Xiaomi Mi4C: la recensione

22 Ottobre 201588 commenti

Xiaomi è uno dei pochi produttori cinesi che non ha certo bisogno di presentazioni. Il brand, è infatti famoso per aver presentato sul mercato prodotti dal design e prezzo davvero accattivanti. Mi4C è l'ultimo dispositivo prodotto dall'azienda e, oggi, andremo a vedere se è davvero degno del nome che porta.

Presentato lo scorso mese, Xiaomi Mi4C si propone di conquistare il mercato degli smartphone il cui prezzo supera di poco i 200€. Terreno difficoltoso, poiché la concorrenza propone prodotti accattivanti come Motorola Moto G o Asus Zenfone.

Prima di iniziare, voglio fare una piccola premessa: la recensione da me proposta si basa su test effettuati con l’OS che trovate installato al momento dell’apertura della confezione acquistata da GearBest (che come molti shop ha installato una versione personalizzata della MIUI). Questo perché ci interessa descrivere lo smartphone nella sua configurazione “standard” in modo da soddisfare le richieste di quella parte d’utenza che non si interessa al modding. Per i più geek vi sarà un paragrafo dedicato, soprattutto poiché l’usabilità del device cambia drasticamente.

update:

A Seguito dell’update del 21/10/15 tramite weekly, i problemi riscontrati a livello software, di cui si parla nella recensione sottostante, dovuti alla rom GearBest, sono completamente spariti. Segnalo dunque che con un cambiamento di ROM e passaggio a weekly (o stabile) si migliorano in modo estremamente considerevole le prestazioni e l’usabilità del device.

UNBOXING

Xiaomi Mi4C vi arriverà nella classica confezione color arancio che, ormai, contraddistingue l’azienda. All’interno troveremo, oltre al device, alcune semplici istruzioni per l’uso, l’alimentatore, il cavo USB Type-C e la clip per inserire le schede SIM.

Il dispositivo

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All’apparenza Xiaomi Mi4C presenta un design “familiare” che richiama le linee del fratello Mi4i, assieme a qualche accorgimento che per certi versi si ispira a Cupertino. I materiali sono sempre “economici” se paragonati a quelli dei principali competitor, ma la cura dei dettagli è evidente, e troverete estremamente confortevole la struttura compatta del telefono ed il profilo pulito.

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La parte frontale è caratterizzata dalla fotocamera da 5Mpx, accompagnata dell’usuale set di sensori, dalla capsula per le chiamate e da un LED di notifica altamente personalizzabile.

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Nella parte inferiore sono localizzati i tre pulsanti soft-touch, retroilluminati.

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Il retro è caratterizzato da una scocca unibody in plastica morbida. Nella parte superiore spiccano la fotocamera da 13Mpx, il flash LED dual tone ed il secondo microfono. Il lato inferiore vede localizzata la griglia dello speaker, assieme al logo Xiaomi.

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Il lato destro ospita sia il pulsante di accensione che il bilanciere del volume. Entrambi sono in plastica, nonostante all’apparenza possano anche sembrare piacevoli. Sulla sinistra troviamo, invece, lo slot per le SIM.

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Il jack per le cuffie è posto sul lato superiore, assieme all’ IR blaster per controllare vari dispositivi. Il lato inferiore, infine, ospita la porta USB Type-C ed il microfono principale.

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Nel complesso si tratta di un device solido e compatto, piacevole al tatto, sebbene un poco scivoloso. Punto forte è sicuramente il peso contenuto ed un Hardware di tutto rispetto. Mi4C viene infatti venduto in due configurazioni differenti: la prima presenta una memoria interna da 16GB correlata da 2GB di RAM, mentre la seconda raddoppia la memoria interna ed aggiunge 1GB di RAM. Entrambe le varianti presentano lo stesso processore Snapdragon 808 a 64-bit (6 core), ed una GPU Adreno 418. La scelta del processore è la medesima fatta da altri produttori: si vuole, difatti, evitare di utilizzare l’810 a causa delle alte temperature raggiunte.

Di seguito la scheda tecnica:

Processore Qualcomm Snapdragon 808 MSM8992
GPU Qualcomm Adreno 418 @600MHz
RAM 2 GB / 3GB
Memoria interna 16 GB / 32Gb
Display IPS 5 pollici, 1080 x 1920 pixel
Batteria 3080 mAh rimovibile
Fotocamera posteriore 13 Megapixel
Fotocamera anteriore 5 Megapixel
Peso 132g
Dimensioni 69.6 x 138.1 x 7.8 mm

DISPLAY

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Il pannello con risoluzione FHD del Mi4C è una delle caratteristiche che ho particolarmente apprezzato. Trattandosi di un LCD non avremo neri perfetti, ma tendenti al grigio, gli angoli di visuale, tuttavia, sono molto buoni, la luminosità è ottima e il sensore svolge egregiamente il suo compito, garantendo un buon bilancio sia al buio che sotto la luce diretta del sole. I colori tendono ad essere leggermente saturati (configurazione che personalmente apprezzo).

Non manca la possibilità di effettuare varie regolazioni: in particolare, via software è possibile intervenire sulla temperatura colore, scegliendo di spostarsi verso valori più bassi o più alti dello standard, e sul contrasto, scegliendo una regolazione automatica, impostando un valore normale o enfatizzato, per aumentare la luminosità dello sfondo.

FOTOCAMERA

Il sensore da 13 Megapixel montato su Mi4C, dotato di autofocus, svolge egregiamente il proprio dovere: con luce naturale e condizioni buone, si ottengono scatti apprezzabili, nitidi, e tutto sommato, forse, migliori di altri device al medesimo prezzo. La qualità dei dettagli è soddisfacente così come il dynamic range. L’interfaccia della fotocamera, poi è fra le migliori che io abbia provato.

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Si perde di qualità passando agli scatti notturni, ma per il prezzo a cui è commercializzato questo Mi4C ritengo che Xiaomi abbia fatto un buon lavoro, soprattutto per quanto riguarda i tempi di scatto e di messa a fuoco. I video, invece, rimangono nella media, con risoluzione massima a 1080p e possibilità di effettuare time-lapse. Ottima anche la modalità manuale di scatto, difficile da trovare su device di questa fascia.
La fotocamera frontale da 5 Megapixel (registrazione video fino a 720p) si comporta bene anche in condizioni di bassa luminosità, e sarà sicuramente apprezzata da coloro che fanno dei selfie uno stile di vita.

SOFTWARE

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Xiaomi Mi4C vi giungerà con a bordo Android 5.1.1 e MIUI V7. Qui emergono i primi problemi. Come già anticipato ho voluto testare il device con la ROM con la quale mi è giunto. La lingua italiana è disponibile e se selezionata vi permetterà di girare fra i vari menù senza perdervi, nonostante non tutte le opzioni e le finestre siano tradotte correttamente. La MIUI è sempre apprezzabile per la grande libertà di personalizzazione che lascia all’utente. Sono, però, molte le apps preinstallate in lingua cinese di cui farete fatica a sbarazzarvi (alcune si possono disabilitare). La grafica è piacevole e la grande quantità di temi presenti vi permetterà di cambiare frequentemente il look del vostro dispositivo. Perderete un pomeriggio a destreggiarvi fra le varie impostazioni che vi permetteranno di customizzare a fondo il telefono, controllando non solo i permessi di ogni applicazione, ma anche le notifiche ed il consumo della memoria, così come della batteria. Interessante la funzione di Edge control, che vi permetterà di sfruttare i bordi del device per effettuare determinate operazioni.

La nota dolente, in tutto ciò, è la reattività del sistema. Sono rimasto spiacevolmente colpito dalla lentezza di alcune transizioni, così come dai lag evidenti che si manifestavano durante l’uso quotidiano dell’applicazione. Talvolta raggiungevo livelli tali per cui le applicazioni di Benchmark venivano uccise dal sistema perché la memoria disponibile non era sufficiente. Tutto ciò è da imputare ad un software non definitivo e per molti aspetti acerbo, forse “insozzato” anche dai market che vi forniscono il device. E’, però, giusto avvertirvi del fatto che, se deciderete di comprare il dispositivo senza andare a modificarlo, quello che vi potrebbe attendere è uno smartphone dalla pessima usabilità. Le temperature raggiunte dal device, in queste condizioni, sono piuttosto elevate, e la batteria ne risente pesantemente (ne parleremo più avanti).

Per quanto riguarda l’usabilità del device con applicazioni pesanti, come RR3 o Asphalt 8, se non si chiuderanno a causa della poca memoria, gireranno senza problemi. Di seguito potrete, poi, trovare alcuni test Benchmark effettuati sulla rom “standard”.

Parlando di connettività, non si registrano particolari problemi. La ricezione è buona e l’audio in capsula è soddisfacente. Ottima la gestione delle SIM, così come la connettività Wi-Fi e Bluetooth. Non delude nemmeno lo speaker che offre una buona qualità, soprattutto in reparto multimediale. Parlando di valori SAR, non sono riuscito a trovare un indicazione precisa ma, nella documentazione, viene riferito che questo è inferiore ai 2 W/kg.

Giungiamo dunque all’argomento Custom ROM. Inorridito dalle prestazioni così opprimenti di questa unità, ho deciso di fare un giro sul web e vedere i pareri di alcuni forum internazionali. Il device veniva presentato come un piccolo gioiello, cosa che mi ha fatto insospettire. Ho quindi deciso di cambiare ROM flashando la weekly build disponibile su xiaomi.eu. Le cose sono decisamente migliorate, ed il device è praticamente rinato, viste le condizioni in cui giaceva prima. Non solo ho registrato meno lag (qualche transizione ancora ne soffre, ma la MIUI è comunque pesante), ma la fluidità generale è migliorata, e mi sono, inoltre, sbarazzato di tutto quel “bloatware” cinese, praticamente inutilizzabile. Il mio consiglio, dunque, è di effettuare queste operazioni non appena vi arriva il telefono, in modo da guadagnare un sistema “pulito” prima di effettuare una qualsiasi operazione. Fra le altre cose, nelle weekly è presente il supporto italiano completo, fattore da non sottovalutare. Per maggiori informazioni, vi invito a fare un giro nella sezione dedicata a questo device sul nostro forum.

BATTERIA

Con 3080mAh di batteria ed un hardware all’apparenza equilibrato, mi sarei aspettato risultati piuttosto soddisfacenti, ma, proprio a causa di un software non ottimizzato, non sono riuscito a superare le tre del pomeriggio con un uso semplice, raggiungendo a malapena le due ore di schermo. La CPU lavora molto in background, non farete fatica ad accorgervene, viste le temperature raggiunte dalla scocca posteriore.

Più equilibrata diviene, invece, una volta cambiata la ROM. In questo caso i consumi diminuiscono notevolmente, e sono riuscito ad arrivare fino ad ora di cena, con il mio uso intensivo (e si, è realmente intensivo). Si spera che con i continui aggiornamenti, l’autonomia migliori ancora.

Conclusioni

Xiaomi Mi4C è dunque un device interessate. Al prezzo a cui è venduto risulta concorrenziale senza ombra di dubbio. Se ne beneficerete o no, dipenderà da quanto tempo sarete disposti a perderci sopra, tenendo monitorate le release delle varie ROM, sempre pronti ad aggiornare il device, con qualche operazione di manutenzione. Le prospettive future sono buone, e se rientrate in questa categoria di persone, non avrete problemi. Il telefono è disponibile su Gearbest a circa 215€ nella versione Standard.

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Cosa ci è piaciuto:

  • Materiali e qualità costruttiva
  • Fotocamera
  • MIUI e personalizzazione

Cosa non ci è piaciuto:

  • La ROM preinstallata da GearBest rende praticamente inutilizzabile il prodotto
  • Batteria insufficiente a coprire metà giornata
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