ASUS Zenfone 4: la recensione

19 Ottobre 20173 commenti

Dopo lo spettacolare evento di Roma durante il quale ASUS ha svelato al mondo la nuova gamma Zenfone 4, è giunto il momento di mettere alla prova il primo dei (tanti) device che ne fanno parte. Ecco dunque la nostra prova di ASUS Zenfone 4, il medio gamma con grandi ambizioni. vediamo com'è andata.

Il leitmotiv che accompagna gli Zenfone 4 è un inequivocabile “We Love Photo” che focalizza chiaramente l’attenzione sulla qualità delle fotocamere. Vedremo più avanti come se la sono cavata, ma uno smartphone ovviamente non è solo questo. Cominciamo la nostra disamina completa e cerchiamo di valutare ogni aspetto di questo dispositivo.

UNBOXING

Zenfone 4 arriva in una confezione totalmente nera con loghi e accenti dorati. Al suo interno troviamo (oltre al dispositivo) il solito materiale cartaceo, un cavo USB Type-C da collegare al caricabatterie 5V/2A in dotazione, e un paio di cuffie in-ear niente male con relativi adattatori.

IL DISPOSITIVO

 

ASUS, a nostro modesto parere, qui ha svolto un lavoro il cui risultato sono due facce della stessa medaglia. Zenfone 4 si presenta bene ed è un dispositivo molto elegante: Gorilla Glass 3 a ricoprire display e retro del dispositivo (per quanto riguarda quest’ultimo molto belli gli effetti di luce “a raggio”) e alluminio sulla scocca laterale a tenere insieme il tutto. Il risvolto meno convincente però è forse la mancanza di carattere, di qualche spunto che lo innalzi dall’anonimato.

Diamo uno sguardo più approfondito comunque. La parte frontale ospita il generoso display IPS da 5,5 pollici con risoluzione Full HD (1080 x 1920, 401 ppi), un pannello veramente notevole sotto il profilo qualitativo e della resa nelle varie situazioni quotidiane. Sia la calibrazione dei colori che la gestione della luminosità sono da promuovere a pieni voti. Quest’ultima in particolare consente una perfetta visibilità in ogni tipo di circostanza: Zenfone 4 infatti non teme neanche la luce del sole più intensa e diretta grazie ad una luminosità e un contrasto che vi faranno dimenticare del problema, ma sono lodevoli anche la taratura della luminosità in condizioni di poca luce (mai fastidiosa e ben leggibile) e soprattutto la velocità di adattamento del sensore. Un ottimo lavoro senza dubbio.

A contorno del display ci sono delle cornici (superiore e inferiore) pronunciate ma nella media. In alto ospitano la classica serie di sensori e la capsula auricolare, mentre nella sezione in basso trovano posto il sensore biometrico (velocità non al top ma preciso, non sbaglia un colpo) e i tasti di navigazione soft-touch (retroilluminati).

La scocca laterale è in alluminio satinato e si presenta con una forma stondata. A destra trovano spazio il bilanciere del volume e il tasto di accensione, a sinistra c’è l’ormai diffusissimo slot Dual SIM ibrido, che consente di alloggiare 2 nanoSIM oppure una nanoSIM e una memoria microSD. In basso Zenfone 4 dispone di un connettore USB Type-C, del jack per le cuffie e dell’altoparlante.

Il retro di Zenfone 4, come già accennato, è anch’esso ricoperto da Gorilla Glass 3 ed è ben realizzato. Gli effetti di luce che si espandono radialmente a partire dal logo ASUS sono molto piacevoli e le fotocamere + flash incastonate sotto il vetro donano un senso di uniformità.

Come potrete immaginare si tratta di un dispositivo che definire “scivoloso” significherebbe essere riduttivi. Intendiamoci, in mano si tiene bene grazie alle cornici laterali molto ergonomiche, ma dovrete sempre fare un po’ di attenzione, soprattutto se contate di appoggiarlo su una superficie che abbia anche un 1mm di pendenza. Mi è personalmente capitato di lasciarlo su un tavolo di plastica apparentemente piatto (ovviamente) ma che evidentemente presenta qualche imperfezione a livello di altezze, per vedere Zenfone 4 “camminare” verso uno dei bordi. Il lato positivo è che stiamo parlando di un livello costruttivo decisamente alto: dopo dei drop-test più o meno volontari, il telefono è rimasto praticamente perfetto, se non fosse per una minima scalfitura quasi invisibile su un angolo. Insomma, sembra fragile ma non lo è.

Interessiamoci un po’ a quello che c’è sotto il cofano. L’hardware di questo device si piazza a pieno diritto nella fascia dei medio-gamma, ma quasi non ce ne siamo resi conto a dire la verità. Le prestazioni garantite dalla combinazione di uno Snapdragon 630 (con GPU Adreno 508) e 4GB di RAM infatti hanno reso l’esperienza di utilizzo quotidiana molto piacevole e totalmente esente da qualsiasi intoppo. Mai un lag, un’incertezza nè una app ricaricata, tutto scorre fluido, veloce e senza ostacoli dovuti alla gestione della RAM. Ecco la scheda tecnica completa:

Rete
Tecnologia GSM / HSPA / LTE
Dispositivo
Dimensioni 155.4 x 75.2 x 7.7 mm
Peso 165 g
SIM Nano-SIM
Display
IPS LCD con Gorilla Glass 3
Dimensione 5.5 pollici
Risoluzione FullHD (1920 x 1080), 401 PPI
 
Piattaforma
OS Android 7.1.1 con ZenUI 4.0
Chipset Qualcomm® Snapdragon 630
CPU octa-core, up to 2.2GHz
GPU Adreno 508
Memoria
SD microSD fino a 2TB
Interna 64 GB – 4 GB RAM
Fotocamera
Primaria Doppia fotocamera 12 MP (f/1.8, 25mm, PDAF, OIS) + 8 MP, 12mm, autofocus, dual-LED (dual tone) flash

sensore da 1/2.55″, pixel da 1.4 µm, geo-tagging, touch focus, face detection, HDR, panorama

Video 2160p@30fps
Secondaria 8 MP, f/2.0, 24mm, 1080p, HDR, panorama
Batteria
  3300 mAh
Audio
  Stereo (con capsula auricolare), – 24-bit/192kHz audio
– Active noise cancellation with dedicated mic
Connettività
 
WLAN Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, dual-band, WiFi Direct, hotspot
Bluetooth 5.0, A2DP, EDR, LE
GPS A-GPS, GLONASS, BDS, GALILEO
NFC Si
Radio FM radio
USB Type-C 1.0 reversible connector

FOTOCAMERA

ASUS ha puntato tantissimo sulle fotocamere montate sui nuovi Zenfone 4, costruendoci intorno l’intera immagine pubblica del dispositivo. Il comparto è composto da una doppia fotocamera posteriore, con un sensore da 12MP con apertura f/1.8 e un secondo da 8MP grandangolare a 120°.

Ho molto apprezzato la presenza del wide angle in quanto la ritengo una delle migliori implementazioni possibili in una doppia fotocamera, ma vediamo come se la sono cavata i sensori in questione. Gli scatti effettuati a 12MP durante il giorno sono nitidi, dettagliati e ben bilanciati. La modalità automatica e il relativo HDR funzionano benissimo e regalano belle soddisfazioni nel punta e clicca (anche gli appassionati possono stare tranquilli, la modalità PRO è ben strutturata e ricca di possibilità). Quando scende la sera arrivano i primi problemi, le foto cominciano a presentare un po’ più di rumore di quello che ci saremmo aspettati e il sensore comincia a faticare, ma nel complesso stiamo parlando di risultati molto validi.

Quando si passa alla grandangolare ci si può divertire e sbizzarrire per bene con panorami o scenari ampi, e finchè si rimane in ottime condizioni di luce si ottengono risultati interessanti (per quanto inferiori al sensore principale per livello di dettagli ed esposizione). Gli 8MP a 120° di questo sensore iniziano però a soffrire presto, senza dover scomodare la notte. Il rumore comincia a fare capolino negli scatti già in situazioni di luce intermedie, per poi mostrare totalmente il suo punto debole quando le condizioni si fanno…scure.

L’applicazione dedicata in qualunque caso è ben fatta e ricca di opzioni. Oltre alle classiche modalità Panorama e PRO, meritano una citazione opzioni come Risoluzione Super (scatta una foto a 48MP interpolati per poter poi effettuare un crop di una parte della foto perdendo meno dettagli possibile), quella per creare una GIF animata, e naturalmente il Time-Lapse.

La fotocamera frontale da 8 Megapixel si comporta abbastanza bene, seppur con i suoi ovvi limiti, e gode di un’interessante funzione per i Selfie Panoramici grazie alla quale è possibile allargare l’angolo di ripresa pur senza un sensore grandangolare ma semplicemente ruotando leggermente il dispositivo ai lati, unendo in questo modo 3 scatti (un principio simile alla modalità Panorama per le fotocamere posteriori).

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SOFTWARE

La ZenUI non è mai stata famosa per essere una delle personalizzazioni più amate dagli utenti, un po’ per la grande quantità di app proprietarie e bloatware installati, un po’ per le prestazioni in alcuni frangenti.

ASUS si è data molto da fare e il risultato è una UI più pulita, aggiornata ad Android 7.1.1 (durante la nostra prova abbiamo anche ricevuto due update dedicati ai bugfix e alle prestazioni della fotocamera) e alleggerita di moltissime applicazioni. La personalizzazione dell’azienda è ancora visibile in alcune app come Selfie Master e Gestione Mobile, due suite dedicate al ritocco delle foto e alla “pulizia” del dispositivo, ma niente in confronto alle precedenti versioni. Non manca inoltre un applicativo dedicato alla gestione dei temi con uno store dove poterne scaricare svariati gratis e a pagamento.

Sotto il profilo prestazionale vi abbiamo già accennato prima di come tutto in questo Zenfone 4 si comporti egregiamente e dia l’impressione di non dover scendere ad alcun compromesso. Il sistema non ha mai mostrato alcun segno di cedimento neanche di fronte al multitasking più sfrenato, le app infatti non hanno mai subito ricaricamenti e non abbiamo avvertito in nessun caso rallentamenti o incertezze.

Per quanto riguarda il gaming, avviare e giocare Asphalt 8 ad esempio è piuttosto piacevole. Il framerate non è altissimo, ma il gioco si comporta bene mostrando a volte soltanto qualche incertezza nel rendering. In definitiva questo Snapdragon 630 è sicuramente un buon passo in avanti rispetto ai suoi predecessori come il 625, ma non aspettatevi differenze abissali.

Il vero tallone d’Achille però a nostro parere è l’interfaccia grafica. Nonostante qualche piccolo ritocco che ha donato un aspetto più moderno alla ZenUI, questa è decisamente in ritardo rispetto a tanti altri brand sotto l’aspetto estetico (e pratico). Se il Menu Impostazioni infatti è stato reso più ordinato e piacevole alla vista, così come l’app Meteo, lo stesso non si può sempre dire (ovviamente è l’umile impressione del sottoscritto) di tanti altri elementi come la tendina dei Quick Settings e l’app Telefono, tanto per fare due esempi. Il design di questi ed altri elementi rimanda ancora un po’ troppo agli anni passati, e ci sono sembrati poco ordinati, confusionari e non troppo piacevoli da guardare.

AUDIO E RICEZIONE

Non male l’audio dello speaker posto in basso, grazie anche all’effetto Stereo reso possibile dall’aiuto della capsula auricolare. Il suono non è profondissimo ma è nitido e raggiunge un volume molto alto senza distorcere. Molto buono anche l’ascolto in cuffia, con bassi e alti ben definiti e l’importante presenza del sistema DTS Headphone X compatibile con il surround 7.1. L’audio in capsula durante le telefonate è chiaro e sufficientemente elevato. P.S. C’è anche la Radio FM.

Zenfone 4 offre inoltre una buona ricezione sia per quanto riguarda la rete telefonica e 3G/4G. Il segnale è sempre adeguato anche in circostanze in cui alcuni smartphone soffrono di più, e anche nel caso in cui si perda la connessione più rapida, lo switch tra le reti Edge, 3G e LTE è sempre immediato. Ben fatto.

Vorremmo poter dire lo stesso del WiFi, ma in questo caso c’è da fare i conti con prestazioni in ricezione un filo sotto la media. Sottoposto a test giornalieri in ambienti coperti da due reti differenti a seconda delle stanze, Zenfone 4 ha dimostrato di sapersela cavare a livello di qualità del segnale (seppure in qualche modo inferiore ad altri smartphone), ma ha fallito nella “prontezza” e nel saper riconoscere quando era il momento di switchare da una rete WiFi all’altra. Mi sono trovato a spostarmi da zone di casa coperte da una rete secondaria al luogo dove invece si trova il modem router principale, e pur trovandomi esattamente davanti ad esso, il telefono continuava a tenere con le unghie quell’unica tacca di segnale rimasta della rete WiFi a cui era collegato in precedenza. Molti altri telefoni (ad esempio Galaxy S7 e S8, Honor 9, Huawei P10 Plus e Moto Z) se la sono cavata in maniera decisamente migliore, riconoscendo al volo quando era il momento di passare alla rete con il segnale più forte.

BATTERIA

I 3300 mAh di Zenfone 4 consentono in media di raggiungere 4 o 4,5 ore di schermo acceso che vi porteranno nella maggior parte dei casi a fine giornata e anche oltre, anche con un utilizzo abbastanza frequente. Dobbiamo ammettere che in alcuni casi è capitato di doverlo “aiutare” intorno all’ora di cena, ma si è trattato di giorni in cui lo smartphone è stato spremuto all’inverosimile.

CONCLUSIONI

ASUS Zenfone 4 è il buon risultato di un lungo lavoro di rilancio, assemblato alla perfezione e solido nonostante la predominanza del vetro. Ha dei punti di forza che altri dispositivi equiparabili non possono vantare, come fotocamere di qualità e un display molto bello, ma non mancano alcuni difetti come un’interfaccia da svecchiare e razionalizzare, un WiFi non all’altezza del resto e un design un po’ anonimo. In definitiva parliamo di un ottimo device, ma che non giustifica il prezzo di lancio di 499€, cifra che ci è sembrata veramente alta. Fortunatamente lo street price ha già parzialmente riportato i prezzi a più miti consigli (390-410€), ma rimane comunque una spesa molto alta per un device di fascia media, seppur con dei picchi di qualità.

COSA CI è PIACIUTO

  • Fotocamere
  • Prestazioni e ottimizzazione del sistema
  • Solidità e assemblaggio
  • Display

COSA NON CI è PIACIUTO

  • Design anonimo
  • UI da svecchiare e razionalizzare
  • WiFi
  • Prezzo
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