Xiaomi Mi4: la recensione di Androidiani.com

21 Agosto 2014102 commenti

Presentato il 22 Luglio, il Mi4 è il primo smartphone Xiaomi pensato e lanciato sul mercato sotto la direzione di Hugo Barra.

Come al solito per i prodotti Xiaomi, sempre ai vertici delle preferenze di molti utenti asiatici, il 29 Luglio è stato venduto, in soli 37 secondi, il primo lotto.

Poiché, le prime recensioni italiane sembravano evidenziare problemi hardware, abbiamo contattato uno dei più affidabili store di Singapore Coolicool.com chiedendogli di mandarci l'ultimo lotto in vendita in Cina. Ringraziamo lo store per averci fornito a tempo di record (procedure doganali comprese) lo smartphone per la nostra recensione e per aver fornito, ai nostri lettori, il codice sconto forum-mi4-7.

La recensione in 10 punti:

  1.  Unboxing
  2.  Caratteristiche tecniche
  3.  Form Factor e qualità costruttiva
  4.  Schermo
  5.  Audio
  6.  Fotocamera e videocamera
  7.  Prestazioni
  8.  Interfaccia e parte telefonica
  9.  Batteria
  10.  Conclusioni

Unboxing

All’arrivo, la confezione è la classica in cartone kraft (in tedesco “kraft” significa forza) a cui ci ha abituato Xiaomi con i suoi device precedenti (Mipad, Mi3, Mi2s, Mi2). La scatola è costruita con uno dei prodotti cartari a più largo impiego del settore del confezionamento e dell’imballaggio. Si presenta di colore avana ed molto resistente alla trazione e allo strappo con la possibilità di reggere pesi fino a 60 kg. Usata come package per uno smartphone dona alla confezione un look minimale, senza fronzoli e, sicuramente, meno elegante di quella di Vivo, Oppo, Nubia o Oneplus! Nel retro della scatola, troviamo la data, il bollino per verificare l’autenticità dello smartphone, il lotto di produzione (nel nostro caso luglio 2014) ed alcune caratteristiche tecniche.

Aperta finalmente la scatola, vediamo, in puro stile Iphone, come lo smartphone sia il vero protagonista della scena occupando tutto lo spazio della prima scansia. Sotto il primo comparto, poi, troviamo una dotazione abbastanza povera di accessori (come per tutti i device Xiaomi!): caricabatterie da 1,2A con presa americana, una graffetta per rimuovere il carrellino della microSD contenuta in un’altra piccola confezione e due brochure contenenti le istruzioni d’uso e la garanzia e, infine, il cavo usb-micro usb.

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Caratteristiche tecniche

La versione dello Xiaomi Mi4 che abbiamo recensito è quella con 16GB di memoria interna e supporto alla connettività 3G. La versione 4G Lte, compatibile con le reti europee, arriverà verso la fine dell’anno, mentre a fine agosto sarà disponibile, in Cina, il modello con 64GB di spazio d’archiviazione interna.

La combinazione di chip che monta la versione dello Xiaomi Mi4 3G è Qualcomm 8274AC + WTR1625. Con questa configurazione è impossibile supportare, via software, le reti 4G quindi abbandonino ogni speranza coloro che si affidano al modding per sopperire a questa mancanza. Per supportare la rete 4G, è necessario, infatti, utilizzare un’altra combinazione di chip e, cioè, Qualcomm 8974AC + WTR1625L (più costosa, rispetto alla precedente, di circa 18 euro). In basso le reti supportate e lo schema RF dello Xiaomi Mi4 3G.

schema

I vari modelli del Mi4 avranno tutto lo stesso SOC Qualcomm Snapdragon 801 con clock a 2.5Ghz, affiancato dalla GPU Adreno 330. La memoria RAM è da  3GB di tipo LP-DD3 933Mhz16 o 64 GB di memoria interna eMMC 5.0. Lo schermo, così come il precedente top di gamma di Xiaomi (Mi3) ha ancora una diagonale da 5 pollici con risoluzione Full HD 1920 x 1080 pixel (utilizzabile con guanti e mani bagnate) a 441 ppi. Nella tabella che segue abbiamo comparato il Mi4 i top di gamma di Samsung, Sony ed HTC.

misure

Nella tabella che segue abbiamo comparato il Mi4 ai top di gamma di Samsung, Sony ed HTC.

confronto

Specifiche/ Telefono Samsung S5 Sony Xperia Z2 HTC One M8 Mi 4
CPU 2.5GHz Qualcomm Snapdragon 801 2.3GHz Qualcomm Snapdragon 801 2.3GHz Qualcomm Snapdragon 801 2.5GHz Qualcomm Snapdragon 801
RAM 2GB 3GB 2GB 3GB
Memoria interna 16GB/32GB 16GB 16GB/32GB 16GB/64GB
GPU Adreno 330 Adreno 330 Adreno 330 Adreno 330
UI UX magazine Sony UI Sense 5.0 MIUI 6
OS Android 4.4.2 Android 4.4.2 Android 4.4.2 Android 4.4.2
Display 5.1” SuperMOLED 5.2” IPS 5” SuperLCD2 5” IPS OGS screen
Risoluzione 1920×1080 1920×1080 1920×1080 1920×1080
Fotocamera Post:16mp, Front:2.1mp Post: 20.7mp,   Front: 2.1mp Post:4mp,   Front:5mp Post:13mp, Front:8mp
Batteria 2800mAh 3200mAh 2600mAh 3080mAh
Miglior prezzo    online 460 euro 450 euro 470 euro 370 euro

Guardando la tabella successiva, con le specifiche complete del Mi4, non possiamo non stigmatizzare l’assenza dell’NFC e della memoria esterna (grosso limite per il modello da 16 GB). Xiaomi ha giustificato la mancanza del modulo NFC sostenendo che solo l’1% dei possessori di uno Xiaomi Mi3 e Mi2A l’ha effettivamente utilizzato. Mi4 supporta l’uscita video tramite MHL, l’USB OTG ed è presente anche una porta ad infrarossi.

DISPLAY
Dimensioni 5 pollici
Risoluzione Full HD 1920 x 1080 pixels
Protezione L’azienda non specifica se ci sia la protezione Gorilla Glass. Alla vista ed al tatto non sembrerebbe
Altro IPS, 441ppi, realizzato da JDI
HARDWARE
Sistema Operativo MIUI ROM basata su Android 4.4 KitKat
Chipset Qualcomm MSM8974AC Snapdragon 801
CPU Quad-core 2.5 GHz Krait 400
GPU Adreno 330
RAM 3GB LPDDR3 a 933MHz
Batteria 3080 mAh, non rimovibile
Altro Ricarica rapida della batteria a 9V/1.2A (supporta anche 5V 2A), telecomando a infrarossi, bluetooth 4.0, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac dual-band
FOTOCAMERE
Posteriore 13 mega-pixel, Sony IMX214 con apertura F1.8
Anteriore 8 mega-pixel Sony IMX219 con apertura F1.8 e grandangolo di 80°
Specifiche autofocus, dual-LED flash, HDR in tempo reale, video 4K
Video 2160p@30fps, 1080p@30fps, HDR
MEMORIA
Interna 16/64GB ad alta velocità eMMC 5.0
Schede SD Nessuna
RETE
2G 850/900/1800/1900MHz,
3G 850/900/1900/2100MHz,
Servizi data DC-HSDPA, 42 Mbps; HSDPA, 21 Mbps; HSUPA, 5.76 Mbps;
CORPO
Dimensioni 139.2×67.5×8.9mm
Peso 149 grammi
Colori Bianco, Nero
PREZZO
Prezzo 365 euro al lordo degli oneri doganali – Da qui con codice sconto forum-mi4-7

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Form factor

Il form factor di questo Mi4 finalmente segna un passo vanti importante rispetto a Mi3. Il passo in avanti, deve essere inteso nella direzione della qualità costruttiva e dei materiali utilizzati e, non ancora, nell’originalità del design. Infatti, dal punto di vista degli stilemi utilizzati il retro dello smartphone richiama le linee dei Lumia di Nokia, le varianti nei materiali della back cover strizzano l’occhio a Motorola e Oneplus, infine, lungo la scocca, si assiste ad una lavorazione stile iPhone 5 di Apple.
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Anche se, per questo Mi4, è un benevolo eufemismo parlare di prodotto originale, il peso non eccessivo e la cura nell’assemblaggio me lo fanno preferire, di gran lunga, a tutti gli Xiaomi precedenti e lo ritengo perfino gradevole esteticamente.
posteriore
La back cover è tenuta da 15 clip e per rimuoverla facilmente consiglio una ventosa come in questa immagine.
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Nella parte frontale, spicca per bellezza, lo schermo da 5 pollici in tecnologia IPS in Full HD (1920 x 1080 pixel) da 441 ppi. I colori sono vividi, ma non eccessivamente saturati, ottima la luminosità e la sua regolazione automatica così come la visibilità alla luce del sole. Gli angoli di visione sono quasi da riferimento per un pannello IPS. In molte recensioni online ho letto che il display è ricoperto dal corning gorilla glass 3, ma toccandolo e osservandolo al microscopio elettronico, non ne sono così sicuro!. Stranamente (o forse correttamente!) in nessuna fonte ufficiale ho trovato riferimenti al tipo di protezione del display. Per tale motivo, fino a notizie ufficiali da parte del produttore, consiglio vivamente di applicare sul display una buona pellicola protettiva.
unboxing - Copia
In alto a sinistra troviamo il logo MI, sensore di luminosità e prossimità e la fotocamera da 8 megapixel.
In basso, i tasti soft retroilluminati (in ordine da sinistra: tasto del multitasking, tasto home e tasto back). La retroilluminazione è piacevole e via software c’è la possibilità di allungare il tempo di retroilluminazione. Sotto il tasto home c’è il led di stato RGB che trovo quasi invisibile all’aperto.
tasti

 Nella parte bassa troviamo lo speaker mono di buona qualità e l’ingresso per la micro USB. Grazie all’uso dell’alluminio nello slot d’ingresso, il cavo usb ha sempre un’ottima tenuta e risulta sempre connesso in maniera ferma e stabile. casse

 Sul lato superiore troviamo, sulla sinistra, l’ingresso cuffie e la porta ad infrarossi.

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Sul lato destro, nella parte alta, risultano visibili il bilanciere del volume (monoblocco) e il tasto d’accensione, entrambi restituenti un ottimo feedback.

bilanciere

Sul lato sinistro, infine, troviamo nella parte alta il carrellino per l’ingresso della microsim,  identico al carrellino di ingresso dell’iPhone con un movimento di estrazione preciso e sicuro. Purtroppo, qui devo segnalare un piccolo inconveniente. Il carrellino utilizzato, non consente di utilizzare un adattatore da nano-sim a micro-sim creando indubbi fastidi a coloro che usano una nano-sim con adattatore.

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Schermo

 Per Xiaomi era sicuramente difficile fare meglio di uno degli schermi più belli del 2013 e, per superare il Mi3, si è affidata nuovamente al consorzio JDI che ha fornito un altro schermo IPS spettacolare.  La schermo ha la tecnologia OGS ( One Glass Solution) e, pertanto, appare più sottile poiché è stato eliminato uno degli strati normalmente presenti nei classici display IPS.

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Qui potete vedere la comparazione tra gli schermi del Mi4(parte alta) e Mi3 (parte bassa) ed apprezzare il passo in avanti.

La temperatura del colore dello schermo è di circa 7335 K, valore abbastanza vicino a quello delll’iPhone 5s ed Htc One M8 pari a 7150 K. La scelta appare voluta e dona al terminale un bianco leggerissimamente tendente all’azzurrino.

temperatura

La gamma media dello schermo del Mi4 è 2.30 (valore di riferimento è 2.2). Ciò rende questo schermo leggermente impreciso poiché le immagini ci appariranno più scure di come dovrebbero essere in realtà. Di solito, un’alta gamma media serve per avere un’immagine  più contrastata rispetto al normale (probabilmente quello che Xiaomi stava cercando!). Come possiamo vedere dal grafico CIE, la riproduzione dei colori è più vivace e satura, soprattutto nel colore rosso ed è più ampia dello standard sRGB globalmente accettato.

gamma

In ogni caso, la Delta E (scala di grigi), dello Mi4 ha un valore discreto pari a 5,35 e ci suggerisce un sufficiente equilibrio tra i tre colori primari: rosso, verde e blu.

 

Lo schermo, pur non raggiungendo la mia soglia dei 500 nits ha, con i suoi 470 nits, una buona visibilità alla luce diretta del sole merito della superficie dello schermo poco riflettente.

lux

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Audio

 Purtroppo l’audio del Mi4, nel nostri test, è risultato generalmente inferiore a quello del Mi3. Con il fonometro abbiamo misurato la pressione acustica degli ultimi tre top di gamma di casa Xiaomi.

Test/Modello MI4 MI3 Mi2s
Capsula auricolare 11,3 11,5 11,2
Speaker 72,8 77,6 73,5
Telefono posto dentro una cover a calzino 67,5 72 72

In basso la schermata di riepilogo del software Rmaa usato anche per paragonare l’audio in cuffia con quello del Mi3. La differenza tra il Mi4 ed il Mi3 anche questa volta non è sensibile. Il maggiore rapporto segnale-rumore del Mi4 indica chiaramente che l’audio ha una qualità superiore poiché nasce dal confronto tra il livello del segnale musicale rispetto al livello di rumore di fondo cioè le interferenze indesiderate create dalle apparecchiature, ma, nel contempo, la gamma dinamica è inferiore al Mi3, inoltre il Mi4 risulta essere leggermente più sensibile alla distorsione del segnale audio originale (distorsione armonica totale)

Test Mi4
44.1kHz
Mi4
48kHz
Mi 3
Livello di rumore, dB (A): -93,4 -93,9 -89,3
Gamma dinamica, dB (A): 90,04 90,09 86,8
Distorsione armonica totale,%: 0,0021 0,0017 0,0043
Distorsione di intermodulazione,%: 0,059 1,03 0,12
Separazione Stereo, dB: -65,2 -65,2 -88

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Fotocamera

Già abbiamo illustrato le caratteristiche delle due fotocamere: 13 megapixel posteriore e 8 megapixel anteriore che con la UI della miui 6 si avvicina come software, ma non come qualità degli scatti, a quella dell’ Iphone 5. La qualità delle foto è, infatti, buona negli scatti all’aperto, ma appena sufficiente in quelli al chiuso o con scarsa illuminazione. Rispetto all’Iphone 5 o al Vivo Xshot ho notato evidenti problemi di bilanciamento del bianco poiché gli algoritmi software utilizzati tendono a produrre foto con colori caldi e con meno dettagli rispetto ad altri smartphone dotati del medesimo modulo fotocamera (Sony IMX214).

camere

Nei primi piani, più di una volta, mi è capitato di non avere una messa a fuoco buona e veloce e pensare che in sede di presentazione del Mi4 avevano esaltato proprio la velocità della messa a fuoco. Eccellente, come da tradizione Xiaomi, l’algoritmo HDR e, con questa modalità attiva, le foto vengono davvero bene.

Il MI4 mi ha deluso, invece, con foto con scarsa illuminazione. Il più delle volte ho avuto foto che presentavano rumore ed artefatti con una messa a fuoco piuttosto lenta, ma generalmente le foto notturne sono comunque paragonabili a quelle scattate da altri top di gamma (Oneplus One, Sony Z2, Lg G3).

Se l’apertura focale (F1.8) poteva far davvero sperare (era la stessa dell’ottimo Vivo Xshot) per me è l’assenza della stabilizzazione (hardware e software) che tende a penalizzare il terminale in queste situazioni. Il flash, anche se non dual-led, fa ottimamente il suo lavoro.

Discorso diverso per la fotocamera anteriore: è una delle migliori che abbiamo mai provato!. Per selfie e videochiamate è difficile trovare qualcosa di meglio. L’ampio angolo di ripresa potrà, poi, render felici gli amanti dei “selfie di gruppo”. Segnalo, infine, l’interessante software (invero presente anche sul Mi3) che riconosce l’età della persona inquadrata.

La galleria di foto può essere scaricata a questo link (ringraziamo l’amico stefyno88 per averle rese disponibili).

 I video girati, invece, hanno colori molto saturi, ma a molti potranno piacere molto proprio per questo. Discorso diverso è l’audio che soffre di numerosi clipping.

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Prestazioni

Il Mi4 è dotato del potente processore quad-core Qualcomm Snapdragon 801 da 2.5 Ghz affiancato dalla GPU Adreno 330 e da 3GB di Ram.  I risultati raggiunti nei benchmark sono eccellenti e lo pongono al vertice tra i top di gamma attuali.

Tipo di test Xiaomi Mi4 OnePlus One Samsung Galaxy S5 Sony Xperia Z2  Xiaomi Mi3 (Snapdragon 800)
GFX Bench T-Rex 27.5fps 28.5fps 27.2fps 27.0fps 27.2fps
Quadrant 24922 23620 24050 17945 20160
AnTuTu X 38533 36031 35144 32732 34991
Vellamo Metal 1295 1733 1642 1583 1190
3DMark – Ice Storm 19771 19654 18373 18753 18852
Geek Bench 3 – Single Core 1015 980 926 755 945
Geek Bench 3 – Multi Core 2930 2572 2805 2375 2795

Purtroppo durante la fase di benchmark abbiamo, però, rilevato che in condizioni di stress il terminale iniziava a scaldare parecchio all’altezza della fotocamera. Abbiamo utilizzato un termometro laser per rilevare la temperature nelle aree rosse visibili in questa immagine e che si è attestata tra i 48°- 50°. Nello stesso istante Cpu-Z misurava una temperatura di circa 70°.

Immagine

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Interfaccia

Al momento in cui scriviamo la recensione, la versione della MIUI disponibile è la 5 con un pacchetto d’installazione identico a quello utilizzato per il Mi3. Da circa una settimana 100 fortunati (sic!) beta-tester, quasi quotidianamente, stanno provando la versione alpha della miui 6. In redazione l’abbiamo potuta testare per alcuni giorni e, per le foto successive, abbiamo voluto inserirvi anche la lingua italiana. Alla luce di una settimana d’uso posso ragionevolmente ritenere la Miui 6 non vera rivoluzione nel mondo delle UI di derivazione android, ma una piacevole e ben riuscita evoluzione della Miui 5.

Il terminale arriva in Italia senza le applicazioni Google che possono essere facilmente installate tramite il Playstore. Miui.it si occupa della localizzazione in italiano con rom rilasciate settimanalmente (di solito il lunedì o il martedì). La versione localizzata ha anche la tastiera google di default al posto di quella cinese e diverse ottimizzazioni in alcune app e in molte immagini presenti nelle app stesse.

Chi non ha mai provato una MIUI deve sapere che l’esperienza d’uso è stravolta rispetto ad Android stock: l’aspetto è un po’ iOs e un po’ “manga”, ma un look serioso lo si può velocemente ottenere con la miriade di molti temi presenti (con la Miui 6 il primo aspetto è ancora più accentuato!).

Software: Browser

Il browser web stock è molto bello graficamente, ma non appare fluido e piacevole nell’utilizzo. Per risparmiare memoria usa un sistema a schede che tende a congelare quelle inutilizzate. Il sistema è di indubbia efficacia perché solo con molte schede aperte e dopo lunghe sessioni di navigazione abbiamo notato degli impuntamenti del browser dovuti all’esaurirsi della memoria.

Software: Multimedia

Lettore audio e lettore video sono due punti di forza della MIUI e, ovviamente, sul Mi4 funzionano bene, sono ricchi di funzioni e leggono quasi tutti i formati audio/video in circolazione. Purtroppo riteniamo alcuni lettori audio di aziende concorrenti quali Nubia e Vivo superiori per funzionalità a quello del Mi4 e troviamo imperdonabile la mancanza della possibilità di rendere flottanti queste finestre.

Miui 6

La Miui 6 introduce alcune piacevoli novità nella Miui. La più evidente è l’uso della modalità Immersive Mode, introdotta da Google con Android KitKat, che in Xiaomi chiamano Blur Style. Il suo uso è possibile solamente negli sfondi di sistema e, pertanto, si perderà personalizzando il wallpaper. In Xiaomi hanno studiato combinazione cromatica che non stanca la vista e tende generalmente a rilassare l’utente. A tal fine i cerchi e le linee hanno sostituito i rettangoli in quasi tutta la UI e tutte le icone sono state appiattite; inoltre le applicazioni sono state colorate in due tonalità, Bianco oppure Grigio. L’utente, comunque, potrà decidere di modificare gli stili e scegliere tra arancione, rosso e molti altri ancora.

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La barra di stato ha dimensioni e font più piccoli.

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Inoltre, interessante notare il comportamento dell’orologio nella barra di stato. Quando si è sulla home page del launcher ed è visibile il widget orologio l’ora scompare nella barra di stato, ma appena si scorre in un’altra pagina dove è assente il widget orologio appare di nuovo. Questa è solo per sottolineare il nuovo approccio seguito da Xiaomi: più spazio nella barra di stato, look pulito e più spazio per le notifiche.

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Anche il multitasking è stato rinnovato introducendo delle mini schermate a scorrimento. Inoltre è possibile eliminare queste card per sostituirle, on un pinch out, con le icone.

Il launcher è stato pesantemente rivisto: ora non solo ha un tutto nuovo look, ma è sicuramente più veloce e più comodo da usare.

I toggle sono stati pesantemente rivisti come design e come logica. Ora nella parte alta è visibile il widget musicale mentre nella parte bassa abbiamo la possibilità di selezionare la luminosità desiderata. I toggle sono 9 in fila di 3 elementi e, purtroppo, non è possibile cambiarne la disposizione o aggiungere altre scorciatoie.

Stravolto e semplificato anche il sistema delle notifiche che risulta sicuramente più flessibile e con una gestione più intelligente delle notifiche di sms, email o avvisi da parte delle applicazioni. Se, per esempio, ci arriva una chiamata mentre stiamo scattando una foto, solo una piccola parte superiore dello schermo notificherà l’arrivo della telefonata, ma l’applicazione fotocamera non verrà chiusa lasciandoci decidere se rispondere o rifiutare la chiamata. Inoltre, anche la schermata di blocco è stata maggiormente integrata con il sistema delle notifiche. Un semplice contatore ci informerà, ad esempio, sul numero di messaggi che ancora rimangono da leggere e premendo sulla notifica si aprirà l’app corrispondente.

Nel prosieguo vi propongo un confronto, per immagini, tra Miui 5 e Miui 6.

Lockscreen

Immagine

Toggles

toggle

Launcher

launcher

Multitasking

task

Impostazioni

impostazioni

Dialer

dialer

Orologio

task

Fotocamera

camera

PARTE TELEFONICA E CONNESSIONI

La ricezione del terminale non è da riferimento, ma è comunque buona. Il Wi-Fi ha una buona copertura a patto di disabilitare, nel menu impostazioni wi-fi avanzate, l’opzione di ottimizzazione del Wi-fi che, preoccupandosi di ridurre il consumo di batteria con connessione wi-fi attiva, ne riduce il raggio d’azione.

Abbiamo aperto la nostra recensione parlando di problemi hardware che ci avevano spinto a provare gli ultimi lotti di produzione. Il primo Mi4 che avevamo acquistato aveva, infatti, un audio gracchiante in conversazione, mentre quello usato in questa recensione ha un audio non gracchiante anche se ancora basso e un po’ “inscatolato”. Il discorso muta installando l’OTA del 18 Agosto della Miui 6. L’audio risulta più aperto e un po’ più alto anche della cassa mono. Il GPS non è fulmineo nel fix dei satelliti anche se fa egregiamente il suo lavoro non perdendo poi i satelliti agganciati. Discreta, poi, la precisione.

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Batteria

La batteria è uno dei punti di forza di questo smartphone. Con i suoi 3080 mAh  ha ottenuto,  nei nostri test, un ottimo punteggio. La batteria usa un chip SONY personalizzato dalla ditta Feimaotui.

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I terminale si ricarica da 0 a 100% in circa 2 ore e 25 minuti. La porta microUSB è realizzata con uno schema a 6-pin (vedi foto).  Lo standard per la porta microUSB prevede, inevce, l’uso di 5-pin mentre l’Oppo Find7, che supporta la c.d. ricarica veloce, usa uno schema a 7-pin. Il Mi4 supporta, grazia al suo caricatore, la modalità di ricarica Qualcomm 9V/1.2A (supporta anche 5V 2A).

 Ore d’uso continuo prima di scaricare completamente la batteria Ore Minuti
Chiamate 11 15
Navigazione 10 30
Video 11 10
Musica 17 10

6_pin

Vi ricordiamo, infine, che il consumo batteria è soggettivo e dipendente da molteplici fattori e che la nostra metodologia di testing (spiegata qui ) deve intendersi come tendenza e termine di paragone per gli altri cellulari che recensiremo nelle medesime condizioni e con i medesimi software installati.

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Conclusioni

Il mercato degli smartphone sta attraversando una profonda fase di trasformazione. Gli utenti smaliziati, col passare del tempo, hanno imparato ad apprezzare non solo i top di gamma di Samsung, Htc, Sony, Lg, ma anche soluzioni in grado di avere un elevato rapporto qualità prezzo. Gli acquirenti asiatici sono da tempo abituati a questo tipo di scelta e 1 su 7 acquista un terminale Xiaomi. E’, indubbio, che avendo provato a lungo il Mi4, al prezzo in cui è venduto in Cina, possiamo comprendere la ragioni del successo nel paese del Dragone.

In molti si chiedono quando Xiaomi approderà in USA e in Europa e se il Mi4 sia il terminale che possa fare da apripista. A mio avviso, è ancora prematuro ragionare di questo perché Xiaomi dovrebbe stravolgere il proprio modello di business attuale. Che senso ha uscire in questi mercati con prezzi vicini a quelli di brand molto più affermati? La bellezza della Miui sarà di per sé una ragione sufficiente d’acquisto? Usando le parole di Hugo Barra “Xiaomi si sta concentrando attualmente su i mercati emergenti” e, quindi, chi compra questo Mi4 deve mettere in conto almeno 100 euro di differenza con il prezzo del terminale in Cina. Il prezzo a cui si compra in Italia è molto vicino a quello di store online che vendono Galaxy S5, Sony Z2 o Lg G3.

La localizzazione in italiano della rom è affidata ai ragazzi di Miui.it che, purtroppo, non vengono supportati o retribuiti in nessun modo da Xiaomi e svolgono il lavoro di traduzione per pura passione. L’assistenza, nel migliore dei casi, è assicurata da store online italiani che ovviamente dovranno rivolgersi al fornitore cinese e questi a Xiaomi. Devono, poi, esser attentamente valutati gli “inviti” che Hugo Barra sta facendo agli store cinesi di non fare dropshipping verso l’Europa nonché l’apertura di numerosi e-commerce (http://www.mi.com/enhttp://www.mi.com/ph/, ecc.) gestiti dirattamente da Xiaomi.

Ciò premesso ritengo che alla luce dell’hardware e del software recensito Xiaomi abbia volutamente affrettato l’uscita sul mercato per rispondere, in patria, a Oneplus, difendersi dai nuovi Nubia Z7 e anticipare, il nemico di sempre, Meizu. Questo ha comportato che sia stata frettolosamente presentata una rom, la Miui 6, che è chiaramente in versione alpha, mentre la Miui 5 che viene installata sul Mi4 è stata ripresa pari pari dal Mi3 e con applicazioni quale il “telecomando ad infrarossi” ancora in cinese.

Per tutti quelli che non sono fan del brand o sono presi dalla smania del voler provare l’ultimo top di gamma a tutti i costi non posso che consigliare di attendere qualche settimana per avere una rom con bug sistemati (il lavoro settimanale di Xiaomi è, sotto questo profilo, encomiabile) e che possa sfruttare appieno il nuovo hardware (vedi fotocamera ed infrarossi). L’attesa sarà premiata anche da un prezzo in Italia maggiormente livellato verso il prezzo cinese e consentirà di valutare con attenzione il Meizu Mx4 o approfittare del calo di prezzo dei Nubia z7 mini o max. Agli irriducibili della Miui consiglio anche di valutare, con attenzione, se attendere, almeno, la versione a 64 GB.

COSA CI E’ PIACIUTO

  • Schermo
  • Batteria
  • Qualità costruttiva
  • Prezzo in Cina
  • Miui 6 (in prospettiva)

COSA NON CI E’ PIACIUTO

  • Assenza della memoria espandibile e dell’ NFC
  • Mancanza dell’LTE nel modello attualmente in vendita
  • Ottimizzazione fotocamera
  • Audio in capsula
  • Audio nei video
  • Scalda con giochi pesanti
  • Prezzo in italia
  • Pochi serie ragioni per preferirlo al Mi3 (soprattutto al suo prezzo attuale)

 Voto complessivo: 8,1

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