Samsung.

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