Parrot Zik 2.0: la Recensione

23 Novembre 20152 commenti

Gli audiofili sono costantemente alla ricerca di prodotti di ottima qualità, con un'elevata resa sonora, comodi e leggeri da indossare, il tutto senza dover necessariamente tralasciare il design. Per questo, le cuffie bluetooth sono state spesso messe in secondo piano: il suono emesso dai padiglioni auricolari difficilmente riesce ad eguagliare la qualità di un headset tradizionale, soprattutto se rimaniamo nella fascia di prezzo medio-bassa.

La compagnia francese Parrot, conosciuta ai più per la fama riscossa con i droni, è da anni impegnata nella produzione di cuffie bluetooth in grado di soddisfare anche i clienti più esigenti: le sue Parrot Zik sono nate nel 2012 grazie alla collaborazione del designer Philippe Starck con l’obbiettivo di ottenere il miglior suono possibile, il tutto racchiuso in cuffie comode e dalle linee audaci. Il nuovo modello, chiamato semplicemente Parrot Zik 2.0, ha visto la luce nell’ultimo trimestre del 2014 portando con sé una migliore qualità audio, un archetto con imbottitura più spessa e nuovi cuscinetti, il tutto diminuendo il peso complessivo dell’headset del 17%: le Parrot Zik 2.0 pesano 270 grammi contro il 325 del modello precedente. Ovviamente, la qualità ha un prezzo, ed in questo caso ben 350 euro. Ma valgono realmente il loro prezzo? Andiamo a scoprirlo nella nostra recensione.

UNBOXING

Le Parrot Zik 2.0 si presentano in un’elegante confezione bianca con il frontale trasparente, in modo da mettere in risalto il design curato dell’headset. Una volta aperta la confezione possiamo estrarre le cuffie ed accedere al vano inferiore, dove troviamo una piccola scatola rettangolare contenente un cavo Micro USB per la ricarica del dispositivo, un cavo jack da 3,5 mm, una pratica custodia in tessuto (che permette di riporre le cuffie dopo l’utilizzo) e la consueta manualistica.

Design

Parrot Zik 2-0 recensione

Le Parrot Zik 2.0 hanno una struttura in alluminio regolabile ai lati grazie agli appositi numeri che permettono di scegliere tra quattro diverse altezze, padiglioni auricolari in similpelle che assicurano un ottimo comfort ed evitano quell’eccessivo senso di calore che si prova utilizzando headset costruiti con materiali meno pregiati. Ciascun padiglione ospita un altoparlante al neodimio da 40 millimetri con una frequenza del segnale di uscita che va dai 20 Hz ai 22 kHz.

Nonostante l’archetto sia ben imbottito, a lungo andare tende a risultare fastidioso, provocando un certo senso di pesantezza sul cranio. Entrambi i padiglioni auricolari possono essere ruotati di 90 gradi in modo da ridurre il volume delle cuffie e garantire una maggiore portabilità.

Il padiglione sinistro è dotato di un ampio pannello removibile con tanto di logo Parrot ben visibile sulla superficie, al cui interno trova spazio l’alloggiamento per la batteria agli ioni di litio da 830 mAh, ricaricabile tramite l’apposito cavo Micro USB, ed il modulo NFC che, dopo la prima associazione, permette alle cuffie di connettersi automaticamente via Bluetooth con i dispositivi dotati di tale tecnologia.

Il padiglione destro è invece completamente liscio e questo perché i tasti necessari per regolare il volume, cambiare brano o mettere in pausa sono invisibili, touch, e sono posti sulla superficie esterna della cuffia. Lo stesso padiglione ospita anche l’ingresso Micro USB, quello per il cavo jack ed uno speciale sensore che permette alle Parrot Zik 2.0 di mettere automaticamente in pausa il brano in riproduzione quando decidiamo di sfilarci le cuffie, e di farlo ripartire dal punto in cui si era fermato dopo averle indossate nuovamente.

Funzionalità e AUDIO

Le Parrot Zik 2.0 dispongono di diverse ed interessanti funzionalità che andremo ad analizzare nel dettaglio in questa parte della recensione. Il sistema di cancellazione attiva del rumore funziona egregiamente, riuscendo ad isolarci pressoché in maniera completa dall’ambiente circostante grazie alla combinazione di 6 diversi microfoni in grado di analizzare i rumori che potrebbero disturbare l’ascolto. Purtroppo, questa funzionalità incide in maniera negativa sull’autonomia delle cuffie e, se impostata ai massimi livelli produce un lieve sibilo, piuttosto fastidioso se non si è ancora iniziata la riproduzione di un brano musicale.

Se desideriamo invece rimanere in contatto con l’ambiente circostante, tutto quel che bisogna fare è impostare la modalità Street nell’applicazione dedicata (che andremo ad analizzare più avanti). Le Parrot Zik 2.0 rimuovono l’effetto di isolamento passivo, ossia quello generato naturalmente dai cuscinetti, aumentando la percezione dell’ambiente circostante in modo da poter prestare attenzione a ciò che accade intorno a noi mente utilizziamo l’headset. Inoltre, durante le chiamate, l’effetto di occlusione viene rimosso per consentire una percezione quanto più naturale possibile della propria voce.

La qualità dell’audio è senza ombra di dubbio ottima: Parrot ha cercato di accontentare la maggior parte degli utenti offrendo un suono limpido e morbido con tanto di bassi potenti e ben definiti, il tutto senza eccedere. Ho poi utilizzato l’equalizzatore presente sull’applicazione dedicata per enfatizzare leggermente la profondità del suono.

Durante l’ascolto di musica classica le cuffie garantiscono un buon livello di immedesimazione, offrendo suoni cristallini. Il discorso cambia durante l’ascolto di musica orchestrale, che non rende come dovrebbe: i diversi strumenti non sono tanto delineati quanto ci si aspetterebbe da un headset di questa fascia. Il discorso cambia completamente durante la riproduzione di brani rock: i pochi strumenti utilizzati nelle canzoni sono subito distinguibili, tanto da poterli quasi toccare con mano. Manca inoltre il supporto alla tecnologia aptX, la quale dovrebbe migliorare la qualità dell’audio in streaming via Bluetooth.

Le cuffie possono essere utilizzate anche in modalità passiva, quindi senza batteria (o semplicemente spente). Ovviamente, tutto ciò è possibile unicamente con l’ausilio del cavo jack da 3,5 mm fornito nella confezione. Questa soluzione sarebbe da utilizzare unicamente a batteria scarica e senza alcuna possibilità di ricaricarla, poiché ciò comporta un consistente calo delle prestazioni e, tra l’altro, viene meno la possibilità di usufruire del sistema di cancellazione attiva del rumore.

Ottima anche la qualità delle chiamate: le Parrot Zik 2.0 dispongono di due microfoni dedicati, e i vostri interlocutori raramente lamenteranno problemi di ogni sorta; l’unico calo di prestazioni si è verificato in ambienti particolarmente rumorosi e affollati come autobus o stazioni ferroviarie, dove la mancanza di un microfono estraibile nelle cuffie mi ha portato ad utilizzare lo smartphone per essere compresa al meglio da chi era impegnato con me nella chiamata. L’audio in entrata è invece risultato chiaro e comprensibile in ogni situazione.

Come accennato in precedenza, le Parrot Zik 2.0 sono dotate di un pannello sensibile al tocco posto sul padiglione destro. Questo permette di cambiare brano facendo scorrere il dito in senso orizzontale, di regolare il volume spostando il dito in senso verticale e di mettere in pausa la musica premendo al centro dell’area. I comandi sono disponibili anche durante una chiamata: per rispondere basta un semplice tap, mentre per rifiutare la chiamata è necessario premere due secondi sul pannello touch. I comandi sono di facile memorizzazione ma, personalmente, ho trovato questa funzione un po’ scomoda, avrei preferito avere un feedback tattile.

Le Parrot Zik 2.0 sono dotate di una batteria removibile da 830 mAh che, in modalità Aereo, garantisce quasi 18 ore di autonomia. Il discorso cambia drasticamente se utilizziamo le cuffie via Bluetooth e con il noise cancelling attivo: in questo caso il dispositivo si scarica completamente con quasi 6 ore di utilizzo continuo. La ricarica della batteria avviene in poco meno di due ore e mezzo se connessa al PC tramite l’apposito cavo Micro USB.

APPLICAZIONE

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L’applicazione Parrot Zik, scaricabile gratuitamente dal Play Store, consente di modificare facilmente la configurazione e le impostazioni delle cuffie Parrot Zik 2.0. Per utilizzarla è necessario registrarsi con un indirizzo email oppure tramite Facebook o Google Plus.

L’applicazione è veramente ben realizzata e permette di regolare diverse impostazioni riguardanti l’audio e il funzionamento delle cuffie, impostando ad esempio la modalità Aereo che disattiva la connessione Bluetooth in modo da garantire una migliore autonomia.

L’app consente anche di regolare la riduzione del rumore a nostro piacimento, impostare un tempo massimo di inattività prima dello spegnimento automatico delle cuffie, scaricare i preset audio creati da vari artisti o impostarne uno personale tramite l’equalizzatore visivo. In alternativa, potremo agire su uno speciale equalizzatore che permette di regolare le frequenze in base allo stile che si vuole ottenere.

La sezione Concert Hall ci consente invece di sfruttare il processore delle Parrot Zik 2.0 per ricreare l’acustica di diverse sale d’ascolto, che vanno da una stanza insonorizzata fino ad arrivare ad una sala concerti. Infine, la Mappa del rumore ci permette di visualizzare i luoghi più rumorosi del pianeta, creata grazie alla partecipazione consensuale dei possessori di queste cuffie. Come descritto in precedenza, le Zik 2.0 rivelano il rumore ambientale attraverso i microfoni dedicati.


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CONCLUSIONI

Le Parrot Zik 2.0 sono senza ombra di dubbio uno tra i migliori headset Bluetooth attualmente sul mercato. La cancellazione attiva del rumore è a dir poco fantastica, riesce ad isolare completamente l’ascoltatore dal mondo esterno durante la riproduzione di un brano. Anche l’audio è di ottima qualità e, grazie all’applicazione dedicata, le opzioni di equalizzazione e personalizzazione del suono riescono a soddisfare persino gli utenti più esigenti. Il design è audace, sicuramente farà storcere il naso a diverse persone, ma altri lo ameranno. Tuttavia, nonostante l’archetto superiore sia ben imbottito, le cuffie non riescono a donare quel senso di comfort proprio di altri modelli venduti anche ad un prezzo inferiore, costringendo l’ascoltatore ad una lunga pausa dopo un utilizzo prolungato.

Ovviamente la qualità ha un prezzo, ed in questo caso stiamo parlando di circa 350 euro attraverso il sito ufficiale, che si abbassa notevolmente su Amazon: per la versione bianca delle Parrot Zik 2.0 sono richiesti 255 euro. Gli altri modelli si attestano invece sui 300 euro. Ma valgono davvero tutto questo denaro? Se siete alla ricerca di un prodotto di qualità, realizzato con ottimi materiali e dotato di una connessione Bluetooth che riesca a garantire un’ottima resa sonora, la risposta è sì. Se invece un headset wireless non rappresenta la vostra priorità potete benissimo ripiegare su un modello wired meno costoso ed in grado di offrire anch’esso un audio apprezzabile.

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