A volte vorremmo sostenere i nostri content creators preferiti con qualcosa di più di un semplice like o di un commento. Ecco allora il motivo per cui anche Instagram sta “testando internamente” una nuova funzionalità chiamata Gifts che, a quanto pare, permetterà di dare delle mance attraverso un Reel.
Facebook rischia di essere coinvolto in un nuovo scandalo che, ancora una volta, chiama in causa la sicurezza e la privacy degli iscritti.
Facebook sta creando diversi grattacapi agli amministratori dei gruppi che, attualmente, stanno subendo una vera e propria ”cura dimagrante”.
Google Plus, nota piattaforma social di Big G, si avvia verso una clamorosa chiusura programmata per il mese di agosto 2019.
Come riporta The Economist, diversi studi hanno messo in luce un collegamento tra utilizzo massiccio dei social network e disturbi mentali, soprattutto nei più giovani.
Facebook, da tempo immemore, è protagonista di una catena che (secondo “accurate” stime) dovrebbe aver invaso la posta del 99,9% degli iscritti.
La caratteristica fondante di Twitter è quella che genera più lamentele: il limite fissato a 140 caratteri per i post. La piattaforma ha attivato dei test per espandere la lunghezza dei tweet a 280 caratteri.
Instagram, specie dopo l’implementazione delle Storie, ha ormai raggiunto cifre stellari in merito ad un pubblico che non vuole saperne di arrestare la sua crescita.
Facebook, celebre social network ideato da Mark Zuckerberg, è una piattaforma in continua evoluzione, anche sotto il profilo commerciale e pubblicitario.
Facebook e WhatsApp, in tempi relativamente brevi, potrebbero sviluppare un dualismo fortemente incentrato sull’ambito commerciale.
Facebook, negli ultimi tempi, ha introdotto la (poco entusiasmante e tutt’altro che innovativa) funzionalità di condivisione delle Storie con i propri contatti. Allo stesso tempo, una simile integrazione sembra ormai inflazionata nella maggior parte dei social network e, di conseguenza, gli utenti sono poco incentivati a farne uso qualora già operativi in tal senso su altre piattaforme.
Parlare di smartphone in “tono negativo” su Androidiani potrebbe sembrare controproducente. In questo caso, non si sta “sputando nel piatto in cui si mangia” ma, al contrario, l’intenzione è quella di condividere con voi alcune statistiche in grado di far riflettere.