Xiaomi in Occidente, Hugo Barra: “Gli utenti Nexus compreranno per primi i nostri device”

11 Giugno 2014114 commenti

Come già da tempo noto, il 2014 sarà l'anno dell'uscita dalla Cina per Xiaomi: il giovane produttore ha trovato in patria un successo senza precedenti e si prepara ora a confrontarsi con i rivali sui mercati internazionali. Si partirà da alcuni Paesi asiatici per proseguire poi in Europa e Nord America: il suo uomo-simbolo, Hugo Barra, illustra il tipo di approccio che l'azienda avrà nei confronti dell'utenza occidentale.

Intervistato dai colleghi di Android Authority presso l’Indonesian Cellular Show, Hugo Barra ha fatto chiarezza in merito al prossimo avvento di Xiaomi sul mercato occidentale. Il dirigente ha annunciato che Xiaomi sbarcherà in Nord America il prossimo anno (possiamo immaginare tempi ancora più brevi per l’Europa, specialmente se la partnership con 3 andasse in porto) e che i suoi prodotti manterranno l’elevato rapporto qualità/prezzo che da sempre li caratterizza:

Credo che in futuro gli utenti sopporteranno sempre meno dispositivi venduti senza motivo a prezzi elevati.

Il prototipo dell’utente a cui si rivolge Xiaomi è inquadrato da Barra nei possessori di un device Nexus:

Queste persone sono molto esperte di tecnologia: leggono blog, valutano specifiche, esperienza d’uso e rapporto qualità/prezzo. Questo è il tipo di utente che acquisterà uno smartphone Xiaomi per primo.

 

Ma in che modo Xiaomi intende scrollarsi di dosso la nomea che i produttori cinesi portano con sè e mostrare al pubblico la bontà dei propri prodotti? Barra non ha dubbi:

Sedendoci con loro e mostrando le nostre potenzialità. Ho lavorato per molti anni con Android e sono sempre rimasto impressionato dalla UI. Credo che la qualità del software sia probabilmente una delle cose più importanti, e credo che la qualità del nostro software sia superiore a qualunque cosa si possa trovare sul mercato.

Il riferimento è ovviamente alla MIUI e ai suoi aggiornamenti settimanali guidati dalla community:

E’ qualcosa che Google fa molto bene a livello interno. Noi abbiamo quel concetto a un livello totalmente nuovo, consentendo al mondo intero di rendere migliore il nostro software.

Questo, secondo Barra, consente a chi acquista uno smartphone Xiaomi di trovarsi tra le mani, un anno dopo, un dispositivo addirittura migliore, “non solo grazie all’uscita di una nuova versione di Android ma anche grazie alle correzioni che apportiamo nello stesso lasso di tempo”.

Barra semplifica il concetto parlando di Mi3, smartphone uscito lo scorso anno ma, grazie agli aggiornamenti software, ancora oggi, secondo le sue parole, più veloce di Galaxy S5, sebbene il flagship device Samsung sia dotato di un chipset più potente.

Per Xiaomi lo sbarco in Occidente non sarà certo una passeggiata: sui nostri mercati aziende ben più importanti non hanno inciso e l’iniziale diffidenza del grande pubblico rappresenterà un ostacolo in più. In patria il produttore è riuscito a emergere dal nugolo di concorrenza locale e a rivaleggiare con nomi ben più blasonati: potrà recitare un ruolo importante anche dalle nostre parti?

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