A parlarne, in un’intervista a Taiwan, è stato Hugo Barra, il quale ha confermato che entro i prossimi tre mesi Xiaomi inizierà a vendere ufficialmente i propri device in Brasile, patria dello stesso Barra.
Inoltre, nei piani dell’azienda c’è anche la possibilità di realizzare i device direttamente in loco, a causa delle elevate tasse che il governo brasiliano applica alle merci importate: una scelta cui sono stati costretti anche altri grandi nomi del settore, come LG, Motorola e Foxconn.
Non è possibile fare business in Brasile senza realizzare i prodotti localmente, perchè non è possibile importare telefoni, a causa delle tasse troppo elevate. Il sistema è pensato in modo da costringere chiunque a produrre in Brasile, così dovremo adeguarci.
Il Brasile è uno dei quattro mercati chiave (insieme a Turchia, Russia e Messico) scelti da Xiaomi per dare il via alla propria espansione. Europa e USA dovranno al momento accontentarsi dei soli accessori.