Samsung Galaxy Note 4: la recensione

26 Marzo 2015112 commenti

Annunciato durante il secondo evento Unpacked del 2014 in occasione dell'IFA di Berlino, Samsung Galaxy Note 4 è la quarta evoluzione del tanto amato phablet della casa coreana che continua a migliorare e a sorprendere anno danno dopo anno.

La confezione

Con Galaxy Note 4 Samsung abbandona la scatola con effetto legno e passa ad una più classica ma elegante confezione in normale carta colorata. Non cambiano struttura e contenuto:

  • Alimentatore da 2.0A
  • Auricolari Samsung in-ear con gommini di varie dimensioni
  • Ricambi per punta S-Pen con estrattore
  • Manualistica

Il dispositivo

Rispetto al Galaxy Note 3, il nuovo modello integra un display da 5.7 pollici con risoluzione QHD (1440 x 2560 pixel) per un totale di ben 515 ppi contro i “soli” 386 del predecessore. Il tutto è ricoperto dal nuovo vetro Corning Gorilla Glass 4. Oltre ad una maggiore precisione della S Pen, le novità hardware degne di nota finiscono purtroppo qui; si tratta infatti di un upgrade minore rispetto a quello visto nei precedenti anni sulla gamma Galaxy in quanto già il vecchio modello vantava caratteristiche di tutto rispetto per l’anno 2013 che abbiamo ritrovato sulla nuova versione con l’eccezione della USB 3.0 che è stata, inspiegabilmente, rimossa.

Di seguito le caratteristiche tecniche di Galaxy Note 3 e Galaxy Note 4 a confronto.

Galaxy Note 3 Galaxy Note 4
Processore Qualcomm Snapdragon 800 Quad Core da 2.3 GHz Qualcomm Snapdragon 805 Quad Core da 2.7 GHz
RAM 3 GB 3 GB
Display 5.7 pollici con Gorilla Glass 3 5.7 pollici con Gorilla Glass 4
Risoluzione Full HD (1920×1080) – 386 ppi QHD (2560×1440) – 515 ppi
Fotocamera posteriore 13 Megapixel 16 Megapixel
Fotocamera anteriore 2 Megapixel 3.7 Megapixel
Batteria 3200 mAh 3220 mAh
Dimensioni 151.2 x 79.2 x 8.3 mm 153.5 x 78.6 x 8.5 mm
Peso 168 g 176 g

Qualche novità in più riguarda invece l’estetica del Galaxy Note 4 che ha finalmente la sensazione di essere un dispositivo premium con varie rifiniture cromate ed un profilo non lineare in prossimità degli angoli che piace molto. Il display risiede qualche decimo di millimetro più in basso rispetto al bordo in modo da garantire un’ulteriore protezione dai graffi, sopra di esso sono posizionati lo speaker, i sensori di prossimità e luminosità e la fotocamera da 3.7 Megapixel; più in basso invece è presente il classico tasto Home fisico con lettore biometrico accompagnato dai due tasti soft touch “Indietro” e “Multitasking“.

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Il lato destro è dedicato al tasto accensione, quello sinistro al bilanciere del volume.

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Nella parte inferiore è situata la porta Micro USB (2.0, come anticipato) con ben due microfoni “principali” e lo slot per la S Pen.

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Superiormente, invece, abbiamo il terzo microfono per la riduzione dei rumori di sottofondo, l’uscita audio jack da 3.5 mm e la porta IR per il controllo remoto di TV e altri elettrodomestici.

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La cover posteriore, realizzata in plastica, ha un disegno simile alla pelle ed è rimovibile per consentire l’inserimento di Micro SIM, Micro SD e batteria da 3220 mAh. Nella parte centrale superiore ha sede la fotocamera da 16 Megapixel con flash singolo a LED e sensore di battito cardiaco – utilissimo su un phablet (……..). Più in basso troviamo lo speaker mono.

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Display

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Il display di Galaxy Note 4 è forse la più grande novità dal precedente modello. Le dimensioni non cambiano – restano 5.7 pollici – ma la risoluzione ha subito un incremento da Full HD a QHD (l’impropriamente chiamato “2K”) con ben 515 PPI, oltre 100 in più rispetto al precedente Note 3. Il pannello Super AMOLED di Samsung è ormai una garanzia: dopo aver risolto negli anni il problema dei bianchi azzurrati (diciamo quasi del tutto, ma dipende da prodotto a prodotto) si conferma a nostro giudizio il miglior display attualmente in commercio su uno smartphone. Rispetto al Nexus 6 (definito da molti come il suo diretto concorrente) i colori sono leggermente più chiari e paiono un po’ più realistici. La visuale è ovviamente ottima da ogni angolazione e anche sotto al sole abbiamo avuto un buon riscontro. Nota positiva degli smartphone Samsung è la possibilità di poter regolare la luminosità dei display con un range ampissimo, in questo modo avremo sempre il settaggio giusto anche negli ambienti più bui.

Fotocamera

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La fotocamera posteriore di Galaxy Note 4 ha un sensore da 16 Megapixel con stabilizzatore ottico (Smart OIS) e flash LED singolo, questa è sicuramente un altro punto forte di Samsung che ha iniziato a farsi notare a livello di comparto fotografico a partire da Galaxy S3 ed S4, i primi a montare obiettivi di un certo livello. Il dispositivo scatta foto fino a 5312×2988 (16MP in 16:9) e registra video Ultra HD (4K), dunque fino a 3840×2160 per soli – però – 5 minuti. Senza stare ad elogiare il sensore che già conosciamo vi lascio alla galleria e ad un breve test video dove si nota anche il funzionamento dell’OIS+.

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Parlando invece di software vero e proprio, premendo il pulsante “Modo” accediamo alle varie modalità di scatto e registrazione offerte da Samsung gratuitamente. Tra queste troviamo degne di nota”Scatta e scegli“, “Tour virtuale“, “Rallentatore” e “Movimento rapido“. Accedendo allo store è possibile scaricare altre 6 funzioni oltre a quelle già preinstallate.

Software

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Per quanto riguarda il comparto software, Galaxy Note 4 viene inizialmente venduto con Android 4.4 KitKat, ora già aggiornato alla versione 5.0 Lollipop: l’aggiornamento, come in tutti gli smartphone Samsung, necessita di un ripristino ai dati di fabbrica a causa dei tanti problemi che si riscontrano nell’uso quotidiano dopo un update.

La nuova versione dell’interfaccia TouchWiz, introdotta con il Galaxy S5 al Mobile World Congress 2014, migliora drasticamente – e finalmente – la fluidità complessiva del sistema: lag e impuntamenti sono diventati quindi molto più sporadici rispetto ai precedenti modelli (anche solo i più “recenti” Galaxy Note 3 o Galaxy S4) che non erano di certo sinonimo di estrema velocità. Anche durante l’uso quotidiano con SMS, email e navigazione web il sistema gira senza particolari problemi. Unico neo l’avvio di Flipboard dalla Homescreen (facendo swipe da sinistra a destra) che richiede qualche secondo di troppo; i contenuti sono comunque fruibili in modo piuttosto fluido una volta caricati.

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Nessuna novità circa le applicazioni preinstallate proprietarie di Samsung quali Galaxy Apps, myGalaxy, PEN.UP e Smart Remote oltre alle classiche app come Galleria e Lettore Multimediale che vanno a sovrapporsi alle predefinite di Android.

Per quanto riguarda l’integrazione con la nuova release Lollipop, già disponibile da alcune settimane, Samsung ha fatto un ottimo lavoro aggiornando parte dell’interfaccia e alcune app di sistema come Dialer, Rubrica, Messaggi e Calendario che integrano a pieno il “Material design”. Alcuni menu del sistema, in primis la barra delle notifiche e i quick settings, hanno subito una semplice “colorazione” con tonalità più accese in modo da rispettare le nuove linee guida introdotte da Google.

Trattandosi di Galaxy Note abbiamo a disposizione tutte le funzionalità studiate appositamente per la S Pen che continua a migliorare anno dopo anno diventando sempre più precisa con un numero di PPI senza precedenti. Sempre incredibile la semplicità e la precisione con cui la calligrafia venga letta e convertita con estrema precisione.

Avvicinando il pennino allo schermo e cliccando il pulsante fisico laterale viene avviato il menu a torta Air Command che include le seguenti funzioni:

  • Memo Rapido: per prendere note rapide e intelligenti dalle quali è possibile poi ricavare numeri di telefono, indirizzi email e informazioni con cui interagire in un secondo momento (ad esempio annoto un numero di telefono e poi lo salvo in rubrica semplicemente scrivendolo “a penna”).
  • Selezione intelligente: consente di selezionare un’area rettangolare del display dalla quale si è poi in grado di estrapolare testi da poter condividere con altre applicazioni
  • Clip immagini: esegue uno screenshot selezionando l’area a mano libera
  • Scrittura schermo: esegue uno screenshot completo e consente la sua modifica con testi e disegni.

Oltre a queste funzionalità dedicate, non manca di certo S Note, una delle applicazioni più amate dagli utenti Galaxy Note appassionati di disegno, e il multi windows che ci consente di gestire più applicazioni in differenti finestre dividendo lo schermo in due o utilizzando Pop Up.

Si tratta dunque complessivamente di un ottimo software pensato principalmente per gli utenti business che non possono fare a meno di avere “una penna digitale a portata di mano”. Tuttavia, come già anticipato, non abbiamo riscontrato particolari novità dal precedente Galaxy Note 3; speriamo Samsung si rifaccia a fine anno con il nuovo Note che, viste le novità di Galaxy S6, dovrebbe portare qualcosa di più magari anche lato design.

Batteria e risparmio energetico

Galaxy Note 4 monta una batteria da 3220 mAh (20 in più del precedente modello) che garantisce un’autonomia ottima che soddisfa le aspettative di un giorno intero con utilizzo intenso e anche due giorni senza “stressarla” troppo. Purtroppo la ricarica Wireless non è supportata nativamente. Non mancano invece le opzioni di risparmio energetico che abbiamo già visto e apprezzato su Galaxy S5, queste si dividono in due:

  • Normale: consente di limitare i dati in background, le prestazioni e mostrare l’interfaccia utente in scala di grigi anziché a colori. Ogni opzioni è selezionabile singolarmente.
  • Avanzato: viene applicato un tema in scala di grigi con home semplificata ad un limitato numero di applicazioni disponibili. E’ sempre presente una durata di batteria residua che è, solitamente, molto alta rispetto all’utilizzo normale del dispositivo (si parla anche di intere settimane a batteria carica completamente).

La modalità “avanzata” rende il dispositivo quasi un vecchio cellulare che chiama e riceve messaggi con un autonomia stimata di giorni e giorni. E’ possibile comunque abilitare la rete 3G per navigare o utilizzare per esempio WhatsApp, in questo caso il tempo residuo stimato calerà e neanche troppo lentamente.

Conclusioni

Dopo averlo provato per alcune settimane seppur, lo ammettiamo, con un discreto ritardo, possiamo promuovere il Galaxy Note 4 con riserva. Questa non è attribuibile allo smartphone in sé ma a Samsung, nella speranza che ad arrivare al prossimo IFA di Berlino (dove sarà presentato molto probabilmente il Galaxy Note 5) ritrovi l’inventiva che è mancata nella realizzazione di questo phablet che, pur rimanendo ottimo e primo nella sua categoria, non ha nulla di nuovo che faccia dire “wow”. D’altronde il vero protagonista è stato Note Edge che a Settembre era ancora una novità mai vista prima (ora con S6 Edge sembra solo un prototipo).

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