Recensione Amazfit Bip U: Eccellente in tutto, anche nel prezzo

5 Marzo 2021Nessun commento

Protagonista della recensione di oggi è Amazfit Bip U, uno smartwatch che vuole soddisfare anche l'utente più esigente. Come si comporta nell'utilizzo quotidiano? Andiamo a scoprirlo!

Confezione

La confezione di vendita di Amazfit Bip U è piuttosto essenziale: oltre allo smartwatch troviamo solamente il cavo per la ricarica e il manuale di istruzioni.

COSTRUZIONE E DESIGN

Amazfit Bip U presenta un ampio display da 1.43” TFT di forma quadrata, con risoluzione 320×320. Il display restituisce dei colori molto piacevoli alla vista ed è molto ben visibile sotto la luce diretta del sole, potendo contare su una luminosità massima molto elevata. Manca l’Always On Display, visto che non abbiamo tra le mani un AMOLED, ma poco male: lo schermo si riattiva molto rapidamente una volta sollevato il polso e risulta molto preciso nel captare il movimento.

La cassa ha dimensioni 42×35.3×11.4mm, con angoli stondati ed un pulsante laterale che può essere utilizzato per riattivare lo schermo, per accedere al menu principale del dispositivo e come tasto back durante la navigazione tra le diverse opzioni. Tenendolo premuto, invece, è possibile richiamare un menu a propria scelta, ad esempio quello con le diverse modalità di allenamento. Con i suoi 31g di peso risulta estremamente legge

ro ed è capitato spesso di dimenticare di averlo al polso.

Il cinturino è in silicone, molto leggero e sottile e di ottima qualità: pur avendo una pelle molto delicata non ho mai riscontrato alcuno sfogo o arrossamento indossandolo giorno e notte.

Nel complesso abbiamo a che fare con uno smartwatch molto elegante, indossabile sia durante l’attività sportiva sia nel corso di una giornata qualsiasi, ma che non sfigura nemmeno abbinandolo ad un abbigliamento un po’ più formale.

funzioni

Il primo avvio mi ha lasciato molto soddisfatto: l’orologio mostra subito un codice QR per scaricare l’app dedicata Zepp e l’individuazione del dispositivo da parte dello smartphone è immediata. Anche l’app è progettata molto bene, è rapida nella sincronizzazione, ricca di informazioni e offre anche diverse opzioni di personalizzazione, dalla possibilità di scaricare nuovi quadranti alla scelta dell’ordine con cui le diverse voci appaiono nei menu.

Amazfit Bip U è veramente completo dal punto di vista delle funzioni offerte: abbiamo il monitoraggio di oltre 60 attività sportive, l’analisi del sonno, il tracciamento del ciclo mestruale, la misurazione del battito cardiaco, del livello di SPO2 nel sangue e del livello di stress. È inoltre possibile impostare una sveglia direttamente dal dispositivo senza passare per l’app, utilizzare il cronometro ed impostare un timer, oltre che visualizzare le notifiche e declinare le chiamate inviando dei messaggi preimpostati al nostro interlocutore.

Non mancano meteo e lista delle cose da fare, oltre alla possibilità di controllare la riproduzione musicale del telefono. È anche disponibile la funzione Personal Activity Intelligence (PAI), un algoritmo che offre uno spaccato della nostra condizione fisica restituendo un punteggio che oscilla tra 0 e 125.

Insomma, su questo smartwatch c’è proprio tutto, tranne forse l’NFC ed il microfono integrato per rispondere direttamente dallo smartwatch ai messaggi, ma si tratta di assenze più che comprensibili vista la fascia di prezzo in cui si colloca, trattandosi di caratteristiche solitamente presenti su dispositivi molto più costosi.

Nel complesso l’esperienza utente è inappuntabile: i menu si possono navigare con grande fluidità, la vibrazione (regolabile) offre un buon feedback e GPS integrato è piuttosto rapido nell’aggancio.

La rilevazione del battito cardiaco è impeccabile e avviene in circa 15 secondi e lo stesso si può dire del monitoraggio del sonno, con una rilevazione puntuale dei risvegli, delle fasi di sonno profondo, sonno leggero e sonno REM. Precisa anche la misurazione della qualità dei pisolini pomeridiani, a patto però che durino almeno 20 minuti.

Quello che non mi ha convinto appieno è stata la precisione nella rilevazione dei livelli di ossigeno nel sangue (SPO2), che soprattutto in tempo di COVID potrebbe rivelarsi davvero utile per avere un’idea sul proprio stato di salute. Ho effettuato diverse misurazioni nell’arco di più giorni e ho ottenuto risultati piuttosto “ballerini”, tra il 93% e il 100%, mentre utilizzando un saturimetro l’output era stabilmente compreso tra il 98% e il 99%.

autonomia

La batteria ha una capienza di 225mAh, che promette una autonomia di 9 giorni. Si tratta di un risultato raggiungibile accettando qualche compromesso, ad esempio riducendo la luminosità al minimo e disabilitando opzioni come il monitoraggio continuo del battito cardiaco. Con un utilizzo più intenso, con luminosità tra il 50 e il 75%, effettuando diverse rilevazioni dei livelli di SPO2 e attivando tutte le funzioni più energivore, sono comunque riuscito a raggiungere i 6 giorni pieni di autonomia. Veramente niente male!

Conclusioni

Amazfit Bip U, senza troppi giri di parole, è un ottimo smartwatc. La qualità costruttiva ed il design mi hanno convinto, così come l’elevato numero di funzioni disponibili. È semplicissimo da configurare ed è affiancato da un’app davvero completa, che offre anche diverse opzioni di personalizzazione. Da migliorare c’è soltanto la precisione del sensore per la rilevazione dei livelli di SPO2, probabilmente tramite un aggiornamento software.

Viene venduto ad un prezzo di listino di 69.90€, ma tenete d’occhio le offerte in corso sia sul sito ufficiale sia presso le principali catene di elettronica, dove potrete acquistarlo senza difficoltà anche a 10 o 20€ in meno: trovare di meglio a questa cifra è veramente un’impresa. Se avete intenzione di acquistare un nuovo smartwatch e non avete un budget particolarmente elevato, lanciatevici, non ve ne pentirete!

 

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