Xiaomi RedMi 6 Pro, l’ennesimo capolavoro del manufacturer cinese – Recensione

7 Settembre 201830 commenti

Xiaomi RedMi 6 Pro è l'ultimo arrivato della famiglia RedMi, divenuta famosa per i suoi prodotti dal rapporto qualità/prezzo estremamente favorevole. Nasce, perciò, già con una grossa responsabilità. Riuscirà a soddisfare le aspettative? Il titolo fornisce qualche indizio a riguardo.

 


Xiaomi RedMi 6 Pro


Xiaomi RedMi 6 Pro, approdato in Europa con il nome Xiaomi Mi A2 Lite e dotato di software Android One, è il successore della serie RedMi che sta riscuotendo enorme successo tra utenti e press.
Facile capire perché, gli smartphone di questa famiglia infatti offrono prestazioni di qualità, ma non per questo varcando la soglia dei 200€.

Xiaomi RedMi 6 Pro è il primo device entry-level del manufacturer a essere dotato di notch, dalle dimensioni affatto eccessive nonostante il suo price tag (basta dare un’occhiata al notch del ben più corposo Google Pixel 3 XL !).
Personalmente, non sono mai stato fan del design notch, ritengo questa essere una soluzione acerba e non particolarmente elegante.
È tuttavia grazie a questo elemento che la sezione frontale è ricoperta in gran parte dallo schermo, con cornici ridotte ai minimi termini per uno smartphone di questa categoria.

All’interno del notch riposano la fotocamera frontale e il sensore di luminosità, mentre il led di notifica risiede nell’estremità opposta.
Quest’ultimo elemento descritto non gode di particolare luminosità, emana una luce fievole che riuscirà a catturare l’attenzione solamente posando lo sguardo sullo smartphone.

Capovolgendo lo smartphone, possiamo scopire la composizione della sezione posteriore del terminale.
Risulta da subito evidente lo stile Xiaomi a sua volta liberamente ispirato a quello Apple con il suo iPhone X, come testimonia la doppia fotocamera verticale posta sulla sinistra.
Al di sotto di questa unità è presente il sensore d’impronte, molto veloce ma non sempre accurato, in particolare quando adoperato con dita sudate.

Le sezioni laterali, dall’accentuata rotondità, rendono il grip decisamente comodo e ospitano sul lato sinistro il tray per l’inserimento delle SIM o MicroSD, mentre sulla destra il tasto power e lo slider per la regolazione del volume.

Continuiamo a descrivere lo smartphone parlando della sua estremità inferiore.
Qui possiamo trovare l’ingresso MicroUSB, affiancato da uno speaker dal volume estremamente alto e dalla qualità comparabile, anche se purtroppo non stereo. Una vera sorpresa per smartphone di questa fascia di prezzo.
Come sempre, solo una delle due porzioni ospita realmente l’unità, ovvero quella di destra.
Non può mancare inoltre il jack audio da 3,5mm, posto nella sezione superiore del device.

All’interno della confezione, oltre al necessario caricabatteria, è inoltre presente una custodia protettiva in silicone realizzata da Xiaomi.

Il telefono in mano risulta essere piuttosto pesante, ma questo è giustificato dalla batteria da 4000 mAh nascosta nella sezione posteriore che, come scopriremo a breve, permette un’autonomia impareggiabile.

 


SPECIFICHE TECNICHE


 

Sistema Operativo MIUI 9.6 basata su Android Oreo 8.1
Processore Qualcomm Snapdragon 625
RAM 3/4 GB
Memoria 32/64 GB espandibili di ulteriori 256 mediante SD
Display 5.84″ IPS LCD 
Risoluzione 1080 x 2280 pixel FHD+, 432 PPI
Fotocamera posteriore 12 MP + 5 MP Dual Camera con Autofocus e PDAF
Fotocamera anteriore 5MP
Batteria 4000 mAh
Dimensioni 149,3 x 71,7 x 8,8
Peso 178 g
USB Micro USB
Tipologia SIM Dual Nano SIM


Xiaomi RedMi 6 Pro – Display


Il display da 5,84″ LCD FHD+ FullView di cui è dotato Xiaomi RedMi 6 Pro è reso ulteriormente voluminoso dalla presenza di un notch frontale.
Nonostante questo sia un elemento decisamente controverso, lentamente sta diventando sempre più accettato poiché, effettivamente, consente di aumentare lo spazio utile dello smartphone.
Ovviamente, è possibile incorporarlo all’interno della status bar per nasconderlo (in parte) alla vista, raggiungendo contemporaneamente l’obiettivo di aumentare la superficie del display e nascondere il notch.

Trattandosi di un display LCD, è facile delimitare i confini tra notch e status bar poiché i neri non sono dei veri e propri true-black come sui dispositivi AMOLED.
Allo stesso modo, il suo comportamento durante esposizione a luce solare non è esattamente dei migliori, ma raggiunge comunque una luminosità massima sufficiente ad utilizzarlo correttamente. Queste, tuttavia, sono delle limitazioni intrinseche ai display realizzati con tecnologia LCD e quindi insormontabili.

Al contrario, lo smartphone dà il meglio di sè negli ambienti interni grazie alla sua luminosità minima estremamente bassa che in alcuna maniera affaticherà la vista.
MIUI 9.6 permette inoltre di filtrare automaticamente la luce blu durante l’utilizzo in notturna, aspetto così importante che non smetterò mai di sottolineare, rendendo Xiaomi RedMi 6 Pro un piacere da utilizzare prima di addormentarsi.
Presente, inoltre, la possibilità di gestire al meglio l’output video secondo le proprie preferenze, i colori predefiniti tendono infatti al caldo.

Xiaomi RedMi 6 PRO MIUI 10

 

 


Xiaomi RedMi 6 Pro – Fotocamera


Un aspetto, probabilmente l’unico, in cui Xiaomi RedMi 6 Pro non brilla affatto è certamente quello della fotocamera.

Nonostante siano presenti ben due obiettivi posteriori rispettivamente da 13 e 5MP, le fotografie scattate da Xiaomi RedMi 6 Pro non riescono ad andare oltre la mera sufficienza.

Come ormai consuetudine per smartphone di fascia bassa, è questo l’aspetto su cui bisogna maggiormente (o in questo caso, solamente) scendere a compromessi. Per forza di cose, le ottiche non potranno essere di qualità sopraffina.

Ciò non significa affatto che la fotocamera di Xiaomi RedMi 6 Pro sia da scartare, tutt’altro, ritengo che le sue prestazioni siano in grado di soddisfare tutti quegli utenti che fanno un uso non professionale di questo specifico componente.

Come di consueto, non viene rilevato alcun particolare problema per quelle fotografie scattate con l’ausilio della luce solare, ma la musica cambia se questa viene a mancare. In tal caso il downgrade qualitativo risulta evidente, specie per quanto riguarda la nitidezza e il rumore presente.

Guarda gli scatti in risoluzione originale su Google+

 


Xiaomi RedMi 6 Pro – SOFTWARE E PERFORMANCE


A bordo di Xiaomi RedMi 6 Pro troviamo installata una rom MIUI 9.6, con già da subito la possibilità di fare un upgrade verso MIUI 10.
Lo smartphone è animato dal processore Qualcomm Snapdragon 625 affiancato dalla GPU Adreno 506 a loro volta coadiuvati da 34GB di RAM a seconda del modello (quello recensito è da 4).

Xiaomi è uno dei pochi manufacturer cinesi a dotare di processori Snapdragon i suoi terminali entry-level, e la scelta certamente paga perché il chip permette di svolgere i più comuni task quotidiani senza incappare nella benché minima difficoltà, in gran parte dovuto ai 4GB di RAM che consentono un fluido multitasking.
Non solo questo, i processori Snapdragon sono infatti generalmente dotati di schede video ben più performanti dei concorrenti marchiati MediaTek, e la differenza nel gaming è sostanziale.

La ROM MIUI 10 di cui è dotato Xiaomi RedMi 6 Pro è tutt’altro che la classica ROM Android.
Questa, infatti, sviluppata e mantenuta dal manufacturer cinese, cambia radicalmente alcuni aspetti di Android, seppur non differenziandosi particolarmente se consideriamo la visione d’insieme.

Entrare nel dettaglio di ogni singolo aspetto che contraddistingue MIUI non mi è possibile, ciò richiederebbe un intero articolo ad-hoc.
Tra le principali feature annoveriamo Gesture Navigation, che consente di nascondere completamente la Navigation Bar in favore delle gesture. Personalmente prediligo di gran lunga questa modalità d’utilizzo, e su MIUI 10 questa è decisamente ben implementata. Attraverso semplici gesture attivabili dal perimetro del display è possibile simulare il comportamento del tasto home, back, recents ed effettuare un rapido switch da un’app attiva all’altra mediante semplici swipe.

Ovviamente non manca la nuova schermata recents introdotta in MIUI 10, in grado di mostrare un maggiore quantitativo di app rispetto al vecchio ordinamento orizzontale. Facilita inoltre l’utilizzo del dual screen che richiede infatti solamente pochi tap per essere azionato.

Nel complesso, MIUI 10 fa della fluidità e della semplicità d’uso (in particolare grazie alle numerose scorciatoie presenti) il suo cavallo di battaglia.

Analizziamo ora i risultati ottenuti con i benchmark test più popolari:

AnTuTu 78236
GeekBench Single-core 853, Multi-core 4291
PCMark 4756
3DMark Ice Storm Extreme 8191, Slingshot Extreme 476
 Boot Mortal Kombat X  s
 Boot Sistema Operativo  28 s

 


Xiaomi RedMi 6 Pro – CONNETTIVITÀ


Xiaomi RedMi 6 Pro supporta le seguenti frequenze:

2G 850 / 900 / 1800 / 1900 MHz
3G 850 / 900 / 1900 / 2100 MHz
4G 1 / 3 / 5 / 7 / 8 / 34 / 38 / 39 / 40 / 41
WiFi a / b / g / n / n 5GHz

In campo di connettività, Xiaomi RedMi 6 Pro non eccelle e dovrà accontentandosi della sufficienza. Grave mancanza per noi italiani l’assenza della banda 20 che andrà inevitabilmente a inficiare la connettività 4G.

Tralasciando questo lato negativo, possiamo segnalare solamente aspetti positivi, connessione WiFi, GPS e Bluetooth vengono sfruttati con efficienza.

 


Xiaomi RedMi 6 Pro – Autonomia


Se finora altro non è stato fatto che tessere le lodi di Xiaomi RedMi 6 Pro, trovare parole ancora più efficaci per descrivere il lavoro svolto dalla batteria dello smartphone si rivelerà essere un’impresa titanica.

Se da un lato il peso dei 4000 mAh si fa sentire, dall’altro questo permette un’autonomia assolutamente incredibile. Complice il minimamente energivoro Snapdragon 625, raggiungere addirittura due giorni di utilizzo è tutt’altro che utopia.
Per chi invece fa un uso più intenso del terminale, la storia non cambia, spremere fino all’osso la batteria di Xiaomi RedMi 6 Pro in sole ventiquattro ore è veramente difficile.
Qualsiasi tipo di operazione vogliate svolgere con lo smartphone, non dovrete minimamente aggiungere il quantitativo di batteria rimanente all’equazione.

Proprio per questo motivo non considero grave la mancanza di una tecnologia QuickCharge, poiché sarà molto raro il dover ricaricare il telefono durante la giornata.
Una ricarica normale dello smartphone, con il charger incluso, richiederà all’incirca 120 minuti.

Se le mie parole non sono bastate a convincervi dello sbalorditivo livello di autonomia raggiunto da Xiaomi RedMi 6 Pro, fate riferimento a questi screenshot tratti dall’app PCMark e da normali giornate d’utilizzo.

Xiaomi RedMi 6 Pro battery test

 


Xiaomi RedMi 6 Pro – Verdetto Finale


Semplicemente basandosi sul titolo, è facile capire a quale conclusione io sia giunto riguardo Xiaomi RedMi 6 Pro. Il costo dello smartphone è irrisorio, ma ciò non si traduce affatto in prestazioni scadenti.
Quello in esame è uno smartphone che a fronte di una spesa risibile è in grado di soddisfare ampiamente le esigenze di tutti gli utenti, eccezion fatta di quelli che hanno richieste estremamente specifiche.

Considero essere l’unico concorrente di questo smartphone lo Xiaomi RedMi Note 5 o lo Xiaomi Mi A2 Lite, a conti fatti la versione europea dello smartphone recensito.
Cercare un altro smartphone in questa fascia di prezzo è letteralmente una perdita di tempo.


Dove acquistare Xiaomi RedMi 6 Pro?


Lo smartphone Xiaomi RedMi 6 Pro qui recensito ci è stato fornito da Gearvita.com, website cinese che si occupa della vendita di prodotti tecnologici.
Personalmente, è la prima volta che ho avuto a che fare con questo sito, e mi considero soddisfatto per quanto concerne la velocità di spedizione, protezione del pacco inviatomi e assenza di dazi doganal.
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