Oppo Find X5 Pro | Recensione

20 Marzo 2022Nessun commento

Presentato a pochi giorni dal Mobile World Congress 2022, Oppo Find X5 Pro è il nuovo top di gamma della casa cinese, realizzato in partnership con Hasselblad che si è occupata del comparto fotografico, è un mostro di potenza che non fa sconti (in tutti i sensi - ndr) a nessuno.

Versione TL;DR

  • Hardware d’eccellenza con prestazioni al top, non scalda, non si impunta, non consuma eccessivamente batteria, ma in caso si ricarica anche molto rapidamente. Certificazione IP68.
  • Bellissimo il display a 120Hz da 6,7” AMOLED QHD+. Nel complesso non troppo grande.
  • Foto eccezionali in modalità normale e panoramica (50 MP ciascuno), meno definite le foto con zoom 2x a causa della lente decisamente inferiore. Paurosa la resa dei colori su standard e wide. Per i ritratti sarebbe necessario usare la lente 2X per una questione di colori e curvatura, ma la principale resta molto più definita.
  • Software OK: grande possibilità di personalizzazione sotto tutti i punti di vista, sulle notifiche c’è ancora da lavorare come su tutti i brand cinesi rispetto a quanto previsto da Android Stock.
  • Prezzo alto, molto alto. 1299€ con bundle di lancio.

Il telefono

OPPO Find X5 riprende le linee del predecessore Find X3 Pro (il 4 in Cina porta sfortuna, lo abbiamo già visto con OnePlus) ma le ammorbidisce con una scocca in ceramica che avvolge completamente tutto il comparto fotografico realizzando si un dislivello, ma senza quel fastidioso scalino. La ceramica è una scelta molto interessante che abbiamo già visto in passato ma che qui è fornita come unica opzione: ovviamente non immaginatevi che sia come avere in mano una piastrella del vostro bagno o un lavandino: l’effetto è essenzialmente plastica (o policarbonato come usa dire in questo settore) ma con una finitura molto premium. Le dimensioni non sono eccessive ma parliamo pur sempre di 163.7 x 73.9 x 8.5/8.8 mm (gli 0,3 mm sono dovuti le fotocamere) su 218 grammi comunque ben distribuiti. Il tutto è IP68.

Rete
Tecnologia GSM / CDMA / HSPA / CDMA2000 / LTE / 5G
Dispositivo
Dimensioni 163.7 x 73.9 x 8.5 or 8.8 mm
Peso 218 g or 195 g (6.88 oz)
Build Glass front (Gorilla Glass Victus), ceramic back or eco leather back, aluminum frame
SIM Dual SIM (Nano-SIM, eSIM, dual stand-by)
IP68 dust/water resistant (up to 1.5m for 30 mins)
Display
Tipo LTPO2 AMOLED, 1B colors, 120Hz, HDR10+, BT.2020, 500 nits (typ), 800 nits (HBM), 1300 nits (peak)
Dimensione 6.7 inches, 108.4 cm2 (~89.6% screen-to-body ratio)
Risoluzione 1440 x 3216 pixels, 20:9 ratio (~525 ppi density)
Protezione Corning Gorilla Glass Victus
Piattaforma
OS</…
Interna 256GB 8GB RAM, 256GB 12GB RAM, 512GB 12GB RAM
UFS 3.1
Main Camera
Triple 50 MP, f/1.7, 25mm (wide), 1/1.56″, 1.0µm, multi-directional PDAF, OIS (3-axis sensor-shift, 2-axis lens-shift)
13 MP, f/2.4, 52mm (telephoto), 1/3.4″, 2x optical zoom, PDAF
50 MP, f/2.2, 15mm, 110˚ (ultrawide), 1/1.56″, 1.0µm, multi-directional PDAF
Video 4K@30/60fps, 1080p@30/60/240fps; gyro-EIS; HDR, 10‑bit video
Selfie camera
Single 32 MP, f/2.4, 21mm (wide), 1/2.74″, 0.8µm
Video 1080p@30fps, gyro-EIS
Batteria
Tipo Li-Po 5000 mAh, non-removable
Charging Fast charging 80W, 50% in 12 min (advertised)
Fast wireless charging 50W, 100% in 47 min (advertised)
Reverse wireless charging 10W
USB Power Delivery

C’è solo una cosa che continua a non andarmi giù di questi smartphone: la marea di loghi e scritte varie che vengono serigrafati sulla scocca posteriore. Nei video delle presentazioni si legge sempre solo il marchio e in questo caso la collaborazione con Hasselblad, nella realtà dei fatti tutta la scocca è ricoperta di simboli come se fossero decorativi tra cui il bellissimo simbolo di “non cestinare” questo prodotto, la marcatura CE, la marcatura UKCA, il modello e persino l’indirizzo della sede di Oppo. Se proprio tutte queste informazioni sono necessarie per legge, esistono molti modi per renderle presenti ma quasi invisibili.

Display

Passando al lato frontale del telefono troviamo un bellissimo display AMOLED da 6,7” QHD+ con refresh rate fino a 120Hz. Ottima la resa dei colori in tutte le situazioni, colori che possono essere calibrati praticamente ad personam che consente, tramite un piccolo test da eseguire in una stanza ben illuminata, di impostare la tinta adeguata per ogni situazione in base a come il nostro occhio percepisce ogni immagine.

Fotocamera

Ode al grandangolo! 50 Megapixel su una lente grandangolare sono tutti da gustare e utilizzare in ogni occasione. Chi ci rimette è la piccola lente telescopica da soli 13 MP che ha una buona resa, ma non paragonabile a livello di dettaglio e colori ne alla Wide ne alla normale da altrettanti 50 MP (f/1.7). Probabilmente se avessero fatto un tele fa 50MP mi sarei lamentato della grandandolare da 13, quindi non ha senso lamentarsi del contrario: bene così.

Il sensore principale ha lenti in vetro ed è stabilizzato su 5 assi (no non siamo entrati nella quinta dimensione, semplicemente 3 assi di stabilizzazione sono sul sensore e 2 sulle lenti). C’è poi un nuovo sensore di spettro colore in grado di riprodurre in maniera praticamente perfetta i colori in ogni circostanza e la nuova NPU MariSilicon X che da il meglio di se in condizioni di scarsa luminosità per aumentare notevolmente la resa finale dello scatto. I risultati sul campo sono davvero eccellenti.

Nota personalmente non troppo positiva la questione ritratti/primi piani: utilizzando la lente principale (Hasselblad), il soggetto (se inquadrato a una distanza di un metro circa) risulta leggermente allungato sull’asse verticale. Per ovviare a ciò occorre utilizzare la lente secondaria (la 13 MP) che riporta ovviamente una resa inferiore. Probabilmente è dovuto alla curvatura della lente che a quella distanza crea problemi o a qualcosa lato software.

Foto con lente normale, wide e telescopica all’aperto.

Lente normale e telescopica con poca luminosità al chiuso.

Lente normale all’aperto con cielo nuvoloso.

Completo il software fotocamera e video (ottimi gli slow-mo). Sempre apprezzata la modalità “Pro” con controllo totale su iso, focale, tempo di scatto ecc.. su telefoni di questa categoria dove i più esperti possono dare il meglio di se stessi.

Hardware prestazioni

L’hardware è quanto più si possa desiderare per un top di gamma: Snapdragon 8 Gen1 e NPU Marisilicon X, Memoria UFS 3.1 da 256GB, 12GB di RAM LPDDR5. Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2 e USB 3.1. La batteria è da 5000 mAh e consente di arrivare comodamente a sera, in emergenza la si può ricaricare con un alimentatore da 80W in pochi minuti (50W in modalità wireless). Tutta questa potenza comunque non genera eccessivo calore grazie all’ottimo lavoro di dissipazione realizzato da Oppo.

Veramente apprezzatissimo il motore della vibrazione che raggiunge livelli di percezione molto alti (qualcosa su cui tutte le case dovrebbero lavorare di più – ndr). L’audio stereo è forte e pulito.

Software

OPPO, come la stragrande maggioranza di produttori, ha un’interfaccia piuttosto invasiva rispetto a quello che è previsto da Android stock, ma la personalizzazione che mette a disposizione la ColorOS 12.1 è veramente infinita e degna quasi delle buone e vecchie Custom ROM. Particolarmente interessanti le finestre flottanti che si possono attivare veramente in un tocco e lo split-screen che è fatto piuttosto bene. C’è anche la sidebar stile Galaxy S6 Edge, la trovo personalmente superata, ma per alcuni può essere utile (è disattivabile). In generale molto completo.

Notifiche: il tasto dolente delle ROM cinesi.

Ricevi una notifica, compare sulla schermata di blocco, sblocchi il telefono ma non la apri(fai altro). Blocchi il telefono, la notifica scompare dalla schermata di blocco e non c’è modo di riaverla nemmeno se ne arriva un’altra (un secondo messaggio in una chat per esempio). Mi sono inoltre ritrovato spesso a ricevere notifiche già scartate o lette. Piccole cose che nell’utilizzo quotidiano di chi come me è abituato a Android stock (e amante di Android stock) e riceve centinaia di notifiche quotidianamente può dare parecchio fastidio. Certamente chi è abituato a Oppo o ad altri brand (ad esempio Huawei e Honor per citarne un paio) non incontrerà nessun problema, ma è un mio personale disappunto.

C’è lo sblocco con il riconoscimento del volto, piuttosto veloce e preciso. Leggermente meno performante quello tramite impronta digitale. Se li tenete attivi entrambi rischiano di andare in conflitto se per istinto cercate di appoggiare il dito, quindi come consiglio personale: o uno o l’altro. Ho voluto tenerli attivi entrambi ma nei classici sblocchi “di fretta” mi sono ritrovato spesso a dover inserire il pin manualmente.

Conclusioni e prezzo

Era del vecchio X3 che non provavo un Oppo, e ricordo questa casa produttrice quando ancora non era “occidentalizzata” e i primi smartphone andavano importati dalla Cina tramite rivenditori e giri assurdi. Questa “nuova Oppo” mi piace, sta spingendo molto e si sta ritagliando una gran fetta di mercato in un certo senso entrando dove Huawei non può più essere e dove forse non sarà mai più. Spesso infatti si paragona Oppo alla “nuova Huawei” e credo non ci sia niente di più giusto.

Tornando Find X5 Pro: è un telefono eccezionale, un vero top di gamma con Hardware da paura, ben ottimizzato e performante. La fotocamera, critica personale per i ritratti a parte, è ottima sopratutto nella resa dei colori. Perfetto il display. Il software è oggettivamente molto buono per essersi comunque affacciato sul mercato occidentale (che ha esigenze e abitudine molto diverse da quello orientale), ha ancora un retrogusto asiatico, ma sono certo che arriverà a sorprendermi nel giro di poco.

Il prezzo è il tasto dolente. Siamo a 1299€ nel momento in cui scrivo in bundle con Watch Free, Wireless Charger AirVOOC 50W e Kevlar Protective Case. Prezzo che Oppo tende anche a mantenere nel corso dei mesi (non si svaluta eccessivamente come accade invece altri brand) e che quindi deve convincere così com’è. E’ alto, forse troppo, ma fa compagnia agli altri top di gamma in commercio.

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