In un comunicato stampa relativo alla sua decisione, il DPC irlandese osserva:
“La Data Protection Commission (DPC) ha annunciato oggi la conclusione di un’indagine GDPR condotta su WhatsApp Ireland Ltd. L’indagine del DPC è iniziata il 10 dicembre 2018 e ha esaminato se WhatsApp ha adempiuto ai propri obblighi di trasparenza GDPR in merito alla fornitura di informazioni e la trasparenza di tali informazioni sia per gli utenti che per i non utenti del servizio WhatsApp. Ciò include le informazioni fornite agli interessati sul trattamento delle informazioni tra WhatsApp e altre società di Facebook”.
Il comunicato menziona inoltre come il progetto di decisione del DPC sull’indagine del dicembre 2020 abbia ricevuto obiezioni da otto autorità di vigilanza interessate (CSA). Un rapporto della BBC rivela che i CSA avevano espresso il loro disaccordo con il regolatore irlandese in merito a quali articoli del GDPR WhatsApp avesse violato e il modo in cui il regolatore ha calcolato la multa proposta di 30-50 milioni di euro, successivamente rivalutata in 225 milioni.
In risposta alla multa, un portavoce di WhatsApp ha condiviso la seguente dichiarazione:
“Abbiamo lavorato per garantire che le informazioni che forniamo siano trasparenti e complete e continueremo a farlo. Non siamo d’accordo con la decisione odierna sulla trasparenza che abbiamo fornito alle persone nel 2018 e le sanzioni sono del tutto sproporzionate“.