A quanto pare, nel kernel Linux è stato infatti scovato un bug che un exploit avrebbe potuto sfruttare per ottenere i permessi di root del dispositivo: in realtà, l’uso del condizionale è improprio, visto che il bug sarebbe stato portato alla luce proprio grazie a un’app per il rooting già in circolazione, di cui però non si conosce il nome.
Fortunatamente, Google ha già risolto il problema e ha messo la patch a disposizione di AOSP e partner Android.
Per fornire un livello di sicurezza definitivo per questo problema, ai partner è stata inviata una patch il 16 Marzo 2016. Gli aggiornamenti per i device Nexus stanno per essere ultimati e saranno rilasciati tra pochi giorni.