Confezione
La confezione di vendita di Oppo Reno 4 è una delle più complete e ricche di accessori in circolazione. Al suo interno, infatti, troviamo:
- Alimentatore SuperVOOC 2.0 da 65W
- Cavo USB-A/USB-C
- Estrattore per il carrellino porta SIM
- Un paio di auricolari cablati in ear, la cui qualità mi ha convinto
- Una cover trasparente in silicone
- Una pellicola protettiva, preapplicata sul display
Design e costruzione
Reno 4 Pro non è certamente uno smartphone che passa inosservato. Personalmente ho adorato la back cover: i primi due terzi sono lucidi, mentre sulla parte inferiore troviamo disegnate le iniziali del produttore che vanno a formare una trama molto gradevole che va a spezzare la monotonia e che rende lo smartphone subito distinguibile. La colorazione che ho ricevuto in prova è la Space Black.
I tre moduli fotografici posteriori sono collocati all’interno di un modulo rettangolare, dove trovano posto anche il flash LED e il sensore LDAF. Gli obiettivi risultano piuttosto tozzi e sporgenti: personalmente non mi sono dispiaciuti, ma è questione di gusti. I bordi sono in alluminio: quello destro ospita il tasto di sblocco/accensione, vivacizzato da una linea verde che lo attraversa in verticale; sul lato destro troviamo il bilanciere del volume, mentre il bordo inferiore ospita lo speaker, l’ingresso USB-C, il carrellino porta SIM e un primo microfono. Il bordo superiore è invece praticamente spoglio, eccezion fatta per la presenza di un secondo microfono.
Complessivamente si tratta di uno smartphone molto piacevole da tenere in mano: è sottile, misurando solo 7.6mm di spessore, e leggero, con i suoi appena 172g, molto ben distribuiti. L’altezza di 159.6mm, tuttavia, rende impossibile l’utilizzo ad una mano, per il quale può venire in aiuto l’apposita funzionalità.
DISPLAY
Il display di Oppo Reno 4 Pro è un AMOLED con bordi curvi da 6.5” e frequenza di aggiornamento a 90Hz. Tra le altre caratteristiche degne di nota ricordiamo la frequenza di campionamento a 180Hz, la certificazione HDR10+, il rapporto di contrasto massimo di 5.000.000:1 e la luminosità massima di 1.100 nits, perfetta per interagire con lo smartphone anche sotto la luce del sole senza troppi problemi. Ricordiamo, ancora, la certificazione TÜV Rheinland, per la bassa emissione di luce blu.
Inutile dire che il refresh rate superiore ai classici 60Hz conferisca più fluidità durante l’utilizzo, tanto quando si scorre tra le varie pagine della home screen quanto quando decidiamo di dedicare qualche minuto al gaming.
I colori sono molto vivaci e nel complesso mi hanno soddisfatto. Il nero è inappuntabile, mentre il bianco presenta qualche piccola sbavatura, formando, soprattutto in prossimità dei bordi, degli aloni che si notano osservando lo smartphone di taglio.
Integrato nel display troviamo un lettore di impronte digitali, preciso e la cui velocità rientra nella media. Ottimo lo sblocco tramite riconoscimento facciale, che avviene quasi istantaneamente una volta acceso il display, anche in condizioni di scarsa illuminazione. E qualora ve lo foste chiesto: sì, lo smartphone è in grado di riconoscerci senza problemi anche quando indossiamo la mascherina.
Hardware e prestazioni
Sotto la scocca di Oppo Reno 4 Pro troviamo un processore Snapdragon 765G, 12GB di RAM e 256GB di memoria interna UFS 2.1 non espandibile. Si tratta, innanzitutto, di un processore ben rodato, visto a bordo di diversi dispositivi di fascia medio/alta, tra cui Google Pixel 5. Con questa dotazione l’utilizzo quotidiano non può che essere fluidissimo: in circa una settimana non ho mai riscontrato rallentamenti o crash di applicazioni, anche con un utilizzo intenso. Le app richiedono tempi di caricamento minimi ed il gaming è ottimo anche a dettagli alti, senza surriscaldare eccessivamente la scocca.
A bordo troviamo anche due altoparlanti stereo Dolby Atmos: il primo ha una ampiezza di 0.45mm, mentre il secondo di 0.4mm. La resa audio è eccellente: bei bassi e volume massimo molto elevato, senza mai sgranare.
Presente il chip NFC per i pagamenti in mobilità, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac e Bluetooth 5.1, mentre, purtroppo, mancano all’appello porta IR, radio FM e jack da 3.5mm.
COMPARTO FOTOGRAFICO
Reno 4 Pro è dotato di tre fotocamere posteriori: uno principale da 48MP (IMX586), uno grandangolare Ultra Night da 12MP (IMX708) e un teleobiettivo da 13MP, affiancati dalla fotocamera Triple LDAF.
Le foto scattate con questo smartphone, senza troppi giri di parole, mi sono piaciute molto. L’obiettivo grandangolare ha un’ottima apertura…
…Il teleobiettivo permette di raggiungere livelli di zoom elevati senza perdere eccessivi dettagli…
…E la camera principale restituisce scatti con colori realistici e ben bilanciati. Niente da dire sui video, registrabili a 1080p a 30 o 60fps oppure in 4K a 30fps e stabilizzati davvero bene grazie al sistema Ultra Steady Video 3.0.
Anche gli scatti macro sono molto ben riusciti.
Veniamo ora alle foto in notturna o comunque con scarsa illuminazione. Innanzitutto zoomando si nota un certo rumore, ma nel complesso le scene sono godibili. Le luci artificiali sono ben gestite e non restituiscono fastidiose scie.
La modalità notte mi ha sorpreso per la quantità di luce che riesce a catturare anche quando fuori è praticamente buio pesto; peccato però che necessiti di parecchi secondi per scattare, durante i quali servirà una mano particolarmente ferma per ottenere una foto che non sia terribilmente mossa. La modalità notte è forse preferibile al flash nel caso di ritratti o comunque quando si è piuttosto vicini al soggetto, visto che il flash tende a schiarire eccessivamente i colori, mentre con scene più ampie i colori risultano un po’ falsati. Lo scatto a sinistra è stato realizzato con il flash, mentre il secondo con la modalità notturna.
Chiudiamo questa sezione con un’occhiata alle funzionalità offerte dall’app fotocamera: alla modalità notte e alla modalità ritratto si aggiungono la scansione di testi, la panoramica, time lapse e slow motion. Grazie alla modalità cinema, inoltre, si possono regolare manualmente il valore di esposizione (EV), il bilanciamento del bianco (WB), la velocità dell’otturatore (S), la sensibilità ISO, la modalità messa a fuoco (AF) e l’impostazione dello zoom. Abbiamo inoltre Soloop, con una serie di funzioni di montaggio video, i filtri filmato e la modifica intelligente.
SOFTWARE
Il sistema operativo a bordo è ColorOS 7.2, basato su Android 10. Si tratta di un firmware stabile e ricco di funzionalità, dalla registrazione schermo alla clonazione delle app. Forse le opzioni di personalizzazione non sono moltissime, ma questo aspetto dovrebbe migliorare con l’arrivo di ColorOS 11.
Preinstallate troviamo alcune app Google, come YouTube, Maps, Calendar e Drive, e altre realizzate da Oppo stessa, come Orologio, Meteo, OPPO Relax, lettore musicale, lettore video e galleria. Manca un LED di notifica, ma a farne le veci ci sono i bordi del display, che all’occasione possono illuminarsi del colore che preferiamo
.
Nel menu Impostazioni è possibile personalizzare elementi la temperatura del colore, l’Always On display, il refresh rate dello schermo (60 o 90Hz), l’accensione e lo spegnimento automatici. È inoltre presente una sidebar richiamabile con uno swipe dall’esterno verso l’interno del display, dalla quale è possibile lanciare rapidamente una app di nostro interesse.
AUTONOMIA
Oppo Reno 4 Pro è dotato di una batteria da 4000mAh con supporto alla ricarica rapida SuperVOOC 2.0 a 65W.
Con un utilizzo medio/intenso sono riuscito a raggiungere le 9 ore e mezza di autonomia e quasi 6 ore e 40 minuti di schermo, più o meno così ripartite: circa mezz’ora di chat Whatsapp, un’ora tra Instagram, Facebook, Telegram e Gmail, un’ora di navigazione con Google Maps, un’ora e mezza di video su YouTube e circa tre ore di navigazione web con Google Chrome. Il tutto quasi esclusivamente sotto rete 4G.
Un utilizzo più blando, con un ricorso più frequente al Wi-Fi, mi ha invece permesso di arrivare a sera con il 33% di batteria residua, dopo 11 ore lontano dalla corrente e quasi 5 ore di schermo.
In generale raggiungere i due giorni di autonomia con questo smartphone sembra difficile, a meno che, ovviamente, non lo utilizziate davvero poco, ma non sarà un problema arrivare a sera con ancora una piccola percentuale di batteria residua. Ad ogni modo potrete sempre contare sulla ricarica a 65W qualora doveste trovarvi ad affrontare una giornata più lunga e impegnativa del solito: lo smartphone è infatti in grado di ricaricarsi completamente in 40 minuti scarsi, mentre lasciandolo attaccato alla presa per soli 5 minuti si riesce a ricaricare di circa il 30%. E guardare la percentuale di batteria residua aumentare a vista d’occhio (circa l’1% ogni 8 secondi) ha davvero dell’incredibile.
conclusioni
Oppo Reno 4 Pro nel complesso mi ha convinto: è dotato di un’ottima scheda tecnica che permette un utilizzo molto fluido, soddisfacente e privo di intoppi, tanto nella riproduzione delle app più comuni quanto di giochi più pesanti e con una grafica complessa. Il comparto fotografico è di buon livello e restituisce foto e video spendibilissimi.
L’aggettivo che utilizzerei per descriverlo è senza dubbio “equilibrato”: non c’è lo slot per la scheda SD, ma sarà difficile sentirne la mancanza visti i 256GB di memoria interna; la batteria non è da 4500 o 5000mAh (a tutto vantaggio del peso), ma la velocità di ricarica è supersonica e con pochi minuti potrete continuare ad usare lo smartphone per diverse ore.
Oppo Reno 4 Pro è disponibile da oggi, 15 ottobre, al prezzo di 799€. Si tratta di una cifra importante, anche alla luce di quanto offre attualmente la concorrenza, capace di sfornare smartphone dotati di processori ancora più prestanti anche a cifre inferiori. In ultima analisi abbiamo davanti un buonissimo device, ma forse per acquistarlo sarebbe meglio aspettare un corposo calo di prezzo, nell’ordine di qualche centinaio di Euro.