Tempo addietro, non appena Android uscì nel mercato USA e UK, venne scoperta una falla, che ad ascoltare la disinformazione dilagante del tempo, sembrava fosse gravissima: tale falla permetteva di eseguire comandi root utilizzando la ricerca del Market, ( comandi tipo “reboot” etc. ).
La vulnerabilità con cui abbiamo a che fare oggi è decisamente più pericolosa ed incisiva per privacy dell’utente.
L’exploit consiste nell’inserimento di codice malevolo in una pagina web che venendo successivamente caricata con chrome lite, ha poi controllo del browser, nonchè aver diritti di lettura/scrittura/esecuzione pari a quelli del browser stesso.
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