Nonostante la cifra da pagare non sia certamente elevata, dopo questa notizia a risentirne è certamente l’immagine del produttore cinese sul mercato asiatico, che spesso non fa passare inosservate queste notizie.
In merito a quanto successo anche Xiaomi ha voluto ammettere le proprie colpe chiedendo scusa ai propri clienti con la seguente immagine:
La multa nei confronti del colosso cinese è dovuta alle ultime tre vendite rapide effettuate in Taiwan nel 2013. Secondo quanto riportato dallla FTC, i dati sarebbero stati gonfiati per eccesso, dato che alle 28.000 unità dichiarate corrisponderebbero realmente 26200 unità.
Chissà se questo notizia influenzerà negativamente il mercato di Xiaomi.