Doogee Shoot 2: la recensione

14 Aprile 201714 commenti

Doogee Shoot 2 è un dispositivo entry-level che, come suggerisce il nome stesso, vuole focalizzarsi sul lato fotocamera. Sarà riuscito a raggiungere l'obiettivo prefissato?

UNBOXING

Il dispositvo fornitoci si tratta di un press-sample, perciò non dotato della confezione originale.

Design

Sin dal primo contatto con Doogee Shoot 2 risulta evidente che il dispositivo sia stato realizzato per la fascia più bassa del mercato. Questo non è necessariamente dovuto al look cheap del terminale, ma anche alle sue contenute dimensioni, caratteristica ormai ristretta ai dispositivi dal costo esiguo.

Come suggeriscono questi particolari, Doogee Shot 2 si presenta con un design anonimo e riciclato, non fornendo la benché minima novità.
Se non altro, trasmette almeno l’idea di essere un terminale molto solido e che non teme i maltrattamenti.

La zona frontale del dispositivo presenta lo schermo da 5 pollici assieme al sensore di prossimità, di luminosità, l’obiettivo della fotocamera e il LED di notifica.
In basso troviamo il tasto home fisico, che svolge anche la funzione di sensore biometrico, affiancato da due tasti capacitivi.

Le cornici sono decisamente sostanziose, rendendo il dispositivo più grosso del dovuto, seppur mantenendosi nel range dei device extra-small, in particolare ora che lo standard per un flagship si attesta su un minimo di 5.5 pollici.

La zona posteriore è dove si trova il doppio sensore della fotocamera a cui deve il nome lo smartphone, accompagnato dal LED Flash. A differenza della zona frontale del dispositivo, quella posteriore è ben più gradevole alla vista, essendo basata sul design standard utilizzato da Doogee anche sui suoi terminali più performanti.

Quella che potete vedere in questo scatto è in realtà una cover rimovibile che nasconde la batteria e gli slot in cui è possibile inserire le due SIM e la scheda di memoria SD.

In questa sezione troviamo solamente il jack da 3,5 mm e l’ingresso USB. Quest’ultimo non è intagliato perfettamente per accomodare i cavi USB, rendendone l’utilizzo difficoltoso per l’utente.

Qui possiamo trovare solamente queste due sezioni forellate, dove unicamente quella posta a sinistra mostra effettivamente lo speaker.

Non essendo dotato di un tray che contiene micro SIM e SD Card, né tantomeno tasti aggiuntivi, questa sezione risulta priva di elementi di interesse.

Nel lato opposto, quello destro, troviamo il tasto Power e il bilanciere per la regolazione del volume. Come risulta da ambo le foto, il device non soffre di uno spessore elevato.

 

SPECIFICHE TECNICHE

Sistema Operativo Android Nougat 7.0
Processore MTK6580 Quad-Core 1.3 GHz
RAM 1 GB
Memoria 8 GB espandibili mediante SD
Display 5.0″
Risoluzione 1280×720 pixel, 294 PPI
Fotocamera posteriore HM5040 5 MP, f/2.2
Fotocamera anteriore HM5040 5 MP f/2.8
Batteria 3360 mAh
Dimensioni  142,6 x 72,6 x 9,5 mm
Peso 132 g
USB Micro USB
Tipologia SIM Micro SIM (Slot 1), Micro SIM (Slot 2)

Display

Il display che possiamo trovare su Doogee Shoot 2 è un semplice pannello da 5 pollici in risoluzione 1280 x 720 pixel e con una densità di pixel-per-pollice pari a 294. Insomma, niente di eccezionale, come è lecito aspettarsi da un device di questa fascia di prezzo.

Nonostante a livello qualitativo il display non sia assolutamente nulla di superlativo, è comunque dotato di software MiraVision che permette di modificare a proprio piacimento la resa visiva del pannello, incrementandone la qualità percepita.

Parlando invece di luminosità, la questione si rende buffa perché le differenze tra quella minima e massima sono ridotte, riuscendo quindi a fallire nei due principali contesti quotidiani: non abbastanza luminoso all’esterno, e decisamente fastidioso all’interno.
Per questo stesso motivo mi riesce difficile esprimere un giudizio riguardo il sensore di luminosità, poichè tutti i valori impostati sono talmente vicini tra loro da far sembrare la luminosità, più che automatica, fissa.

 

Fotocamera

Doogee Shot vuole essere il device con il doppio dispositivo più economico al mondo, e fin qui direi missione riuscita. Sarebbe stato meglio se invece la missione fosse stata “device con buon doppio sensore più economico al mondo”, e questo perché l’unità che troviamo su Doogee Shoot 2 è persino lontana dall’insufficienza.

Il sensore doppio da 5 MPx scatta foto di qualità pessima, molto rumorose e dai colori spenti persino in contesti di forte luce naturale, mentre per quanto riguarda ambienti interni, o più generalmente al buio, ci attestiamo su un livello che solo la parola “infimo” può descrivere.
Le foto catturate all’imbrunire fanno sembrare di essere a tarda notte, e il LED Flash di cui è dotato non aiuta minimamente a risollevare la situazione, in quanto anch’esso lascia a desiderare.
Quanto detto è da applicarsi ovviamente anche ai video, la cui qualità è assolutamente scadente.

Credo che questo fallimento sia intrinseco all’obiettivo stesso, ossia realizzare uno smartphone super-economico incentrato sulla fotografia e che potesse perciò realizzare buoni scatti. La frase appena espressa si contraddice però da sola, in quanto per avere fotografie decenti è necessario disporre di un sensore di qualità e che di conseguenza fa lievitare il prezzo dello smartphone.
Inoltre, il target-buyer di un dispositivo così economico solitamente non è intenzionato a scattare buone fotografie ed è ben conscio che l’aspetto fotografico sarà il primo a essere sacrificato in favore di un taglio del prezzo finale, quindi personalmente non riesco a trovare alcun valido motivo per cui Doogee abbia dovuto porre l’attenzione su questo aspetto del terminale.

Software

Doogee Shoot 2 è dotato di Android 7.0 Nougat con in aggiunta qualche tweak/app di Doogee, ma che si rivelano aggiunte non necessarie per un motivo che tratterò a breve.
Il software è lontano dall’essere esente da bug e aggiungendo all’equazione un hardware di basso livello, il risultato finale è un’esperienza d’uso lenta e frustrante.
Girando il coltello nella piaga, è presente uno dei bug più deprimenti che io abbia mai sperimentato su un telefono Android: il display si spegne dopo cinque secondi di inattività a prescindere dall’impostazione definita nel menù apposito, alle volte addirittura ignorando app che forzano Android a mantenere attiva la retroilluminazione.
Provate a immaginare cosa significa leggere un messaggio su WhatsApp, un post su Facebook, una notizia su Androidiani e così via dovendo necessariamente effettuare un tap ogni cinque secondi.

Tornando a parlare del sistema operativo, tutto ciò che non sia Android Nougat Stock, è rappresentato da applicazioni pre-installate da Doogee. È però presente un problema insormontabile per molti utenti, ovvero la localizzazione in cinese di queste determinate app, che impossibilitano l’utente ad usufruirne.

Nel complesso il software non trasmette l’idea di essere stato ottimizzato in quanto vittima frequente di rallentamenti, o in casi più gravi di freeze, che fanno da ostacolo a qualsivoglia utente intento a utilizzare lo smartphone. Che la colpa sia del software o dell’hardware poco performante (a cui è associato un solo GB di RAM) è difficile da dire, ma in fin dai conti ciò non importa per noi consumatori, il cui interesse è quello di avere un dispositivo affidabile e performante.

Anche lo spazio di storage è al minimo sindacale con soli 8 GB, ma se non altro sono ulteriormente espandibili mediante scheda microSD. Negli screenshot sottostanti è possibile farsi un’idea della velocità di lettura/scrittura della memoria interna.

 

 

Multimedia

Lo speaker di Doogee Shoot 2 è discreto, il che è un notevole passo avanti rispetto a quanto letto sinora.
Sebbene la qualità dell’audio in uscita non sia delle migliori, se non altro il volume è sufficientemente elevato da consentire l’ascolto musicale o delle semplici notifiche, complice anche il buon posizionamento dello speaker stesso.

Sebbene il settore audio sia riuscito a ottenere una sufficienza, la stessa cosa non si può dire per il video. Purtroppo la GPU non riesce minimamente a riprodurre un filmato in 1080p e per quelli in 720p superare i trenta FPS significa causare notevoli lag che rendono impossibile la fruizione del contenuto multimediale.
Poco male, dubito dell’esistenza di utenti intenzionati a usare Doogee Shoot 2 come portable home theater.

 

Performance

Per poter mantenere un prezzo da budget phone e quindi un costo inferiore ai cento dollari, Doogee è dovuta inevitabilmente scendere a compromessi per poter lanciare sul mercato Shoot 2.
Senza usare mezzi termini, l’hardware di cui è dotato risulta assolutamente insoddisfacente, parliamo infatti di un MTK6580 Quad-Core 1.3 GHz affiancato da memoria RAM di solamente 1 GB e storage di 8.
Come potete immaginare, ciò comporta una scarsa efficacia nella corretta esecuzione del sistema operativo Android e delle sue app, sia in foreground che in background, trasformando l’esperienza d’uso quotidiana in qualcosa di realmente frustrante per via della lentezza disarmante con cui vengono svolte le operazioni.

Se quanto detto è riferito all’utilizzo normale del device, andiamo invece ad analizzare come si comporta nei test benchmark (la storia non cambia).

ANTUTU BENCHMARK

La sezione grafica proposta da AnTuTu è decisamente irriproducibile, anche in semplice risoluzione HD. Gli FPS raggiunti sono minimi, in media addirittura sotto i dieci (ricordo che la sufficienza è rappresentata dai trenta) e il punteggio totale raggiunto, 24034 punti, è anacronistico.

VELLAMO

Il prossimo test è il Vellamo. Questo è suddiviso in tre prove: la prima, misura la capacità del telefono nella navigazione internet con l’applicazione Chrome, mentre le altre due riguardano più specificatamente il processore, testando la sua efficacia nel processing in single core e in multi core. Punteggi bassi ovunque.

3D MARK

Passiamo ora a 3D Mark, che, per chi non lo sapesse, è un test dove viene riprodotta una complessa sequenza grafica 3D e il compito del device è quello di riuscire a renderla al meglio.
Esattamente come successo per AnTuTu, anche qui i risultati ottenuti sono veramente pessimi, e non credo esistano altre parole per descrivere correttamente questa prestazione.

 


GEEKBENCH 3

GeekBench 3 ha il compito di mettere alla prova la CPU e la sua capacità di calcolo single core e multi core. Qui è possibile notare la strategia di MediaTek in azione: migliorare le performance generali aumentando la quantità di core disponibili nello svolgere un determinato task.
Per quanto riguarda questo SoC in particolare, più core non significa assolutamente nulla, in quanto sono tutti poco efficienti.

 

Connettività

Come ormai ci hanno abituato i device cinesi, Doogee Shoot 2 permette di utilizzare due sim contemporaneamente sullo stesso dispositivo. Non utilizzando un tray come i terminali concorrenti, ma facendo invece ricorso a una back cover rimovibile, con Doogee Shoot 2 è possibile avere la seconda SIM senza dover rinunciare alla possibilità di espandere la memoria mediante scheda SD.

Shoot 2 supporta le seguenti frequenze:

2G – 850 / 900 / 1800 / 1900 MHz
3G
– 850 / 1900 / 2100 MHz

Nonostante sia stato bistrattato su all’incirca ogni aspetto finora descritto, se non altro in campo di mera telefonia, e mi riferisco alle chiamate, di problemi non ne ho riscontrato alcuno: la ricezione è di buon livello e la qualità dell’audio in chiamata è buona sia in entrata che in uscita.

Parlando invece di GPS e navigazione, tornano a presentarsi  lati negativi del terminale. Nonostante il fix avvenga in tempi tutto sommato accettabili, la navigazione risulta inutilizzabile: la posizione è aggiornata con estrema lentezza, e tutte le app utilizzate sono vittima di sostanziosi freeze e lag causati dal processore poco performante, così che risulta più semplice orientarsi mediante la stella polare piuttosto che con il proprio smartphone.

 

Autonomia

Ad alimentare Doogee Shoot 2 ci pensa una batteria da 3360 mAh che è praticamente l’unico componente del dispositivo a svolgere in maniera soddisfacente il suo lavoro. Il mix di schermo piccolo, illuminazione dal livello non troppo elevato e processore tutt’altro che energivoro fanno sì che Doogee Shoot 2 riesca a esser utilizzato, o semplicemente restare acceso, per molte ore consecutive.
Non è affatto difficile riuscire a raggiungere due giornate di utilizzo, e in alcuni casi speciali addirittura tre!

A dimostrazione di quanto detto, il test eseguito con PCMark mostra anch’esso risultati ben oltre la media degli smartphone attuali.
Finalmente un aspetto dello smartphone che convince.

 

SICUREZZA

Siamo arrivati oramai a un punto in cui anche device dal costo inferiore ai cento dollari sono dotati di sensore biometrico, come dimostra Shoot 2, ma a spendere poco si ottiene anche poco.

Il sensore è posto nella zona frontale del dispositivo e il suo utilizzo è anche quello di tasto Home, appoggiare il dito qui sopra permetterà di sbloccare il dispositivo… di solito.

Il riconoscimento è nell’ordine degli uno o due secondi, ma purtroppo non è certo definibile come accurato: più e più volte sarà necessario ripetere la procedura per poterla completare con successo.

Nel complesso, ritengo questa l’ennesima funzione su cui si sarebbe potuto tagliare per ottenere un device dal prezzo economico.

Verdetto Finale

Come potete già facilmente immaginare, Doogee Shoot 2 è stato bocciato su qualsiasi aspetto che non sia l’autonomia del device, e i motivi di questo fallimento sono presto detti.

Innanzittuto, ritengo che l’idea di creare un device economico basato sulla fotografia sia un concetto errato in partenza: l’utenza interessata all’acquisto di un budget phone non è particolarmente interessata all’aspetto fotografico e, ovviamente, un telefono in grado di realizzare scatti di qualità richiede componenti che non consentono materialmente di mantenere un prezzo di vendita inferiore ai cento dollari.

Anche volendo ignorare quanto appena detto, Doogee Shoot 2 non è nemmeno soddisfacente come budget phone. Utilizzare questo smartphone è una sofferenza che non può essere accettata nell’anno domini 2017, dove anche operazioni considerate banali come una ricerca su Google o la risposta a un messaggio su WhatsApp richiedono tempi relativamente biblici.

In conclusione, Doogee Shoot 2 non solo non riesce a raggiungere l’obiettivo prefissato di essere un camera-phone dal costo accessibile, ma non riesce nemmeno a raggiungere il semplice obiettivo di essere un budget-phone, poiché non riesce a svolgere in maniera efficiente alcun task.

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